Il dollaro continua a calare, pressato dalla pubblicazione di dati macro economici piuttosto deboli, oltre ai flussi di notizie, piuttosto contrastanti e incerti, sui negoziati commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina. L’attenzione di breve termine è però incentrata principalmente sulla pubblicazione dell’employment report, certamente il dossier più importante della giornata di oggi, atteso positivo, con il numero di nuovi occupati in aumento.
Nel caso in cui i dati non dovessero deludere, è probabile che la valuta verde possa riuscire a recuperare almeno parte del calo subito durante la settimana. Per la prossima, il focus sarà sul FOMC di mercoledì e, ancora prima, sull’evoluzione delle relazioni con la Cina, soprattutto in vista del 15 dicembre, la scadenza per l’applicazione dei nuovi dazi.
Sulla base di tale comportamento, l’euro si è stabilizzato tra 1,10 e 1,11 EUR/USD. Il test sarà tuttavia, come già anticipato nelle righe precedenti, quello con l’employment report di oggi. Se il dossier non dovesse deludere, la valuta unica europea potrebbe arretrare, erodendo almeno parte dei progressi compiuti negli ultimi giorni.
Per la prossima settimana, attenzione alla riunione BCE in programma per giovedì prossimo e, naturalmente, così come per il dollaro, i riflessi degli sviluppi negoziali USA – Cina.
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