Stando a quanto afferma Goldman Sachs, l’Asia è la macro regione meglio posizionata per cavalcare la ripresa economica rispetto al resto del mondo, considerato che è riuscita a contenere il coronavirus – per lo meno, in alcune sue nazioni di principale riferimento produttivo (mentre la situazione è sicuramente più ardua in India e in alcune parti del Sud-Est asiatico).

In particolar modo, Andrew Tilton, capo economista dell’Asia presso la banca d’investimento, ha detto che la spesa dei consumatori cinesi è stata “più lenta” perché, a differenza degli Stati Uniti, le misure di stimolo non erano dirette alla sostituzione del reddito. “Ma penso che, dato il buon controllo della trasmissione interna del virus in Cina, vedremo il ritorno di un’attività di servizi” – ha precisato.

Per Tilton, il blocco globale innescato dall’epidemia di coronavirus ha colpito duramente le economie mondiali, ma ora sarebbe altresì verificabile “un ragionevole slancio” che sarà generale, sebbene diversificato nella sua intensità.

Parlando poi dagli Stati Uniti, Goldman Sachs ha aggiunto che se il candidato democratico alle presidenziali Joe Biden dovesse vincere le elezioni, questo influenzerebbe le politiche tariffarie e commerciali di Washington, e questo potrebbe essere molto importante per l’Asia, costituendo così un nuovo driver per la ripresa.

Un altro elemento che potrebbe indurre una maggiore ripresa economica in Asia è inoltre rappresentato dalle nuove misure di stimolo da Washington, poiché un contesto di maggiori stimoli fiscali probabilmente sarebbe meglio per le economie più orientate all’esportazione, come quelle del continente orientale, mentre è probabilmente meno positive per quelle economie che hanno tradizionalmente un deficit delle partite correnti e che dipendono maggiormente dai prestiti esteri perché in questo scenario, probabilmente vedremo i tassi d’interesse statunitensi e globali andare un po’ più in alto – ha poi aggiunto Tilton.

Tuttavia, prosegue la nota di Goldman Sachs, non è probabile che ciò avvenga prima delle elezioni presidenziali di novembre.

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