BNP Paribas alla chiusura delle Borse di venerdì scorso ha diramato la propria trimestrale, nella quale spicca un utile netto di 2,3 miliardi di euro nel secondo quarto, con un calo del 6,8% rispetto a un anno fa. Tuttavia, i risultati hanno superato le aspettative, considerato che gli analisti avevano previsto un utile netto di 1,48 miliardi di euro, secondo i dati di Refinitiv.
L’amministratore delegato Jean-Laurent Bonnafé ha dichiarato nel comunicato stampa che il modello bancario diversificato di BNP Paribas ha dimostrato la sua efficacia nel supportare le esigenze dei clienti e dell’economia di fronte a una crisi sanitaria senza precedenti.
Ricordiamo anche che alla fine del primo trimestre la banca aveva accantonato 502 milioni di euro per potenziali perdite su crediti a seguito della pandemia in corso, e che ha ora aggiunto ulteriori 329 milioni di euro a questo importo.
Tra gli altri dati di maggiore riferimento, evidenziamo come i ricavi siano aumentati del 4% rispetto a un anno fa, pari a 11,7 miliardi di euro, e che nello stesso periodo i costi operativi sono diminuiti dell’1,3% a 7,3 miliardi di euro. Il rapporto CET 1 è salito al 12,4%, dall’11,9% dell’anno scorso.
Infine, l’istituto di credito ha dichiarato che, nonostante il basso livello dei tassi d’interesse, sono aumentati i volumi che hanno sostenuto l’attività sui mercati interni, e che anche la divisione corporate e istituzionale (CIB) ha registrato una forte attività in “tutti i segmenti di clientela”.
Il direttore finanziario dell’istituto transalpino, Lars Machenil, ha dichiarato che anche se i volumi potrebbero diminuire nel resto dell’anno, la maggiore quota di mercato verrà consolidata. Machenil ha anche confermato una diminuzione dei profitti della banca tra il 15% e il 20% entro la fine dell’anno, rispetto al 2019, a causa della crisi economica in corso.
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