Come sempre facciamo il punto su quella che è la situazione in atto sui mercati finanziari nella giornata odierna con l’obiettivo di tracciare delle indicazioni valide per tutta la giornata.
Punti di partenza dell’analisi del giorno sono i dati sull’inflazione (CPI) negli Stati Uniti di ieri, che, in linea con le aspettative, hanno confermato la stima di un taglio dei tassi da parte della Fed nel meeting di dicembre. Questa prospettiva ha migliorato il sentiment dei mercati. Oggi 12 dicembre 2024, l’attenzione si sposta sulla decisione finale dell’anno della Banca Centrale Europea (BCE).
Ma andiamo con ordine partendo proprio dai dati sull’inflazione Usa.
I tassi FED saranno tagliati nel board di dicembre
I dati di novembre sull’inflazione hanno confermato le aspettative di un taglio dei tassi di 25 punti base da parte della Fed nella riunione della prossima settimana, provocando un forte rialzo degli asset più rischiosi.
Nel dettaglio, i prezzi al consumo sono aumentati del 2,7% su base annua, il ritmo più veloce da luglio ma in linea con le attese. L’inflazione “core” è rimasta stabile al 3,3% per il terzo mese consecutivo. Nonostante il percorso verso l’obiettivo del 2% rimanga incerto, questi numeri difficilmente fermeranno la Fed dal normalizzare ulteriormente la politica monetaria.
La Fed si sta concentrando più sul mercato del lavoro che sull’inflazione. Con la disoccupazione salita al 4,2% e le dinamiche del lavoro in linea con le previsioni, un ulteriore taglio dei tassi sembra probabile. Tuttavia, nel 2025 i rischi potrebbero aumentare, soprattutto con il potenziale impatto inflazionistico delle politiche tariffarie del nuovo presidente Trump.
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La Banca del Canada come modello di riferimento?
Proprio nello stesso giorno, la Banca del Canada (BoC) ha tagliato i tassi di 50 punti base ieri, portandoli al 3,25%, ma ha anche segnalato una pausa nei tagli futuri. La Fed potrebbe seguire una strategia simile nel 2024, anche se è troppo presto per aspettarsi una dichiarazione di questo tipo la prossima settimana.
La situazione sugli altri mercati
E adesso diamo un occhio a quello che sta avvenendo sugli altri mercati.
- USD e Cina: il dollaro USA è rimasto stabile nonostante il rapporto CPI. Secondo Reuters, i politici cinesi potrebbero consentire al renminbi di indebolirsi ulteriormente, in vista delle possibili tariffe di Trump.
- Giappone: la BoJ potrebbe aspettare prima di alzare i tassi di altri 25 punti base, ma il mercato rimane imprevedibile. Il dollaro è salito contro lo yen prima di ridurre i guadagni.
- Oro: tornato sopra i $2.700 l’oncia, confermando la sua forte tendenza rialzista.
- Petrolio WTI è salito del 2%, raggiungendo quasi i $70 al barile, nonostante l’OPEC+ abbia ridotto le previsioni sulla domanda globale.
- Azioni USA: Wall Street ha chiuso in rialzo, con il Nasdaq 100 in testa, favorito dalle aspettative di una Fed meno aggressiva. Si prevede un rally positivo fino a fine anno.
Le previsioni sugli eventi futuri
E per concludere diamo uno sguardo a quelli che sono i più importanti market mover di oggi:
- decisione BCE: oggi la BCE dovrebbe tagliare i tassi di 25 punti base e mantenere un approccio flessibile per le prossime decisioni. I commenti di Lagarde e dei funzionari potrebbero influenzare l’euro e quindi l’andamento del cambio Euro Dollaro
- Banca Nazionale Svizzera (SNB): gli analisti prevedono un taglio di 25 punti base e di conseguenza l’attenzione degli investitori non può che essere rivolta al franco svizzero.
- dati macro USA: saranno pubblicati oggi i dati sui sussidi di disoccupazione settimanali e l’indice PPI di novembre. Il consensus prevede un aumento del 2,6 per cento dei prezzi alla produzione rispetto all’anno precedente.
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