insegna Wall Street e lavoratore Usa
Wall Street chiusa - BorsaInside.com

Negli Stati Uniti oggi 1 settembre si celebra il Labour Day, la festa nazionale dedicata ai lavoratori. Una ricorrenza che, oltre al valore simbolico e sociale, ha anche conseguenze dirette sui mercati finanziari. Come previsto dal calendario 2025 della borsa americana, Wall Street rimane chiusa per l’intera giornata.

Questa pausa, comune a tutte le festività federali, coinvolge non soltanto la piazza newyorkese ma anche le principali istituzioni pubbliche e private del Paese. Il Labour Day rientra infatti nell’elenco di quelle ricorrenze che impongono lo stop delle contrattazioni, incidendo inevitabilmente sul ritmo degli scambi internazionali.

Labour Day: origine e significato

Il Labour Day viene celebrato ogni primo lunedì di settembre e nasce in opposizione alla Festa dei Lavoratori che si cembra l’1 maggio in tutto il mondo. La data variabile del Labour Day consente agli americani di godersi un lungo weekend, che segna simbolicamente la fine dell’estate. La giornata nasce con un obiettivo preciso: onorare il contributo dei lavoratori e dei movimenti sindacali allo sviluppo economico e sociale degli Stati Uniti.

Nonostante non abbia la stessa intensità emotiva di altre festività nazionali come il 4 luglio o il Thanksgiving, il Labour Day è comunque molto partecipato. Le famiglie approfittano della chiusura per organizzare attività all’aperto, mentre in diverse città si svolgono parate e manifestazioni pubbliche.

Il valore della festa, dunque, è duplice: da un lato celebra il ruolo dei lavoratori, dall’altro rappresenta per molti americani l’ultimo assaggio di estate prima della ripresa piena delle attività scolastiche e lavorative.

Le conseguenze del Labour Day sui mercati finanziari

Con Wall Street ferma, non è possibile acquistare o vendere titoli americani. Lo stop riguarda azioni, indici e strumenti collegati. Anche i trader più attivi oggi dovranno fare i conti con l’impossibilità di aprire nuove posizioni sul mercato azionario Usa.

Tuttavia, grazie alle piattaforme di trading online, è consentito inviare ordini in anticipo: questi verranno eseguiti automaticamente al momento della riapertura dei mercati, il giorno successivo. Una possibilità utile per chi vuole prepararsi a eventuali movimenti futuri, pur sapendo che l’efficacia dipenderà dalle condizioni che si troveranno al suono della campanella.

L’assenza di Wall Street non pesa soltanto sugli scambi azionari, ma anche sull’agenda macroeconomica. Per tutta la giornata di oggi, infatti, Stati Uniti, non diffonderanno dati rilevanti privando così i mercati globali di ulteriori spunti operativi.

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Borse europee più deboli senza la guida americana?

A livello globale, la chiusura di Wall Street produce un effetto a catena. Le borse europee, prive del consueto punto di riferimento rappresentato dai listini americani, tendono a muoversi con maggiore cautela.

La giornata di oggi ne è un esempio. Le principali piazze europee hanno aperto con un atteggiamento prudente, mostrando volumi più ridotti e oscillazioni contenute già al mattino. L’impatto della chiusura per festività della borsa Usa sarà ancora più visibile nel pomeriggio. Da tradizione, infatti, è nella seconda metà della giornata che gli investitori attivi sul mercato europeo cercano spunti dagli Usa per continuare a fare trading. Niente Wall Street e niente spunti.

A Milano, il Ftse Mib sta segnando in mattinata una progressione di appena lo 0,5 per cento con Leonardo e Telecom Italia in vetta e Cucinelli e Azimut sul fondo.

Come si era chiusa Wall Street la scorsa settimana

L’ultima seduta utile, quella di venerdì, aveva visto gli indici americani archiviare la settimana con un tono negativo segno che gli investitori sembrano proprio aver scelto la cautela in attesa dei prossimi dati macro e delle decisioni della Federal Reserve.

In questo contesto Dow Jones ha terminato in lieve calo dello 0,2 per cento a quota 45.545 punti, mentre lo S&P 500 ha perso lo 0,64 per cento scivolando a 6.460 punti. Più marcata la flessione del Nasdaq, che ha lasciato sul terreno l’1,15 per cento a 21.456 punti, zavorrato in particolare dal comparto tecnologico.

Tra i titoli sotto la lente a spiccare era stata Dell, precipitata dell’8,8 per cento. Il colosso dei personal computer ha sì pubblicato risultati trimestrali migliori delle attese, ma le previsioni per i prossimi mesi hanno deluso il mercato. Le stime sul fatturato e sui margini, giudicate troppo prudenti, hanno infatti innescato prese di profitto consistenti, penalizzando non solo il titolo ma anche il sentiment sull’intero settore tech.

Con Wall Street chiusa per festività altre opportunità e strategie per i trader

Per i trader, la chiusura di Wall Street in occasione del Labour Day dell’1 settembre può trasformarsi in una occasione di riflessione. Senza la pressione dei mercati americani, i trader potrebbero sfruttare la giornata per analizzare i trend recenti, aggiornare le proprie strategie e prepararsi ai movimenti della settimana.

Fermo restando che ci sarà chi usare questo tempo come vero e proprio giorno di pausa, approfittando dell’assenza di volatilità per ricaricare le energie, la stragrande maggioranza degli investitori attivi guaderà ad altri mercati: le borse europee se l’intenzione è quella di restare sull’azionario o il mercato del forex se invece l’intenzione è quella di puntare sulla massima liquidità possibile.

A ognuno la sua scelta.

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