Tabaccaio uccide il ladro. Indagato per eccesso colposo di legittima difesa

Il fatto è accaduto a Pavone Canavese, un paese di poco più di 3.500 abitanti in provincia di Torino, dove un tabaccaio, Marcello Iachi Bonvin ha sparato ai ladri che stavano scappando con il bottino. Si trattava della settima rapina che aveva subito negli ultimi 10 anni, e questa volta la vittima ha deciso di difendersi esplodendo dei colpi di pistole in direzione dei tre malviventi.

Erano le 4 di mattina di oggi 7 giugno 2019 quando il titolare della tabaccheria, Marcello Iachi Bonvin, ha sentito l’allarme del negozio ed è subito corso in strada. Qui ha sorpreso i tre malviventi che avevano appena caricato su un furgone i 2mila euro presi dalla macchinetta cambia soldi. Uno dei tre, 24enne, è morto per le ferite riportate a seguito del colpo di pistola che lo ha raggiunto al petto.

Ora il tabaccaio rischia una condanna penale per eccesso di legittima difesa. Inoltre purtroppo non potranno essere di alcun aiuto le telecamere di sorveglianza che avrebbero dovuto riprendere il tutto, in quanto al momento dell’accaduto non erano attive.

Ecco cosa dice la nuova legge sulla legittima difesa

A schierarsi in difesa del tabaccaio il vicepremier leghista Matteo Salvini, ma anche la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che ha dichiarato: “per Fratelli d’Italia la difesa è sempre legittima.” Ma per la legge, anche per quella nuova s’intende, non funziona esattamente così.

Per la legge si tratta di legittima difesa in caso di violazione di domicilio o del posto di lavoro con pericolo di aggressione. Non è ad esempio considerata legittima la difesa nel caso in cui si agisca per difendere beni patrimoniali. A meno che non sussista il requisito della non desistenza e del pericolo di aggressione. E’ inoltre consentita dalla legge nel caso in cui sussista lo stato di grave turbamento di chi spara, che dovrà essere però il giudice a stabilire.

Secondo Alessia Morani del PD, il messaggio fatto passare dalla Lega è un invito ai cittadini ad armarsi, e questo significherebbe più armi e di conseguenza più morti. Inoltre afferma la Morani “far credere ai cittadini che l’utilizzo delle armi all’interno della propria abitazione non implichi poi un processo è dare un messaggio falso.”

“La vera vittima è il soggetto che si difende” spiega invece Andrea Ostellari della Lega, che sottolinea come al cittadino che sorprende un ladro in casa di notte, magari armato e a volto coperto, sarà probabilmente riconosciuta la legittima difesa in quanto sussisterebbe l’elemento del “grave turbamento”.

In ogni caso è sempre compito del giudice appurare quali siano state le circostanze dell’accaduto, e stabilire quindi se la difesa era legittima e se sì per quali ragioni. O se si rientra nella casistica di eccesso di legittima difesa, come nel caso del tabaccaio di cui sopra, per il quale il rischio di subire una condanna in tal senso, a giudicare da come sembrerebbero essersi svolti i fatti, appare piuttosto elevato.

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