Banca Unicredit pronta a lasciare a casa 8.000 dipendenti entro il 2023

Banca Unicredit ha recentemente reso noto il programma del nuovo piano industriale che riguarda i prossimi 4 anni di attività, cioè dal 2020 al 2023, e tra le novità che vedranno la luce, anche il licenziamento di 8.000 lavoratori e la chiusura di ben 500 filiali in tutta Europa.

Banca Unicredit pronta a tagliare 8.000 posti di lavoro entro il 2023

Si tratta di una pessima notizia per le 8.000 famiglie interessate dal taglio dei dipendenti Unicredit, che entro il 2023 si ritroveranno con un componente del nucleo familiare disoccupato dall’oggi al domani.

Il taglio di 8 mila posti di lavoro previsto nel piano industriale di Banca Unicredit comunque non sconvolge solo le famiglie, ma anche le borse e l’intera Europa, in termini di banche naturalmente. Unicredit ha anche reso noto che provvederà a distribuire tra i propri azionisti una somma che dovrebbe aggirarsi intorno agli 8 miliardi di euro attraverso il riacquisto di azioni e cedole.

Niente fusioni con altre filiali o altre banche, fanno sapere da Banca Unicredit, che invece assicura di voler riscommettere su una propria ricrescita organica.

A partire dal 2020 la banca provvederà a ridurre, come previsto dal nuovo piano industriale di Unicredit, i tassi di interesse di almeno 50 punti base, e di altri 40 punti base entro il 2023.

Si tratta di operazioni che sono state studiate a tavolino dai più esperti economisti, che dovrebbero sortire l’effetto di rilanciare la banca in termini economici, ma non senza procedere parallelamente con lo sviluppo della clientela e con un netto taglio dei costi. Ed è proprio in quest’ultimo punto che si va a collocare la pesante sforbiciata che verrà data all’organico, che entro il 2023 sarà decurtato di 8 mila unità.

Molto importante al fine del raggiungimento degli obiettivi il taglio dei tassi di interesse, che dovrebbe permettere alla banca non solo di riconquistare la fiducia dei propri clienti, ma al contempo di espandersi verso una clientela di privati.

E’ chiaro quindi che banca Unicredit sta tentando di mettere in atto una serie di strategie volte a conseguire una maggiore apertura verso scenari nuovi, per raggiungere differenti fonti di guadagno che vengono indicate proprio nel piano industriale. Il giro d’affari verso il quale banca Unicredit si sta movendo dovrebbe garantire un guadagno netto che secondo le previsioni potrebbe raggiungere i 19 miliardi di euro circa.

Banca Unicredit nell’era del digitale

La direzione che banca Unicredit sta imboccando con il nuovo piano industriale sembra rivelare l’intenzione di muoversi verso una ricrescita economica da conseguire attraverso una attenta valorizzazione della clientela ed una netta riduzione delle unità lavorative.

E’ a tale scopo che banca Unicredit procederà con investimenti nel campo del digitale, il che dovrebbe permettere un sostanziale miglioramento dei servizi concessi alla clientela. In questo modo la banca sarà in grado di offrire un’intera gamma di servizi attraverso canali digitali diretti, e di scalare rapidamente la classifica delle banche più innovative e all’avanguardia.

Ed è proprio attraverso il processo di digitalizzazione che si concretizzerà l’esubero di un elevato numero di unità lavorative. Con l’introduzione dei canali digitali all’interno della banca, Unicredit potrà fare a meno di molti dei dipendenti che operano per la distribuzione dei servizi. Costi in eccesso che potranno essere drasticamente ridotti con la chiusura di 500 filiali in tutta Europa.

Banca Unicredit ne uscirà rafforzata in termini meramente economici, facendo al tempo stesso un grosso passo avanti in termini di tecnologia e competitività sul mercato azionario, a discapito però di migliaia di famiglie.

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