Coronavirus negli USA, dalle fosse comuni di New York al record di 4.591 morti in 24 ore

È il giorno più buio per gli Stati Uniti nell’ambito dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia di Covid-19. Nelle ultime 24 ore infatti sono stati registrati in tutto 4.591 decessi, molti di più dei 2.569 che erano stati registrati nelle 24 ore precedenti. Il totale dei morti in un giorno è quasi raddoppiato infatti, portando il totale delle vittime di coronavirus a 33.286.

Gli Usa sono il Paese più colpito dalla pandemia, e con gli oltre 4.500 morti registrati nelle ultime 24 ore, come riferito dalla John Hopkins University, si appresta a valutare quando e come ricominciare. I nuovi casi di contagio confermati sono però 31.451 per un totale che supera le 671 mila unità.

Trump spinge per riaprire l’America

Secondo il presidente USA, Donald Trump, il Paese ha superato il picco dei casi di coronavirus, e annuncia pertanto che a breve saranno svelate le “direttive” per “riaprire” l’economia americana, cosa che, stando a quanto egli stesso afferma, dovrebbe iniziare ad avvenire prima del 1° maggio.

Trump nel frattempo porta avanti la sua ‘battaglia’ contro l’Oms. Dopo le accuse di qualche giorno fa e quindi la decisione di sospendere i finanziamenti, il presidente Usa parla di un “loro tragico errore, oppure sapevano cosa stava succedendo”. “Hanno trattato gli Usa molto male a favore della Cina” ha aggiunto poi.

Arriva però anche la minaccia di sospendere formalmente il Congresso per procedere con le nomine della sua amministrazione, alcune delle quali sono proprio legate all’emergenza in atto. In questo caso, fa sapere Trump, userebbe la sua “autorità costituzionale”.

La data della ripartenza non sarà la stessa in tutti gli Stati, fa sapere poi Donald Trump. “Riapriremo alcuni Stati prima di altri e penso che alcuni Stati possano davvero riaprire prima del primo maggio” ha spiegato, e ha poi fatto sapere che la Food and drug administration (Fda) ha dato l’autorizzazione per 48 test per il covid-19, uno dei quali prodotto dalla Abbott sugli anticorpi, sarà in grado di dire se una persona è già stata contagiata in precedenza e se ha sviluppato immunità al virus.

Fosse comuni a New York, lo Stato non aprirà prima del 15 maggio

Per lo Stato di New York però, quello più gravemente colpito dal contagio, il lockdown andrà avanti sino al 15 maggio. Questo vuol dire che per altri 30 giorni le attività non essenziali continueranno a restare chiuse, come reso noto dal Governatore Andrew Cuomo.

La proroga delle misure restrittive per lo Stato di New York è stata presa “in coordinamento con gli altri Stati” ha tenuto a precisare il Governatore, che ha sottolineato l’importanza di decisioni basate su dati scientifici “nessuna decisione politica” spiega “nessuna decisione dettata dalle emozioni. Dati e scienza, stiamo parlando di vite umane”.

Una situazione estremamente grave quella vissuta dallo Stato. Qualche giorno fa sono state diffuse le immagini di fosse comuni sull’isola di Hart Island, vicino al Bronx, dove venivano sepolte decine di bare delle vittime di coronavirus.

Era infatti ad Hart Island che da 150 anni vengono sepolte le salme di chi non può permettersi funerali o posti al cimitero, ed ora quelle stesse fosse vengono utilizzate per seppellire i corpi almeno temporaneamente, in attesa che l’emergenza venga superata.

Nelle immagini scattate dal drone e poi diffuse attraverso tutti i media, si vedono 40 bare che vengono sistemate nelle fosse comuni, una accanto all’altra. Una possibilità cui Bill De Blasio, sindaco di New York, aveva già accennato giorni prima, parlando di “cimiteri temporanei” da usare solo finché non finirà la pandemia, e la scelta è ricaduta su Hart Island proprio perché luogo storicamente utilizzato proprio per questo genere di operazioni.

“Se abbiamo bisogno di fare sepolture temporanee per essere in grado di superare l’emergenza attuale, e quindi di lavorare con ciascuna famiglia sulle disposizioni appropriate, abbiamo la possibilità di farlo” aveva spiegato De Blasio, che poi aveva accennato chiaramente ad Hart Island, dove riposano i corpi di oltre 1 milione di newyorkesi.

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