Assistenti civici, chi sono e cosa faranno i 60 mila volontari per il rispetto del distanziamento sociale

La Fase 2 ha avuto il via il 4 maggio, ed ora è nel pieno del suo svolgimento, con la stragrande maggioranza delle attività commerciali che hanno ripreso il via, seppur nel rispetto di alcune limitazioni che di fatto impediscono loro di andare a pieno regime.

Il Governo in questa fase ritiene sia necessario puntare molto sul distanziamento sociale, e quindi rispettare tutta una serie di norme che impongono di mantenere una certa distanza di sicurezza interpersonale che dovrebbe avere la funzione di contenere il rischio di contagio.

Ed ecco che per vigilare che tali principi vengano rispettati da tutti, insomma per evitare che nel socializzare, inavvertitamente ci si avvicini troppo, si è pensato di istituire una nuova figura: l’assistente civico per la Fase 2.

Ma chi ricoprirà questo importantissimo ruolo? Saranno anzitutto persone che percepiscono il Reddito di Cittadinanza, oppure altre forme di ammortizzatori sociali, e dovranno necessariamente essere volontari.

Insomma non sarà un compito assegnato dall’alto, ma una libera scelta. Si parla di 60 mila persone che decideranno di propria iniziativa di ricoprire questo ruolo, e vigilare che chi esce in strada, chi va in spiaggia, e chi siede ai tavolini dei bar, rispetti la distanza di sicurezza interpersonale.

Il Viminale ha già detto di non saperne nulla, ma i ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, sembra essere piuttosto convinto dell’importanza di queste figure, che serviranno appunto per garantire le misure sul distanziamento e si occuperanno anche di altre attività di volontariato.

A spiegare come sarà strutturata la figura dell’assistente civico anche il presidente dell’Anci, il sindaco di Bari Antonio Decaro, mentre dal Viminale chiariscono subito che l’istituzione degli assistenti civici non dovrà comportare compiti aggiuntivi per le forze dell’ordine.

Intanto il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, ha ipotizzato che “forse ne servrà qualcuno di più”, mentre ne parla con entusiasmo il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Castaldi, che ha definito l’iniziativa “una fuga in avanti”.

La figura dell’assistente civico in attesa del bando

Al termine della riunione cui hanno preso parte il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, ed i ministri Boccia e Catalfo, Palazzo Chigi ha annunciato che l’iniziativa di istituire la figura degli assistenti civici mira “per il tramite della Protezione civile, a soddisfare la richiesta di Anci di potersi avvalere, per tutta la durata dell’emergenza sanitaria, di soggetti chiamati ad espletare, gratuitamente, prestazioni di volontariato”.

Da Palazzo Chigi precisano poi che questa iniziativa di sorveglianza su base volontaria “si inserisce nell’alveo di quelle già assunte dalla Protezione civile, che hanno portato a dislocare oltre 2.300 volontari nelle varie strutture ospedaliere, nelle Rsa e nelle carceri. Questi soggetti volontari non saranno ‘incaricati di pubblico servizio’ e la loro attività non avrà nulla a che vedere con le attività a cui sono tradizionalmente preposte le forze dell’ordine”.

Dal Viminale sottolineano poi che “le decisioni assunte, senza preventiva consultazione del ministero dell’Interno, per l’Istituzione della figura degli ‘assistenti civici’ in relazione alle misure di contrasto e di contenimento della pandemia di Covid-19, non dovranno comportare compiti aggiuntivi per le prefetture e per le forze di polizia già quotidianamente impegnate nei controlli sul territorio”.

Il bando, che dovrebbe uscire la prossima settimana, sarà rivolto a “inoccupati, a chi non ha vincoli lavorativi, anche percettori di reddito di cittadinanza o chi usufruisce di ammortizzatori sociali”. Il sindaco Decaro ha precisato che “quello che sarà pubblicato è un bando della protezione civile per selezionare volontari”.

Sarà infatti la Protezione civile a svolgere il ruolo di coordinatore degli assistenti civici, e indicherà la disponibilità di queste figure sull’intero territorio nazionale. Poi spetterà ai sindaci impiegare i volontari nell’ambito delle attività che riterranno opportuno monitorare.

Cosa faranno e come si presenteranno gli assistenti civici?

È ancora il sindaco Decaro a spiegare un po’ più dettagliatamente chi sono gli assistenti civici. Sono “quei volontari che ci hanno aiutato a consegnare la spesa o i medicinali a chi non poteva uscire di casa nella fase di emergenza, e che in questa nuova fase stanno facilitando gli accessi contingentati ai parchi e ai mercati, contando il numero di persone che entrano ed escono o alla riapertura delle spiagge potranno spiegare le regole per l’accesso“.

Decaro spiega poi che “svolgeranno le attività che i volontari hanno svolto in questi mesi tenendo in piedi le nostre comunità. Il bando serve a trovarne di nuovi visto che, con il progressivo ritorno al lavoro, molti di coloro che si sono prestati nel primo periodo di emergenza, non hanno più la stessa disponibilità di tempo”.

I volontari che svolgeranno questo importante compito per la collettività saranno ben riconoscibili, perchè indosseranno una casacca o un fratino che presenterà dietro la scritta: “assistente civico” mentre davanti esibiranno il logo della Protezione civile nazionale, dell’Anci e del Comune in cui prestano il servizio.

Non saranno però dei ‘tutori della legge’ questo è chiaro, e pertanto non potranno fare multe. Ma cosa faranno allora? “Ci ricorderanno, con gentilezza, nei luoghi di assembramento che occorre ancora qualche sacrificio per tutelare i nostri cari e non vanificare gli sforzi fatti fin qui”. Sono queste le parole che ha usato il ministro Boccia, che ha poi aggiunto che “dovranno prevenire e semmai segnalare alla Protezione civile comunale eventuali inosservanze”.

I volontari che decideranno di svolgere il compito di assistente civico non saranno pagati. Potranno prestare servizio a titolo gratuito e fino ad un massimo di tre giorni a settimana, per non più di 16 ore settimanali. I loro compiti saranno quelli stabiliti dal Comune all’interno del quale operano, avranno una copertura assicurativa dell’Inail per eventuali infortuni ed una polizza di responsabilità civile verso terzi che entrerà in funzione in caso gli eventi lo richiedano.

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