Commercio: crolla l’export italiano nel 2020 con quasi il 10% in meno rispetto all’anno precedente

Gli effetti della crisi economica provocata dalle misure restrittive imposte dal governo nel dichiarato intento di contenere la diffusione del Coronavirus si sono visti anche sull’export. L’Italia infatti ha chiuso il 2020 con un dato fortemente negativo che insieme al dato sull’occupazione recentemente pubblicato dall’Istat contribuisce a delineare un quadro tutt’altro che rassicurante.

L’Italia che confida nel ‘miracolo Draghi’ al momento si trova a fare i conti con numeri poco incoraggianti. L’export italiano è letteralmente crollato nel 2020, con una riduzione delle esportazioni del 9,7% complessivamente.

Stando ai dati pubblicati dall’Istat uno dei cali più netti si è registrato nelle esportazioni verso la Francia che è il secondo partner commerciale dell’Italia. Qui si registra un -11,7% delle vendite del made in Italy rispetto al 2019. Cala anche l’export verso la Germania, ma in misura meno evidente, intorno al -4,8%. Un vero e proprio crollo delle esportazioni si registra invece con la Spagna, dove l’Istat indica un -16,7%.

Per quanto riguarda l’export al di fuori dell’Ue si registra un calo del -11% delle esportazioni verso il Regno Unito, e del -7,9% per le esportazioni verso gli Stati Uniti. Ha risentito poco invece della crisi il commercio con la Cina, che è calato solo del –0,6% per quel che riguarda l’esportazione dei prodotti italiani.

Con il Belgio è andata persino meglio visto che si registra addirittura un aumento delle esportazioni del 4,3%, ma siamo di nuovo nell’ambito degli scambi con l’Ue.

Quanto alle categorie merceologiche, il calo più preoccupante lo hanno registrato le esportazioni per abbigliamento e calzature con un -20%, ed i mezzi di trasporto, anch’essi intorno al -20%. Scendono anche le esportazioni di prodotti per la meccanica, che registrano un -12,6%, e i mobili con un -11%.

Nessun calo invece per i prodotti alimentari, il cui export subisce addirittura un incremento seppur contenuto (+1,9%) e la farmaceutica (+3,8%).

Se da una parte abbiamo assistito ad un drastico calo delle esportazioni, dall’altra parte anche le importazioni si sono considerevolmente ridotte, e questo ha perfino prodotto un saldo della bilancia commerciale in attivo più alto del 2019, che ha toccato i 65,3 miliardi di euro, pari a 7,4 miliardi in più rispetto al 2019.

Il maggior avanzo tra import ed export si registra con gli Stati Uniti che importano 27,6 miliardi di euro di prodotti in più rispetto a quelli che l’Italia importa dagli Usa.

Tra i pochi dati confortanti si registra l’aumento delle esportazioni del 3,3% che si è registrato nel solo mese di dicembre 2020. Un dato spinto soprattutto dal recupero dell’export per quel che riguarda mezzi di trasporto che segna +20% rispetto a dicembre del 2019, chimica (+7,2%), mobili (+6,6%) ed elettronica (+12%), mentre continuano a calare le esportazioni per abbigliamento e calzature.

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