L’EMA conferma il rischio di effetti collaterali al cuore coi vaccini Pfizer e Moderna

La somministrazione dei vaccini anti-Covid è iniziata ormai diversi mesi fa. Era infatti il 27 dicembre 2020 quando in Italia e nel resto d’Europa si lanciava ufficialmente con entusiasmo e non poco ottimismo la campagna vaccinale che avrebbe permesso di ‘sconfiggere il virus’.

Ora, circa 8 mesi dopo, il virus è tutt’altro che sconfitto, come dimostra quanto sta accadendo in Regno Unito dove nonostante un 68% di cittadini vaccinati con almeno una dose e un buon 50% completamente vaccinati, la curva del contagio non mostra miglioramenti incoraggianti ma soprattutto si scopre che circa il 60% dei decessi Covid di variante Delta erano persone vaccinate.

Un quadro che spingerebbe anche i più entusiasti sostenitori del vaccino come unica soluzione quanto meno a porsi un paio di domande, tanto più che, come conferma l’EMA proprio in questi giorni, la somministrazione dei vaccini non è priva di rischi per la salute legati ad eventuali effetti collaterali.

Vaccini Pfizer e Moderna possono causare miocardite e pericardite

Da diversi mesi a questa parte il vaccino viene proposto come unica soluzione, e nel frattempo qualcuno si lascia sfuggire che “bisogna trasmettere la sensazione che il vaccino sia l’unico modo” per uscire da questa situazione.

Ma è ben più di una sensazione quella che vi sono effetti collaterali anche gravi correlati alla somministrazione dei vaccini contro il Covid-19, tant’è che l’Ema proprio in questi giorni ha confermato che sia con il vaccino Pfizer che con il vaccino Moderna sono stati registrati degli effetti collaterali al cuore.

Di cosa si tratta esattamente? Il bugiardino ora non lo dice ma lo farà: si parla di miocardite e pericardite, considerate comunque reazioni alquanto rare, ma che hanno maggiori probabilità di verificarsi nei soggetti più giovani.

Quegli stessi soggetti più giovani che, stando ai dati ufficiali su contagi, decessi e ospedalizzazioni, dal Covid non hanno praticamente nulla da temere in quanto la malattia raramente si manifesta. Insomma se per un anziano forse vale la pena investire qualche minuto per fare un rapido calcolo rischi/benefici prima di sottoporsi al vaccino, ad un under 30 dovrebbe bastare molto meno per capire cosa conviene fare.

Prima di ricevere il siero anti-Covid, non dimentichiamolo, siamo tenuti a firmare il consenso informato, che scagiona l’intera filiera facendo ricadere le eventuali conseguenze dalla somministrazione del farmaco sperimentale interamente sulle spalle del vaccinato.

E per quanto riguarda i rischi per la salute connessi alla somministrazione dei vaccini Pfizer e Moderna, il Comitato per la sicurezza dell’EMA ha stabilito che sui foglietti illustrativi che accompagnano il farmaco dovranno essere riportati gli effetti collaterali che interessano il cuore, per via dell’incidenza dei casi di miocardite e pericardite.

Entrambi questi effetti collaterali sono malattie infiammatorie che riguardano il cuore, come spiegato anche sul sito dell’Aifa. I soggetti affetti da questi processi infiammatori possono accusare respiro affannoso, battito cardiaco accelerato in particolare dopo uno sforzo fisico, e dolore toracico.

Al momento nell’ambito della somministrazione dei farmaci di Pfizer e Moderna sono stati segnalati 164 casi di effetti collaterali che interessano il cuore. Questi effetti collaterali in genere si manifestano entro 14 giorni, con un’incidenza che si è dimostrata più alta nei maschi colpendo in generale soprattutto i soggetti con meno di 30 anni. Solo 5 casi sul totale di 164 rilevati ha avuto esito fatale portando il paziente alla morte.

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