Burioni: “no vax chiusi in casa come sorci”. Denunciato dal Codacons, ne chiede radiazione dall’Albo

Il clima che si è venuto a creare, anche grazie al prezioso contributo del premier Mario Draghi che con le sue recenti dichiarazioni in conferenza stampa ha buttato altra benzina sul fuoco, ricorda molto quello dell’anteguerra.

Se fino a ieri eravamo abituati ai vari mantra del perbenismo, del buonismo che tutto giustifica e tutto tollera, e del politically correct ad ogni costo, oggi ai cittadini viene offerta una inedita valvola di sfogo. E se prima discriminare era sbagliato oggi diventa necessario perché i discriminati rappresentano un “pericolo per la collettività”, esattamente come è sempre accaduto nella storia quando la discriminazione diventava legge.

Con l’estensione dell’obbligo del Green pass per accedere a tutta una serie di locali ed attività aperte al pubblico il fenomeno discriminatorio viene di fatto istituzionalizzato. Gli episodi di questo genere cui stiamo assistendo ormai da settimane si vanno acutizzando e aumentano di frequenza, e quel che è più grave è che persino dei medici se ne rendono protagonisti.

Burioni: “colletta per abbonamento a Netflix per no vax chiusi in casa come sorci”

In questi ultimi giorni le dichiarazioni pregne di quel disprezzo tipico del fenomeno discriminatorio sono fioccate un po’ da ogni direzione. Come dimenticare l’infelice uscita di David Parenzo, co-conduttore di In Onda insieme a Concita De Gregorio, quando in trasmissione si è rivolto ai cosiddetti ‘no-vax’ dicendo: “te ne stai a casa, ti fai portare le cose dal rider di Bologna con l’auspicio che ti sputi su quello che mangi”.

Non contento ha subito rincarato la dose: “io mi auguro che il rider di Bologna porti a casa le consegne a domicilio al no-vax, gli sputi sopra e oi gli dica: ‘ecco a te'”. Anche Selvaggia Lucarelli ha sentito il bisogno di esternare i propri pensieri nei giorni scorsi, dicendo che i ‘no vax’ “devono ridursi a poltiglia verde”. E al coro si è unito anche Andrea Scanzi, che ha confidato: “mi divertirei a vederli morire come mosche”.

Ad esprimersi nel modo più colorito però è stato sicuramente Roberto Burioni, che su Twitter ha ritenuto opportuno scrivere: “propongo una colletta per pagare ai no-vax gli abbonamenti a Netflix per quando, il 5 agosto, saranno agli arresti domiciliari chiusi in casa come dei sorci”.

Con sorpresa dell’esperto onnipresente in Tv le sue parole hanno sollevato alcune polemiche, tanto che si è sentito in obbligo di metterci una pezza ammettendo “certamente quel tweet non lo riscriverei, perché qualcuno si è sentito offeso“. Come se il probema non fosse l’aver scritto qualcosa di oggettivamente offensivo, quanto il fatto che le persone offese dal post si siano effettivamente sentite offese.

Il Codacons chiede la radiazione dall’albo dei medici per Burioni

Burioni si è giustificato dicendo che la sua non era altro che ironia, e che l’errore è stato pensare che su Twitter fosse accettata. A dirla tutta l’unico a cogliere dell’ironia in un post offensivo e discriminatorio come quello di Burioni è stato lui stesso, ma soprattutto non è di questo parere il Codacons che infatti ha provveduto a sporgere denuncia all’Ordine dei Medici.

“Il Codacons, pienamente favorevole ai vaccini anti-Covid e alla campagna di vaccinazione avviata in Italia, non può accettare che un medico, onnipresente sui mass media e sui canali televisivi privati e pubblici, possa lasciarsi andare ad affermazioni disgustose e insulti raccapriccianti nei confronti dei cittadini che, per i più disparati motivi, non possono o non vogliono vaccinarsi” ha dichiarato l’associazione dei consumatori.

Il Codacons “per tale motivo chiede oggi ufficialmente la radiazione dall’albo per Roberto Burioni, che in un post ha definito ‘sorci’ coloro che non si sottopongono al vaccino augurando agli stessi gli ‘arresti domiciliari'”.

“Stiamo preparando un esposto urgente all’Ordine dei Medici chiedendo di procedere con la radiazione immediata dall’albo nei confronti di Roberto Burioni. È certamente giusto spingere i cittadini a vaccinarsi per far contribuire tutti alla lotta al Covid ed evitare un nuovo lockdown, ma quanto scritto dal virologo è oggettivamente disgustoso, poiché un medico e un divulgatore scientifico non può definire ratti i cittadini che non si vaccinano, né augurare loro mali come gli arresti domiciliari, anche in considerazione del fatto che esistono categorie di utenti che, pur volendo, non possono sottoporsi al vaccino anti-Covid” scrivono ancora dal Codacons.

“Le gravissime affermazioni di Burioni vanno a contrastare proprio l’opera del Governo per convincere gli indecisi a vaccinarsi e fanno un danno enorme alla battaglia contro il Covid, poiché gli insulti del medico spingono una consistente fetta di dubbiosi a non vaccinarsi, sentendosi immotivatamente insultati e aggrediti” conclude il Codacons.

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