L’aspetto alla fine non può che essere quello di un manichino dal design più moderno, ma si tratta di qualcosa di molto più complesso. Per ora è solo un prototipo che potrebbe non entrare mai nella nostra quotidianità come ciò per cui è stato ideato, ma le premesse perché sia parte del futuro dell’umanità (una parte importante) ci sono tutte.
Elon Musk, il miliardario sudafricano patron della Tesla, ha annunciato in questi giorni la creazione di Tesla Bot, un robot umanoide intelligente in grado di rimpiazzare l’essere umano in diverse mansioni. I compiti che il robot (quantomeno le prime serie prodotte se il progetto andrà in porto) potrà svolgere saranno solo quelli manuali, semplici e ripetitivi, risparmiando queste mansioni agli umani.
Il progetto del Tesla Bot, altrimenti chiamato anche Optimus (probabilmente in omaggio all’omonimo robot della saga Transformers) è stato presentato in questi giorni a Los Angeles, ed in quella occasione Musk ha spiegato che l’umanoide è stato progettato per svolgere compiti “pericolosi, ripetitivi e noiosi” come chinarsi per raccogliere qualcosa per esemplificare.
Risultato? “In futuro svolgere un lavoro fisico sarà una scelta” spiega il miliardario, ma non è detto che si tratti di un risvolto positivo. Questo comunque lo scopriremo probabilmente prima di quanto si possa pensare, visto che stando a quando Elon Musk ha dichiarato, la presentazione in forma di prototipo avverrà già nel 2022.
Una manciata di mesi insomma e alcune delle risposte potrebbero iniziare ad arrivare, anche se di garanzie, specie trattandosi di Elon Musk, ce ne sono ben poche. Non sarebbe la prima volta infatti che l’eccentrico miliardario manca ad una promessa fatta, come accadde con la ricarica completa della batteria dell’auto in 90 secondi, o con il cosiddetto Battery Swap che aveva annunciato nel 2013 e mai entrato in produzione.
In molti quindi si domandano se il prototipo del robot Tesla Bot presentato a Los Angeles entrerà davvero nelle nostre vite prima o poi.
Come funziona il robot Tesla Bot o Optimus di Elon Musk
La presentazione del robot Tesla Bot, o meglio Optimus, sembra l’incipit di un racconto di fantascienza dagli sviluppi indubbiamente avvincenti, fintanto che si tratta soltanto di un racconto, ma qui non saremo solo spettatori ed è questo che forse non tutti riescono a realizzare per davvero.
Se il progetto del robot umanoide in grado di sostituire l’uomo in alcuni dei compiti più “pericolosi, ripetitivi e noiosi” dovesse andare in cantiere e un domani questi ‘tizi’ dovessero diventare parte della nostra realtà quotidiana una cosa è certa: la vita di tutti noi subirebbe un drastico cambiamento dai risvolti difficilmente prevedibili.
Insieme agli indubbi vantaggi che l’arrivo dei Tesla Bot comporterebbe potrebbero arrivare, eventualmente in un secondo momento, anche delle conseguenze tutt’altro che positive. Ma tutto questo potremo scoprirlo solo sulla nostra pelle, per ora quello che sappiamo è una manciata di informazioni tecniche sulle caratteristiche del primo Optimus.
Tesla Bot è un robot umanoide alto 1 metro e 72 centimetri per 56 chilogrammi di peso, il cui volto è sostanzialmente uno schermo. Sul display verranno mostrate informazioni riguardanti le mansioni da svolgere, infatti lo scopo è proprio quello di fargli eseguire compiti che fino ad oggi erano affidati all’uomo.
Per il momento Optimus sarebbe in grado di occuparsi esclusivamente di mansioni lavorative, ma questo non esclude affatto che in seguito vengano sviluppati modelli più avanzati capaci di fare molto altro.
Il primo Optimus potrà muoversi ad una velocità di circa 8 km/h, sollevare da terra fino a 68 kg di peso (che scendono a 4,5 a braccia allungate) e trasportare fino a 20 kg. Il robot umanoide dovrebbe essere quindi in grado di sostituire i lavoratori umani nello svolgimento di lavoratori pericolosi, ripetitivi o noiosi.
Quale domani ci attende se Tesla Bot diventerà realtà?
Doveroso domandarsi a questo punto cosa faranno i lavoratori di cui non si avrà più bisogno in quanto sostituiti nelle loro mansioni da efficientissimi Optimus. Le questioni da prendere in considerazione sono almeno due, sottolineano su Byoblu nel tentativi di analizzare un po’ più a fondo i risvolti di questa idea innovativa.
Come si comporteranno gli umanoidi con gli esseri umani? Ci sarà il rischio che sorgano conflitti con l’uomo, e come si farà ad evitare che i robot prendano iniziative da soli magari mettendo in pericolo la vita umana? E poi c’è la questione del lavoro: come si farà a salvaguardare quei milioni di cittadini di carne e ossa che verranno rimpiazzati e perderanno quindi il lavoro?
Da una parte avremo senza dubbio degli effetti positivi, perché coloro che lavorano in condizioni di schiavitù o comunque in pessime condizioni sia come qualità del lavoro che come retribuzione, potranno essere sollevati da simili incarichi.
Ma non dimentichiamo che chi accetta simili lavori lo fa perché ha bisogno di quei pochi soldi che in questo modo riesce a guadagnare, e se scelgono di accettare simili condizioni è perché non ci sono alternative. Ciò vuol dire che se si elimina anche questa opzione serviranno soluzioni adeguate che permettano una vita dignitosa anche a chi sarà rimpiazzato dai robot umanoidi.
In conclusione, come per tutte le innovazioni tecnologiche, i risvolti saranno positivi o negativi a seconda dell’utilizzo che ne viene fatto, ed una novità importante come Tesla Bot è potenzialmente in grado di stravolgere le nostre vite, nel bene o nel male.
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