In Danimarca niente Green pass e restrizioni da settembre, merito dei vaccini? Ecco cosa sta succedendo

C’è un Paese in Europa che aveva imboccato come molti altri la strada di lockdown e restrizioni per affrontare l’emergenza Covid-19, ma che prima di tutti gli altri sta per revocare ogni limitazione e rimuovere l’obbligo del Green pass.

Stiamo parlando della Danimarca, un Paese con una popolazione di circa 5,8 milioni di abitanti, che ha condotto una massiccia campagna vaccinale raggiungendo e superando una copertura del 70%.

Ma la rimozione delle restrizioni, la revoca dell’obbligo di Green pass per accedere a determinati luoghi e servizi pubblici, è effettivamente legata all’andamento della campagna vaccinale? In un certo senso sì, probabilmente, ma cerchiamo di capire meglio qual è la situazione in Danimarca per quel che riguarda l’andamento dei contagi, e qual è l’effettiva correlazione con la decisione presa dal governo.

In Danimarca fine delle restrizioni dal 10 settembre

La notizia ha circolato un po’ ovunque in questi giorni: in Danimarca a partire dal 10 settembre 2021 niente più restrizioni e niente Green Pass. Come mai? I media sono pressoché tutti del parere che ciò sia stato reso possibile dall’ottimo andamento della campagna vaccinale essendo stato raggiunto il 70% della popolazione.

Oggi, 30 agosto 2021, leggiamo che i cittadini danesi completamente vaccinati sono 4.158.044 (dato aggiornato al 28 agosto) che corrispondono al 71,6% della popolazione. In Italia invece siamo fermi al 60,1% se consideriamo solo i cittadini che hanno ricevuto il ciclo completo, quindi ancora l’obiettivo non è stato raggiunto.

Di quanto sia importante portare avanti la campagna di vaccinazione arrivando a somministrare il siero sperimentale anche ai più giovani fino a 12 anni si continua a parlare molto spesso. “Il vaccino è l’unico modo per uscire dalla pandemia”, è questo il mantra che continua ad essere ribadito ancora e ancora, anche di fronte all’evidenza scientifica che raggiungere l’immunità di gregge sarà impossibile.

Ma “the show must go on” sembra essere il messaggio, insomma si deve andare avanti. E non importa se la situazione oggi, sia dal punto di vista dei contagi che dal punto di vista dei ricoveri e persino dei decessi, sia notevolmente peggiorata rispetto a un anno fa quando di vaccini ancora nemmeno l’ombra.

Si deve andare avanti con la campagna vaccinale, “guardate la Danimarca” ci dicono oggi, “tornano alla normalità grazie ai vaccini”. Insomma sembra quasi che abbiano sconfitto il virus con i vaccini ed ora che la situazione è sotto controllo possono permettersi di rimuovere obblighi, restrizioni e persino fare a meno del Green Pass. Ma qual è effettivamente la situazione in Danimarca?

In Danimarca meno di 5 decessi al giorno da fine febbraio

Se il vaccino è l’unica strada per sconfiggere il virus, e solo dopo aver sconfitto il virus e riportato la situazione alla normalità (o quasi) sotto l’aspetto sanitario, si potrà tornare alla normalità (o quasi) sotto l’aspetto delle restrizioni, allora vediamo cos’è successo esattamente in Danimarca per capire meglio questo meccanismo.

In Danimarca la campagna vaccinale è andata molto bene, tanto che ora oltre il 71% della popolazione è completamente vaccinato, e oltre il 75% ha ricevuto almeno una dose. In Italia le percentuali sono rispettivamente del 60% e del 70% circa.

Il vaccino come è noto è in grado di prevenire, anche se non sappiamo esattamente di quanto, la forma grave della malattia e quindi il decesso, ma non il contagio. Se tutto va bene quindi dovremmo avere una riduzione del numero degli ospedalizzati e dei decessi tale da poter dire addio a lockdown e misure restrittive varie.

In Danimarca quindi è questo che è successo? In realtà no. O meglio, il numero dei decessi giornalieri registrati come morti Covid è inferiore a 5 già da fine febbraio, per l’esattezza non si registrano più di 5 decessi al giorno dal 26 febbraio, mentre nel periodo che va dalla seconda metà di dicembre alla prima metà di febbraio si contavano tra i 10-15 e i 25-30 decessi Covid al giorno.

E la campagna vaccinale? Come sappiamo è iniziata in tutta l’Ue il 27 dicembre 2020, e al 26 febbraio 2021 in Danimarca era interamente vaccinato solo il 3% della popolazione, come possiamo vedere da questo grafico.

Da lì in poi il numero di persone vaccinate ha continuato ad aumentare, e il numero di decessi ha contonuato a diminuire con l’avvicinarsi della stagione estiva fino a registrare 0 decessi al giorno per diversi giorni consecutivi nel mese di luglio in particolare che è quello in cui si è contato il minor numero di decessi Covid.

Ora che siamo alla fine del mese di agosto in Danimarca la campagna di vaccinazione arriva a coprire oltre il 71% della popolazione, ma con l’avvicinarsi della stagione autunnale i decessi hanno ricominciato ad aumentare e si iniziano a contare 2-3 decessi al giorno da diversi giorni.

Insomma tra l’andamento della campagna vaccinale e il numero di decessi Covid registrati in Danimarca non sembra esserci nessuna correlazione.

Tra l’altro se andiamo a dare un’occhiata ai dati di un anno fa, sempre in Danimarca, vediamo che i decessi erano meno di quelli di oggi nonostante la campagna di vaccinazione non fosse iniziata. Nei mesi di luglio, agosto e persino settembre 2020 infatti si registravano tra 0 e 1 decessi Covid al giorno, eppure alla rimozione di misure restrittive e obbligo di Green Pass si giunge solo ora.

La domanda che verrebbe da porsi a questo punto è: l’allentamento delle misure restrittive e la rimozione dell’obbligo di green pass in Danimarca dipendono dal miglioramento della situazione Covid-19 o dall’andamento della campagna vaccinale indipendentemente da quali siano i risultati che questa è in grado di produrre nell’effettiva riduzione dei rischi per la salute pubblica legati alla diffusione del Covid-19?

Insomma basta raggiungere il 70% delle vaccinazioni e via le restrizioni. Poi che il vaccino funzioni oppure no, che il numero di decessi risulti il triplo o il quadruplo di quello che si registrava un anno fa, poco importa? Difficile stabilirlo con certezza, ma i numeri sono questi, e forse sarebbe il caso di approfondire la questione invece di far passare il messaggio che se cadono le restrizioni è tutto merito del vaccino.

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