Figliuolo sui vaccini: “informatevi, nessuno vuole obbligare”. Ecco cosa voleva dire il generale

Ad una prima lettura la dichiarazione rilasciata proprio in questi giorni dal generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario all’emergenza che ha sostituito Domenico Arcuri, può sembrare una battuta di spirito del tutto fuori luogo, tuttavia questa è forse un’interpretazione errata.

Figliuolo: “a chi è diffidente dico: informatevi, nessuno vi vuole obbligare”

Durante la sua visita all’Hub vaccinale di Villobra, in Veneto, il generale Figliuolo ha prima tirato fuori un po’ di numeri relativi all’andamento della campagna vaccinale di massa, per poi rivolgersi a chi il vaccino non lo ha ancora fatto e per buona parte non lo farà nemmeno nei prossimi mesi.

“Siamo a 41 milioni di italiani vaccinati” ha esordito il generale “siamo a circa il 76% di over 12. Aspettiamo l’ok del Cts per la terza dose a sanitari, over 80 e ospiti delle Rsa. A chi è diffidente sul vaccino dico: informatevi, nessuno vuole obbligare”.

Ed è proprio quest’ultima affermazione che per qualche motivo ha richiamato l’attenzione di tutti coloro che si sono vaccinati solo perché si sentivano in qualche modo obbligati a farlo.

Coloro che se non fosse stato per l’obbligo di Green Pass sempre più esteso, o per l’obbligo del vaccino nel caso di chi lavora in ambito sanitario, non avrebbero mai deciso, proprio perché si erano informati, di sottoporsi a questa sperimentazione.

Abbiamo visto un incremento delle prenotazioni di vaccino, vedremo se questo trend si consolida” ha detto ancora il generale “mi sento di fare un appello a chi è un po’ diffidente e attende: informatevi, chiedete a medici e infermieri, a chi negli ospedali vede la sofferenza per il Covid”.

“Abbiamo avuto oltre 130 mila morti per Covid e ci sono persone che portano i segni del long covid, ho amici che fanno una rampa di scale e hanno il fiatone” dice il generale per poi concludere: “vi dico di informarvi e di fare una libera scelta, nessuno vuole obbligare”.

Figliuolo: “i nostri giovani ci hanno dato una grande lezione”

Tuttavia se dopo essersi informato il cittadino decide comunque di non fare il vaccino anti-Covid rischia di essere sospeso dal lavoro senza stipendio, e di essere tagliato fuori dalla vita sociale, a meno che non abbia i soldi e il tempo per sottoporsi a un tampone ogni 48/72 ore.

“È bene che ognuno si informi. Vaccinarsi è un dovere civico e morale, come dice il presidente Mattarella. Dobbiamo mettere in salvo chi è attorno a noi, non si può essere egoisti” dice ancora il generale, come se i soggetti vaccinati non fossero comunque in grado di contagiare gli altri, e senza contare che, se il vaccino è veramente così efficace nel prevenire la malattia, chi è vaccinato non dovrebbe aver nulla da temere.

Il generale Figliuolo poi ha voluto tirare in ballo i giovani, passati da irresponsabili festaioli a esempi da seguire. “I nostri giovani ci hanno dato una grande lezione: nella fascia 20-29 anni in pochissimo tempo abbiamo avuto il maggior numero di adesioni, i giovani sono corsi in massa a vaccinarsi” ha infatti sottolineato Figliuolo.

Molto meno risalto invece ha dato al fatto che prima del Green Pass le percentuali di vaccinati tra i più giovani erano bassissime, anche perché, stano ai numeri ufficiali, i più giovani non hanno nulla da temere dal Covid, e vaccinati o no possono contrarre e trasmettere ugualmente il virus.

Quei giovani che a detta del generale “ci hanno dato una lezione” sono gli stessi giovani che affollavano i Navigli e i luoghi della movida e che venivano additati come responsabili della diffusione del contagio. Giovani che evidentemente proprio per poter continuare ad avere (giustamente) una vita sociale, hanno deciso di vaccinarsi ed ottenere così il Green Pass.

Nessun obbligo nemmeno per loro, salvo che non avrebbero potuto andare ad un concerto, allo stadio, al cinema, a teatro, in palestra, in piscina, al bar o a ristorante con gli amici. Certo c’è sempre l’alternativa del tampone che, se va bene, ti permette di farti la tua pizza con gli amici spendendo giusto quei 15/20 euro in più, amesso che sia possibile avere il tampone a prezzo calmierato.

Cosa intendeva il generale Figliuolo?

Dunque cosa intendeva dire il generale Figliuolo quando affermava: “informatevi, nessuno vi vuole obbligare”? Intendeva evidentemente proprio quello che ha detto, che chi si vaccina dovrebbe prima informarsi, ad esempio leggendo attentamente il consenso informato prima di firmare, e portare a casa una copia di ciò che si è firmato, anche perché, visto che “nessuno vi vuole obbligare” sarete gli unici responsabili di eventuali effetti avversi.

Ufficialmente nessuno vi obbliga ad accettare il vaccino, ed ora come ora nessuno può farlo anche perché si tratta di un farmaco sperimentale, ma con un obbligo indiretto (ad esempio attraverso il Green Pass) si ottengono tutti i vantaggi dell’obbligo ma nessuno dei suoi svantaggi, a cominciare dal fatto che in caso di affetti avversi nessuno risarcirà i cittadini: niente risarcimento da parte dello Stato né da parte delle case farmaceutiche.

La campagna vaccinale prosegue a oltranza

“Oggi (ieri ndr) partono le terze dosi in tutta Italia, parliamo di dosi aggiuntive per i cosiddetti immunocompromessi, persone con un sistema immunitario compromesso” ha annunciato poi il generale.

La campagna vaccinale, la cui fine è stata già fissata e confermata al 30 settembre, va avanti a oltranza. “Per quanto riguarda le ulteriori indicazioni per le dosi booster necessarie per chi ha bisogno del richiamo, come i nostri sanitari, gli over 80 o ospiti delle Rsa – ho parlato con il ministro Speranza. Nei prossimi giorni della settimana ci sarà una riunione ad hoc del Cts e arriveranno le indicazioni: la macchina è pronta, le dosi ci sono”.

Appena il Cts darà il via libera, partiremo con le dosi booster. La comunità scientifica è abbastanza compatta, ci dice che per queste categorie è necessaria” dice il generale “per quanto riguarda altre categorie, mi rimetto alla scienza”.

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