Obbligo di Green Pass per tutti i lavoratori, è record di tamponi per avere il pass. Ecco quanto dura e come si scarica

Il Green Pass nasce come incentivo alla vaccinazione, inizialmente necessario solo per accedere ad eventi con massiccia partecipazione di pubblico, o in ambienti quali cinema e teatri, è stato via via esteso fino a diventare obbligatorio per tutti i luoghi di lavoro a partire dal 15 ottobre.

Il Green Pass e il primato mondiale dell’Italia

L’Italia diviene così l’unico Paese al mondo (insieme alla Grecia a quanto pare) ad aver introdotto un obbligo di Green Pass così esteso da essere necessario persino per poter svolgere il proprio lavoro, qualunque esso sia. Una discriminazione senza precedenti che non poggia neppure su basi scientifiche in quanto è già stato ampiamente dimostrato ed è ormai fatto notorio che anche i vaccinati possono contagiarsi e contagiare.

Nella giornata di ieri, primo giorno di Green Pass obbligatorio su tutti i luoghi di lavoro, si è registrato il record di tamponi effettuati, in tutto oltre 500 mila, ed il tasso di positività è risultato estremamente basso, inferiore allo 0,5%.

Se il Sars CoV-2 ha rappresentato una minaccia per la salute pubblica in passato, di certo non rappresenta una minaccia oggi per l’Italia, Paese in cui si continuano ad indossare mascherine e a rispettare regole assurde come il distanziamento sociale nonostante oltre l’80% della popolazione abbia completato il ciclo vaccinale.

A questo punto delle due l’una: o il vaccino funziona e siamo ufficialmente fuori dall’emergenza, o il vaccino non funziona e diventa difficile spiegare allora per quale motivo introdurre un obbligo vaccinale in maniera surrettizia attraverso il Green Pass.

Green Pass obbligatorio per tutti i lavoratori dal 15 ottobre, quanto dura

Il Green Pass non è una misura di sanità pubblica, ma solo uno strumento attraverso il quale si mira ad incentivare la vaccinazione. È in tale ottica che è stato introdotto in Italia, ed è per spingere un maggior numero di cittadini ad accettare il vaccino che l’obbligo è stato di volta in volta esteso fino a raggiungere tutti i luoghi di lavoro.

Il Green Pass si può ottenere in tre modi come sappiamo: attraverso il completamento del ciclo vaccinale, attraverso la guarigione dalla malattia, oppure con un tampone antigenico o molecolare con esito negativo.

Sul Green Pass troviamo un QR code, cioè un codice che attraverso una semplice scansione indica la validità del lasciapassare. La durata del pass dipende dal motivo del suo rilascio, e quindi avremo una durata di 12 mesi in caso di vaccinazione, 6 mesi in caso di guarigione, e 48 oppure 72 ore in caso rispettivamente di tampone antigenico e tampone molecolare.

Ma si può avere il Green Pass dopo la somministrazione della prima dose del vaccino? La risposta è sì, ma potrà essere rilasciato con validità a partire dal 15esimo giorno dopo l’inoculazione fino alla dose successiva. Nel momento in cui viene somministrata anche la seconda dose la validità sarà di 12 mesi a decorrere dal completamento del ciclo vaccinale.

Come si scarica il Green Pass

Abbiamo visto quando serve, quanto dura e su quali basi viene rilasciato il Green Pass, ma come si fa esattamente per ottenere il lasciapassare? Ci sono due canali che si possono seguire per avere il pass: il canale fisico e il canale telematico.

Nel momento in cui il cittadino si sottopone alla prestazione sanitaria (vaccino, cura della malattia, tampone) fornirà come da prassi la propria tessera sanitaria e potrà indicare alcuni recapiti tra cui anche il proprio indirizzo email e il numero di cellulare.

Una volta che la prestazione è stata erogata, la disponibilità della certificazione verde viene comunicata all’interessato attraverso una email oppure un sms.

Inoltre la comunicazione conterrà un link e un codice per scaricare il Green Pass. Ma come accennato ci sono diversi canali attraverso i quali si può ottenere la certificazione, e tra quelli digitali ricordiamo anzitutto la app Immuni.

Questa app che nasce con tutt’altre finalità è dotata di una funzione che permette di scaricare il Green Pass semplicemente inserendo il numero e la data di scadenza della propria tessera sanitaria comprensiva di codice (AUTHCODE) ricevuto via email o sms ai contatti che sono stati comunicati appunto al momento della prestazione sanitaria.

Un altro modo per scaricare il Green Pass è attraverso la app IO. In questo caso si riceve una notifica sul proprio dispositivo mobile, e gli utenti che abbiano effettuato l’accesso con la propria identità digitale (SPID/CIE) vedranno il pass direttamente nel messaggio ricevuto attraverso la app.

Oppure, per scaricare il Green Pass, è possibile visitare il sito web del governo appositamente dedicato al lasciapassare verde. Anche in questo caso si deve fare l’accesso con le proprie credenziali SPID o CIE. In alternativa si può inserire numero e data di scadenza della propria tessera sanitaria (o per chi non è iscritto al Sistema sanitario nazionale i dati del documento d’identità) accompagnato dal codice AUTHCODE ricevuto via sms o email dopo la prestazione sanitaria.

E ancora, per scaricare il Green Pass basta accedere al proprio Fascicolo snaitario elettronico regionale. Se si riscontrano delle difficoltà a farlo in autonomia per via telematica c’è anche la possibilità di rivolgersi al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta, o al farmacista che potranno recuperare il pass direttamente dal sistema tessera sanitaria e stamparlo o inviarlo via mail al titolare richiedente.

Per richiedere il Green Pass attraverso il canale fisico, recandosi in farmacia ad esempio, o dal medico curante e via dicendo, è importante portare sempre con sé il codice fiscale e i dati della tessera sanitaria.

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