Sciopero tabaccai, protesta contro green pass: la Federazione italiana tabaccai cerca confronto con il governo

In queste settimane comprare le sigarette, acquistare i biglietti per l’autobus o pagare una bolletta potrebbe diventare abbastanza complicato. Almeno se lo sciopero annunciato dai tabaccai verrà confermato.

La Giunta nazionale della Federazione italiana tabaccai ha infatti annunciato di essere pronta ad abbassare le serrande per protestare contro l’obbligo di green pass per entrare nelle loro attività. Ciò a causa del Dpcm del 21 gennaio che ha introdotto l’obbligo di esibire la certificazione verde, a partire però dal 1 febbraio, per poter accedere alle tabaccherie.

Si tratta di una decisione fortemente contestata dagli esercenti, che si sono subito mobilitati per chiedere al governo di rivedere le nuove regole anche al fine di evitare lo sciopero già preannunciato in questi giorni.

Tabaccai protestano contro l’obbligo di green pass

Il presidente nazionale della Federazione italiana tabaccai, Giovanni Risso, ha precisato che la trattativa con il governo è già stata avviata e molto presto ci sarà un incontro con il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, che a detta di Risso “ha mostrato attenzione alle nostre rivendicazioni”.

Se però il governo non dovesse ascoltare le richieste dei tabaccai allora uno sciopero sarebbe del tutto inevitabile, come annunciato dagli stessi esercenti. Inoltre questi specificano che non si tratta di una protesta al green pass in sè, che diversi ritengono giusto, ma più che altro si tratta di “buonsenso”, come sottolinea lo stesso Risso.

Quali sono le conseguenze date dall’introduzione dell’obbligo anche per le tabaccherie?

Il dato che occorre tenere in considerazione e che allarma gli esercenti è quello che riguarda il numero di italiani che ogni giorno entrano all’interno di queste attività, ossia circa 13 milioni. Si tratta infatti di numero estremamente alto che metterebbe in serie difficoltà la gestione dei clienti con la necessità di dover controllare il certificato verde di ognuno.

Risso ci tiene poi a ricordare che i 13 milioni di italiani che ogni giorno entrano nelle tabaccherie non acquistano solamente sigarette ma spesso utilizzano questi servizi anche per il pagamento di bollette, per acquistare i biglietti per gli autobus e le metropolitane locali o per ritirare un pacco. Tutti servizi che verrebbero messi a rischio con la chiusura delle attività a causa dello sciopero.

Nuove regole per le tabaccherie

I tabaccai hanno poi evidenziato che già oggi i clienti entrano spesso uno alla volta considerate le ridotte dimensioni dei locali e rispettano il proprio turno. Il timore condiviso è che però la gestione possa diventare sempre più difficile dovendo adesso chiedere di esibire il proprio gren pass per entrare.

Un altro timore è quello relativo alla sicurezza, poiché per effettuare la verifica del documento i tabaccai dovrebbero lasciare “il bancone spesso blindato per motivi di sicurezza”. La Federazione chiede dunque al governo di riconoscere anche il lavoro effettuato durante il lockdown, in quanto servizi essenziali: “se il governo non ascoltasse la nostra voce lo sciopero sarà inevitabile. Le tabaccherie abbasseranno le saracinesche”.

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