Nuovo antivirale Pfizer, Paxlovid: quando non prenderlo? Ecco la lista dei farmaci considerati incompatibili 

E’ arrivato in Italia l’antivirale Paxlovid, il nuovo farmaco anti-Covid-19 sviluppato per curare la malattia direttamente da casa.

La struttura commissariale con a capo il generale Francesco Paolo Figliuolo, assieme al ministero della Salute, ha stretto un contratto con la casa farmaceutica Pfizer per l’acquisto di 600mila trattamenti entro la fine del 2022.

La distribuzione della prima fornitura, che corrisponde a circa 11.200 trattamenti, alle Regioni avverrà a partire dalla prima settimana di febbraio, seguendo le linee guida fornite dal ministero della Salute e dall’Aifa. Le altre tranche saranno invece distribuite in un secondo momento. Ma vediamo nel dettaglio cos’è Paxlovid e come funziona.

Paxlovid, il nuovo antivirale Pfizer

L’Ema, Agenzia europea del farmaco, ha dato il via libera per l’immissione in commercio di Paxlovid, il nuovo farmaco antivirale per combattere il Covid-19.

Si tratta del primo medicinale antivirale da somministrare per via orale raccomandato nell’Unione europa per il trattamento del Covid-19. La pillola contiene due principi attivi, PF-07321332 e ritonavir, in due compresse differenti.

Il primo è in grado di ridurre la capacità del Sars-CoV-2 di replicarsi all’interno dell’organismo, mentre il secondo agisce prolungando l’azione di PF-07321332, consentendogli così di rimanere attivo per più tempo all’interno dell’organismo per interferire maggiormente con la replicazione del virus.

Il CHMP (Comitato per i medicinali per uso umano) dell’Ema, che ha approvato l’utilizzo del farmaco, ha preso questa decisione basandosi sui dati raccolti al termine di uno studio che ha coinvolto pazienti con Covid-19, dimostrando che il trattamento con Paxlovid contribuiva alla riduzione significativa di ricovero e decesso in quei soggetti con almeno una condizione sottostante che li metteva ad alto rischio di contrarre la malattia in forma grave.

Tuttavia occorre sottolineare che la maggior parte delle persone coinvolte nello studio erano positive alla variante Delta, quindi questa efficacia è relativa a questa variante in particolare. Nonostante ciò alcuni studi di laboratorio fanno ben sperare che Paxlovid possa essere efficace anche contro la variante Omicron, sebbene non sia provato nello studio.

La numero uno della Sanità della Commissione europea, Stella KyriaKides, ha spiegato: “Paxlovid ha il potenziale per fare davvero la differenza per le persone ad alto rischio di progressione verso il Covid grave. Con l’autorizzazione di Paxlovid questa settimana sono 6 i farmaci contro il Covid-19 autorizzati nell’ambito della strategia terapeutica Ue e altri arriveranno nelle prossime settimane”.

Quando non assumere Paxlovid?

In un comunicato l’Agenzia europea del farmaco ha riportato: “il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’Ema ha raccomandato di utilizzare Paxlovid per il trattamento del Covid-19 negli adulti che non richiedono ossigeno supplementare e che sono a maggior rischio che la malattia diventi grave. Paxlovid è il primo farmaco antivirale da somministrare per bocca raccomandato nell’Ue per il trattamento del Covid-19″.

L’Ema avverte anche dei rischi a cui vanno incontro le persone che prendono altri farmaci considerati incompatibili con il nuovo antivirale. Infatti la lunga lista di farmaci considerati controindicati se assunti assieme al Paxlovid è stata riportata dalla stessa casa farmaceutica produttrice.

Ecco l’elenco di farmaci considerati incompatibili:

  • antagonisti dei recettori alfa1-adrenergici;
  • alfuzosina;
  • analgesici: petidina, piroxicam, propossifene;
  • antianginoso: ranolazina;
  • farmaci antitumorali: neratinib, venetoclax;
  • antiaritmici: amiodarone, bepridil, dronedarone, encainide, flecainide, propafenone, chinidina;
  • antibiotici: acido fusidico, rifampicina;
  • anticonvulsivanti: carbamazepina, fenobarbital, fenitoina;
  • anti-gotta: colchicina;
  • antistaminici: astemizolo, terfenadina;
  • antipsicotici/neurolettici: lurasidone, pimozide, clozapina, quetiapina;
  • derivati dell’ergot: diidroergotamina, ergonovina, ergotamina, metilergonovina;
  • agenti per la motilità gastrointestinale: cisapride;
  • prodotti erboristici: Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum);
  • agenti modificatori dei lipidi o inibitori della HMG Co-A reduttasi: lovastatina, simvastatina;
  • inibitore della proteina di trasferimento dei trigliceridi microsomiali (MTTP): lomitapide;
  • inibitore della PDE5: avanafil, sildenafil, vardenafil;
  • sedativi/ipnotici: clorazepato, diazepam, estazolam, flurazepam, midazolam orale e triazolam.

Inoltre nelle avvertenze riportate da Pfizer si legge che “l’uso di Paxlovid in pazienti con grave insufficienza renale in deterioramento potrebbe portare ad una sovraesposizione con potenziale tossicità. Paxlovid non deve essere usato in pazienti con grave insufficienza epatica”. In altre parole appare evidente che il farmaco non può essere preso a cuor leggero e che è necessaria un’attenta valutazione medica prima del trattamento.

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