Sembrano trovare conferma in questi giorni le notizie di un possibile allentamento dell’obbligo di Green pass con la fine dello stato di emergenza prevista per il 31 marzo 2022.

Il governo di Mario Draghi potrebbe effettivamente decidere di non sforare ulteriormente con una nuova proroga dello stato di emergenza, e sarebbe pronto ad imboccare la strada di un progressivo allentamento delle misure restrittive imposte.

Si tratterebbe di un passaggio decisamente graduale verso un regime meno severo, che peraltro passa attraverso determinate condizioni che, come sappiamo, potrebbero essere ritoccate in corso d’opera.

Il governo guidato da Mario Draghi chiarisce infatti che l’allentamento dell’obbligo di Green pass potrà avvenire solo dopo che la campagna vaccinale per la somministrazione della terza dose sarà stata completata.

A confermare questa linea è lo stesso ministero della Salute, che inizia a far trapelare qualche notizia circa una sorta di calendario per le riaperture (ai non vaccinati). Si parla in questi giorni di un ritorno alla vita normale “prudente e graduale” come lo stesso presidente del Consiglio ha tenuto a precisare in più occasioni.

Si intende innescare quindi un percorso che vedrà ridursi man mano il numero di attività e luoghi pubblici dai quali i non vaccinati sono attualmente esclusi. Tra i primi allentamenti ci si aspetta che ci sia quello di bar e ristoranti, con la rimozione quindi dell’obbligo di Super Green pass per consumare all’aperto, come lo stesso sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha evidenziato nei giorni scorsi.

È lo stesso sottosegretario Costa però a ricordare che questo sarà possibile solo se la maggior parte dei cittadini avrà ricevuto la somministrazione della terza dose. Non si parla quindi di una percentuale precisa, viene presentato solo un obiettivo molto generico e vago.

Lo stato di emergenza finirà il 31 marzo

Per quanto riguarda lo stato di emergenza invece, dopo l’ultima proroga che ha portato la sua durata oltre i limiti previsti dalla legge che ne definisce i confini, il governo Draghi sembra proprio intenzionato a non tirare ulteriormente la corda, a meno che, si legge su vari media nazionali, non vi sia una nuova impennata dei contagi.

In ogni caso le autorità hanno già messo le mani avanti sottolineando che la fine dello stato di emergenza, di per sé, non comporta necessariamente la rimozione della maggior parte delle misure emergenziali. Persino le mascherine, simbolo della pandemia, potrebbero restare obbligatorie in alcuni ambienti chiusi ben oltre la fine dello stato di emergenza.

Green pass al lavoro almeno fino al 15 giugno

Se con la fine dello stato di emergenza rischia di cambiare poco e niente, con mascherine obbligatorie e distanziamento sociale ancora in vigore fino a data da destinarsi, per la cancellazione del Green pass sui luoghi di lavoro si dovrà attendere almeno fino all’estate.

Anche se lo stato di emergenza terminerà il 31 marzo infatti la discriminazione dei cittadini non vaccinati sul luogo di lavoro continuerà ad essere perpetrata almeno fino al 15 giugno, data per la quale è prevista la scadenza dell’obbligo vaccinale per gli over 50.

Per allentare sull’obbligo del Green pass, come accennato, il governo fissa l’obiettivo di completare la campagna vaccinale per la somministrazione della terza dose. Si tratta comunque di un argomento che, precisa Il Corriere, “dovrà essere trattato in maniera approfondita anche con le parti sociali”.

Sarà proprio l’obbligo di Green pass (base) sui luoghi di lavoro, una delle ultime misure ad essere sospese, ammesso che ciò alla fine avvenga davvero, visto che si parla già della possibilità di lasciarlo in vigore anche per ‘far fronte’ alla riduzione dello smart working che comporterebbe il ritorno sul posto di lavoro per la maggior parte dei dipendenti.

Le tappe per l’allentamento del Green pass

L’obbligo di Green pass dovrebbe decadere dapprima per bar e ristoranti, limitatamente all’opzione di consumare all’aperto. Allo stesso modo, presumibilmente con la fine dello stato di emergenza, potrebbe essere cancellato anche l’obbligo per circoli sportivi, e in generale per gli sport all’aperto, mentre per le palestre si dovrà attendere probabilmente l’estate.

In fondo alla lista non ci sono solo le palestre, ma a quanto pare troviamo anche cinema e teatri al chiuso, mentre per gli spettacoli e gli eventi all’aperto in generale dovrebbe esserci un allentamento molto prima.

Per quanto riguarda l’obbligo di Green pass per i negozi, dove attualmente si può entrare solo con il lasciapassare ‘base’, il dibattito sembra ancora aperto. L’ipotesi più probabile comunque pare sia la cancellazione del green pass anche nell’ambito delle attività commerciali se sarà confermata la netta discesa della curva dei contagi, mentre potrebbe restare in vigore la regola degli ingressi contingentati.

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