L’amministratore delegato di Amazon Andy Jassy ha pubblicato poco fa una lettera rivolta agli azionisti, nella quale ha riflettuto su quello che è uno dei periodi più difficili della storia della società, segnalando di essere oltre modo fiducioso che i recenti sforzi di riduzione dei costi daranno presto i loro frutti.
Jassy ha in particolar modo affermato di aver trascorso gli ultimi mesi a “guardare in profondità all’interno dell’azienda, attività per attività“, per esaminare se ogni unità sia o meno in grado di generare ricavi, reddito operativo, free cash flow e rendimento del capitale investito sufficienti. “In alcuni casi, questo ci ha portato a chiudere alcune attività“, ha scritto Jassy.
In particolare, ricordiamo come nell’ambito delle misure di contenimento negli ultimi mesi Amazon abbia tagliato un servizio di teleassistenza e altri progetti sperimentali, preferendo altresì sospendere l’espansione dei suoi supermercati Fresh e riducendo l’espansione dei magazzini.
Amazon ha poi realizzato quello che è il più grande taglio di posti di lavoro nei suoi 29 anni di storia, licenziando 27.000 dipendenti attraverso molteplici azioni di riduzione. Ha inoltre messo in atto un blocco delle assunzioni per la sua forza lavoro.
Nonostante ciò, Jassy – che ha preso il posto del fondatore Jeff Bezos nel 2021 – ha dichiarato che Amazon è ancora concentrata sulla crescita di alcune delle sue attività non ancora collaudate, come le unità satellitari e alimentari di Kuiper Internet. L’azienda sta inoltre investendo in nuove aree, come la tecnologia di apprendimento automatico, e sta rispondendo al boom degli strumenti di intelligenza artificiale generativa, come ChatGPT di OpenAI, che hanno catturato l’attenzione della Silicon Valley e scatenato una reazione piuttosto vivace di Google.
Proprio in tal senso, Jassy ha voluto ricordare che Amazon ha utilizzato l’apprendimento automatico in varie applicazioni negli ultimi decenni e che ora sta lavorando sui propri modelli linguistici di grandi dimensioni che hanno il potenziale di migliorare “virtualmente ogni esperienza del cliente“.
Jassy ha poi affermato che le unità di e-commerce e di cloud computing di Amazon hanno ancora spazio per crescere, ma ha riconosciuto che queste attività hanno incontrato alcune sfide recenti, tra cui un rallentamento di Amazon Web Services, in quanto le aziende sono diventate sempre più caute nella spesa per il cloud. Al netto di tutto, Jassy conclude di ritenersi “ottimista sul fatto che usciremo da questo difficile periodo macroeconomico in una posizione più forte di quando vi siamo entrati”.
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