Nella città di Foggia, un bancomat ha fatto parlare di sé nei primi giorni di aprile erogando soldi non richiesti che sono finiti per strada Ecco cosa è accaduto!

bancomat impazzito Foggia

Immaginiamo un bancomat di una zona centralissima di Foggia (via Dauno) che inizia a erogare banconote: è questo lo scenario mostrato.

Da un lato si sono accalcate le persone per riuscire a raccogliere le banconote cadute in strada mentre dall’altro lato arrivava la polizia per cercare di riportare ordine.

Nel frattempo il direttore della banca, profondamente provato e in lacrime, dichiarava “Sono rovinato, aiutatemi con una raccolta fondi”.

La verità dietro il bancomat impazzito a Foggia

La vicenda ha suscitato grande curiosità e attenzione ma in realtà, come si poteva capire dal tipo di banconote erogate (300 e 400 euro), si trattava di un Pesce d’Aprile.

Il Pesce d’Aprile (ben riuscito) è stato creato ad hoc dalla pagina Facebook della “Voce di Foggia” a tutti i suoi follower e alla città di Foggia.

Il precedente del bancomat impazzito di Vicenza

Taglio di banconote a parte, la notizia del bancomat impazzito a Foggia non è sembrata inverosimile, visto gli altri precedenti come il caso del bancomat impazzito a Vicenza.

A ottobre 2019, infatti, il bancomat di una città in provincia di Vicenza ha iniziato a erogare banconote da 50 euro per un totale di 1.500 euro.

I passanti sono stati subito incuriositi, ma l’intervento della guardia giurata ha impedito che potessero accedere alle banconote finite per strada. A creare scompiglio sembra sia stato un malware.

Il caso della provincia di Vicenza non è stato isolato, visto che qualche mese prima anche un bancomat di Padova ha iniziato a erogare una cifra doppia rispetto a quanto richiesta dai clienti.

Nel caso di un’erogazione errata è facile per l’istituto risalire ai clienti che hanno usufruito dell’importo maggiorato e chiederne la restituzione. Diverso è il caso della distribuzione casuale durate la quale le banconote finiscono per strada: chiunque può raccoglierli. In quel caso, pur trattandosi di un errore evidente, non è detto che prevalgano la morale e l’etica.

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