Bollette del gas: nuovi aumenti in arrivo. Ma cos’è il PCS e in che modo incide sul prezzo?

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Nuovi aumenti bollette del gas: cos'è il PCS - BorsaInside.com

Con l’arrivo di settembre, si prevedono vertiginosi aumenti nelle bollette del gas, aggiungendo amare sorprese alla già costosa estate del 2023 per i cittadini europei.

Sebbene il mese di settembre comporti un aumento delle spese per le famiglie di circa 1.600 euro a causa dell’aumento dei prezzi, i costi delle bollette del gas stanno per diventare un ulteriore peso sulle spalle dei consumatori, nonostante una diminuzione della domanda di gas nel 2023.

Secondo i dati forniti dal Forum degli esportatori di gas, nei primi sei mesi dell’anno, i consumi sono scesi drasticamente del -10,6%, pari a 21 miliardi di metri cubi in meno rispetto alla prima metà del 2022. Questa diminuzione dovrebbe teoricamente portare a una diminuzione dei costi per gli utenti, ma purtroppo, il destino è diverso.

Uno dei grandi misteri per gli utenti delle bollette del gas è rappresentato da alcune voci che possono apparire oscure e di cui non si comprende appieno la funzione. Nel caso della bolletta del gas, una di queste voci sconosciute è il “Pcs,” acronimo di Potere Calorifico Superiore, che rappresenta la quantità di calore prodotta dalla combustione di un metro cubo di gas.

A prima vista, il Pcs potrebbe sembrare un dettaglio tecnico trascurabile, ma in realtà, è un parametro di estrema importanza che influisce direttamente sull’importo finale che gli utenti pagano. Senza addentrarci troppo nei tecnicismi, cerchiamo di spiegare cosa sia il Pcs e soprattutto come influisce sul prezzo della bolletta del gas.

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Bolletta del Gas: cos’è il PCS e qual è la sua utilità?

Il Pcs è un indicatore che misura la quantità di calore prodotta dalla combustione di 1 metro cubo di gas. In Italia, il gas naturale fornito nelle nostre case è principalmente composto da metano, con una percentuale che varia approssimativamente dall’83% al 99%.

La restante parte è costituita principalmente da altri idrocarburi come etano, propano e butano, oltre a una sostanza odorizzante per rilevare eventuali fughe.

Il Pcs serve principalmente a determinare la qualità del gas distribuito e venduto agli utenti. Maggiore è la qualità del gas, maggiore è il potere calorifico superiore.

È importante notare che il gas erogato attraverso la Rete di Gasdotto Nazionale è lo stesso per tutti i fornitori; nessun fornitore ha il proprio gas. Di conseguenza, anche cambiando fornitore, la resa o la qualità del gas rimangono invariate.

Tuttavia, sebbene il gas sia uniforme per tutti i fornitori, è importante sottolineare che il gas viene consegnato in diverse località attraverso le Re.Mi (Regolazione e Misura), che sono responsabili della decompressione del gas naturale e della sua misurazione.

Queste Re.Mi sono soggette a varie condizioni esterne, e per mantenere costanti queste condizioni, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera) ha introdotto il valore standard del Pcs, che per il gas naturale è di 0,03852 GJ/smc (giga joule per metro cubo standard), come indicato da Acea Energia.

Il Potere Calorifico Superiore standard rappresenta quindi un riferimento nazionale, stabilito dall’Arera, che tutti i fornitori di gas, sia del mercato tutelato che del mercato libero, devono obbligatoriamente utilizzare come parametro di riferimento per illustrare le loro offerte commerciali, come spiega Masciari.

Il valore del Pcs viene stabilito individualmente per ciascuna Re.Mi da Snam Rete Gas, garantendo una base equa e standardizzata per tutti gli utenti delle bollette del gas.

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