
Il titolo Tesla perde oltre il 9% nelle contrattazioni di giovedì mattina, penalizzato dal più forte calo dei ricavi su base annua degli ultimi dieci anni, e da prospettive future tutt’altro che rosee. Nonostante alcuni numeri abbiano superato le attese, i mercati non hanno perdonato i segnali di debolezza.
Ricavi in calo dell’11,78%: il peggiore risultato da un decennio
Nel secondo trimestre del 2025, Tesla ha registrato 22,496 miliardi di dollari di ricavi, battendo le stime degli analisti (21,934 miliardi). Tuttavia, rispetto allo stesso periodo del 2024, si tratta di un calo dell’11,78%, il più marcato dal 2015 a oggi.
Anche il free cash flow è crollato, fermandosi a 146 milioni di dollari, mentre la liquidità disponibile è scesa per la prima volta dopo anni di crescita, anche a causa dell’aumento dei dazi che ha pesato per circa 300 milioni.
Gli utili si salvano (ma solo grazie al Bitcoin)
Sul fronte degli utili, Tesla ha riportato un EPS rettificato (non-GAAP) di 0,40 dollari per azione, lievemente superiore alle attese (0,39). Ma senza l’apporto della sezione “Altri proventi” del bilancio, il dato sarebbe stato solo di 0,33 dollari, al di sotto del consenso.
Questa voce “Altri proventi” include, tra l’altro, i guadagni da rivalutazione delle riserve in Bitcoin. Secondo le stime, Tesla ha ottenuto 282 milioni di dollari proprio grazie all’aumento di valore della sua riserva da 11.509 BTC, passata da 950 milioni a oltre 1,23 miliardi di dollari tra marzo e giugno 2025.
In altre parole, oltre metà del risultato positivo in EPS è stato “gonfiato” dal Bitcoin, non dall’attività principale dell’azienda.
Modello economico e cannibalizzazione interna
Un altro elemento che ha pesato sul sentiment è stata la conferma che il tanto atteso modello economico di Tesla non è un’auto nuova, ma solo una versione depotenziata della Model Y. Questo ha sollevato timori tra gli investitori per una possibile cannibalizzazione interna dei modelli attuali, senza espandere realmente il mercato potenziale.
Musk scommette tutto sull’autonomia e l’AI
Durante la conference call, Elon Musk ha spostato l’attenzione sul lungo periodo, parlando di robotaxi e dell’evoluzione di Optimus, il robot umanoide. Musk ha dichiarato:
“Non dico che succederà, ma potrebbe – nel Q4, Q1, forse Q2 – ma quando raggiungeremo la vera autonomia nella seconda metà del prossimo anno, o al più tardi entro fine 2026, mi stupirei se l’economia di Tesla non diventasse molto convincente.”
Il mercato però, almeno per ora, non sembra disposto ad aspettare. Tesla dovrà affrontare alcuni trimestri turbolenti, e senza una svolta tangibile lato prodotti o margini, la fiducia degli investitori potrebbe rimanere fragile
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