
La detrazione fiscale per i buoni pasto e la mensa scolastica rappresenta un importante beneficio per le famiglie italiane. Dal 1° gennaio 2025, la Legge di Bilancio ha innalzato il limite massimo di detraibilità da 800 euro a 1.000 euro per ciascun alunno, offrendo un maggiore sostegno economico alle famiglie.
La detrazione del 19% si applica alle spese sostenute per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado del sistema nazionale di istruzione. I buoni pasto e la mensa scolastica rientrano pienamente in questa categoria di spese detraibili.
Le tipologie di scuole che beneficiano di questa agevolazione includono:
- Scuole dell’infanzia (ex scuole materne)
- Scuole primarie (scuole elementari)
- Scuole secondarie di primo grado (scuole medie)
- Scuole secondarie di secondo grado (scuole superiori)
- Conservatori di musica e istituti musicali pareggiati
Importi e limiti delle detrazioni 2025
Il nuovo limite massimo di 1.000 euro per studente rappresenta un incremento significativo rispetto ai precedenti 800 euro. Questo aumento permette alle famiglie di ottenere un risparmio fiscale maggiore sui costi della mensa scolastica.
Aspetto | Dettaglio |
---|---|
Percentuale di detrazione | 19% delle spese sostenute |
Limite massimo 2024 | 800 euro per alunno |
Limite massimo 2025 | 1.000 euro per alunno |
Risparmio massimo 2024 | 152 euro per figlio |
Risparmio massimo 2025 | 190 euro per figlio |
La detrazione spetta per intero ai contribuenti con reddito complessivo fino a 120.000 euro, mentre decresce gradualmente per redditi superiori fino ad azzerarsi completamente quando il reddito raggiunge i 240.000 euro.
Chi può richiedere la detrazione
Tutti i genitori o tutori legali che sostengono spese per la mensa scolastica possono beneficiare di questa agevolazione fiscale. La detrazione spetta al genitore che ha effettivamente sostenuto la spesa, come risulta dal documento di pagamento.
È importante sottolineare che il beneficio fiscale si applica sia per istituti statali che per quelli privati paritari, purché facciano parte del sistema nazionale di istruzione. La detrazione spetta anche quando il servizio di mensa è reso dal Comune o da soggetti terzi rispetto alla scuola.
Documenti e pagamenti tracciabili
Per ottenere la detrazione, è fondamentale che i pagamenti siano effettuati con sistemi di pagamento tracciabili. Dall’anno d’imposta 2020, la detrazione spetta solo a condizione che l’onere sia sostenuto con versamento bancario o postale o mediante altri sistemi di pagamento tracciabili.
I documenti necessari includono:
- Bonifici bancari o postali con causale specifica
- Bollettini postali intestati al fornitore del servizio
- Ricevute di carte di credito o debito con attestazione della scuola
- MAV e pagamenti PagoPA
- Attestazione rilasciata dalla scuola per pagamenti con bancomat o buoni pasto
Il documento deve essere intestato al soggetto destinatario del pagamento (scuola, Comune o altro fornitore) e riportare la causale del servizio mensa, la scuola frequentata e il nome dell’alunno.
Come inserire la detrazione nel 730
Le spese per la mensa scolastica devono essere inserite nel quadro E del modello 730, nei righi da E8 a E12, utilizzando il codice “12” che identifica le spese per istruzione diverse da quelle universitarie.
La procedura di compilazione prevede:
- Compilazione dei righi da E8 a E10 nel quadro E
- Inserimento del codice “12” nella colonna specifica
- Indicazione dell’importo sostenuto per ciascun figlio
- Compilazione di righi separati per ogni alunno
Le spese per la mensa si sommano a tutte le altre spese scolastiche detraibili, come gite, assicurazioni e contributi per l’ampliamento dell’offerta formativa.
Spese incluse nella detrazione
Oltre ai buoni pasto veri e propri, la detrazione comprende diverse tipologie di spese scolastiche:
- Mensa scolastica e servizi di ristorazione
- Servizi scolastici integrativi (pre e post scuola)
- Assistenza al pasto
- Gite scolastiche e assicurazione
- Contributi per l’ampliamento dell’offerta formativa
- Trasporto scolastico (dal 2018)
- Corsi di lingua e attività extracurricolari deliberate dalla scuola
Le spese per materiale scolastico e libri non sono invece detraibili.
Novità dal 2025 e considerazioni finali
Il nuovo tetto massimo di detraibilità sarà applicabile alle spese sostenute a partire dal 2025 e potrà essere fatto valere nella dichiarazione dei redditi del 2026. Questa novità rappresenta un sostegno concreto per le famiglie italiane, riducendo il peso economico dei costi scolastici.
È importante ricordare che la detrazione per spese scolastiche non è cumulabile con quella per erogazioni liberali per lo stesso alunno. Inoltre, per le famiglie con redditi elevati, la riforma fiscale 2025 ha introdotto nuovi limiti basati sul quoziente familiare.
La detrazione dei buoni pasto scolastici rimane quindi uno strumento fiscale vantaggioso per supportare le famiglie nei costi dell’istruzione, con un incremento significativo del beneficio a partire dal 2025.
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