MPS, il Tesoro lavora per ridurre la quota entro ottobre | I numeri

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Il Tesoro lavora alla sua uscita dalla Banca Monte dei Paschi di Siena entro giugno 2024: ecco la strategia!

Quando si parla di privatizzare una banca, ci si riferisce a un processo complesso che comporta il trasferimento della sua proprietà e gestione dal settore pubblico a quello privato. Questa mossa può comportare la vendita di quote azionarie della banca a investitori privati o la sua acquisizione da parte di altri istituti finanziari privati.

Tesoro lavora per ridurre la quota MPS
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Ci sono diverse ragioni che possono spingere verso la privatizzazione di una banca. Una delle principali è la ricerca di una maggiore efficienza operativa perché dotate di una maggiore flessibilità nella gestione delle risorse e nell’adozione di strategie che consentono di migliorare l’efficienza complessiva delle operazioni. 

Tutto questo si traduce in una riduzione delle spese da parte dello Stato in termini di sostentamento e operatività e nell’ingresso di entrate che possono contribuire a bilanciare il budget pubblico.

Dal canto loro, gli investitori privati potrebbero avere potenziali guadagni finanziari e diversificare il portafoglio mentre gli istituti finanziari privati potrebbero guadagnare una leadership del settore.

MPS: la quota scenderà a ottobre?

Il Tesoro ha annunciato una decisione significativa riguardante la Banca Monte dei Paschi di Siena, MPS, pianificando la sua uscita entro giugno del 2024, segnando così la privatizzazione della banca in concomitanza con le elezioni Europee.

Il Ministero dell’Economia si appresta a nominare gli advisor per guidare questa delicata operazione finanziaria. Ciò indica l’importanza che il governo attribuisce a questa manovra e la volontà di portarla a termine in modo efficiente.

Tesoro uscita MPS
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Quali sono le scadenze?

Il primo passo è rimpiazzare gli studi legali precedentemente incaricati del processo di dimissioni della quota, specie perché i loro mandati sono ormai scaduti. L’exit vero e proprio da MPS è stato pianificato in due fasi: la prima fase consiste nel collocamento del 10% della quota, un passo iniziale che getta le basi per il processo di privatizzazione. Si prevede che il Tesoro potrebbe collocare tra il 5 e il 10% in questa fase iniziale, preparando il terreno per ulteriori sviluppi.

Se si considera la quotazione delle azioni Banca Monte dei Paschi di Siena in borsa, lo sconto del 5 o 10% potrebbe portare milioni di euro gli azionisti. Ma la vera sfida sta nel secondo passo dell’operazione, cioè trovare un partner bancario disposto ad acquisire la quota di maggioranza di MPS. Potrebbero essere Unicredit e Bpm?

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