intelligenza artificiale e pioggia di soldi
Un confronto tra intelligenza artificiale e bolla delle dotcom - Borsainside

Gli investitori stanno diventando “troppo entusiasti” riguardo all’intelligenza artificiale, nonostante i colossi tecnologici stiano spendendo somme senza precedenti per costruire infrastrutture dedicate. È il messaggio lanciato dal CEO di OpenAI, Sam Altman, che ha invitato alla prudenza pur riconoscendo il potenziale enorme della tecnologia.

In una recente intervista con The Verge, Altman ha paragonato il momento attuale alla bolla dot com degli anni Novanta: “Quando si formano bolle, persone intelligenti si fanno prendere dall’entusiasmo attorno a un nocciolo di verità.” Secondo lui, parte degli investitori potrebbe “bruciarsi” con il ridimensionamento dell’hype, ma la traiettoria di lungo periodo dell’intelligenza artificiale resta solida.

Big Tech accelera: investimenti multimiliardari per data center e infrastrutture AI

Microsoft, Meta, Amazon e Alphabet sono in piena corsa per il dominio dell’intelligenza artificiale. Per il solo 2024, gli analisti stimano oltre 320 miliardi di dollari di investimenti nel settore da parte dei giganti tecnologici.

Microsoft ha annunciato un piano da 80 miliardi di dollari per nuovi data center alimentati da AI, il budget più alto della sua storia. Amazon ha dichiarato di aver aumentato la spesa per rafforzare i servizi cloud e l’offerta AI. Meta prevede investimenti tra 66 e 72 miliardi di dollari, mentre Alphabet ha confermato che lo sviluppo di infrastrutture IA resta la principale voce di spesa.

Anche OpenAI continua a espandersi: durante il DevDay del 6 ottobre, l’azienda ha presentato nuovi strumenti per integrare ChatGPT nelle applicazioni aziendali, segnalando una forte spinta verso l’adozione enterprise.

Tra nuova era e rischio bolla: analisti divisi

Non tutti leggono questo boom allo stesso modo. Secondo Dan Ives di Wedbush Securities, l’AI inaugurerà “un ciclo rialzista tecnologico che durerà almeno due o tre anni” e questo momento rappresenta “il 1996, non il 1999”, suggerendo che siamo ancora nelle fasi iniziali della rivoluzione.

Ma altre voci invitano alla cautela. Il CEO di Goldman Sachs, David Solomon, ha avvertito che l’euforia potrebbe portare a un ritracciamento dei mercati nei prossimi 12-24 mesi, vista la corsa degli ultimi anni. Torsten Sløk, capo economista di Apollo Global Management, ha evidenziato che le valutazioni delle dieci maggiori aziende dell’S&P 500 sono oggi più elevate rispetto ai fondamentali di quanto non lo fossero al picco della bolla dot com.

Il settore dell’intelligenza artificiale vive una fase di investimenti colossali e aspettative altissime. La tecnologia sta già ridefinendo i modelli economici globali, ma la domanda cruciale resta aperta: si tratta dell’inizio di una nuova era o di una corsa alimentata dall’euforia destinata a raffreddarsi?

Per ora, una cosa è certa: l’AI è diventata il nuovo terreno competitivo della finanza e dell’industria tecnologica, e nessun gigante vuole restare indietro.

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