Primo piano di Donald Trump con un cielo tempestoso sullo sfondo insieme a pannelli fotovoltaici e pale eoliche
Donald Trump (immagine generata da IA) - BorsaInside.com

L’amministrazione Trump ha annunciato un piano per trasformare radicalmente il sistema sanitario americano, puntando su intelligenza artificiale, digitalizzazione e collaborazione con Big Tech. L’obiettivo ufficiale è portare la sanità statunitense “nell’era digitale”, migliorando l’efficienza e l’accesso alle cure, ma il progetto solleva preoccupazioni etiche e legali rilevanti.

Digitalizzare i dati sanitari: opportunità o rischio?

Secondo quanto riportato dall’Associated Press, il programma permetterà ai cittadini americani di condividere volontariamente i propri dati sanitari personali con grandi aziende tecnologiche come Google, Amazon e altre 60 società coinvolte nel progetto. L’intento è di sviluppare un sistema sanitario digitale che permetta:

  • Accesso più rapido e integrato alle cartelle cliniche
  • Analisi predittive tramite algoritmi di intelligenza artificiale
  • Monitoraggio personalizzato di malattie croniche come diabete e obesità

Il presidente Trump ha dichiarato:

“Da decenni il nostro sistema sanitario aveva bisogno di un aggiornamento tecnologico. Con questo annuncio facciamo un passo importante verso la sanità del futuro.”

Le ombre dietro l’iniziativa: privacy, uso dei dati e intelligenza artificiale

Nonostante le promesse di sicurezza e volontarietà, molti esperti sono scettici. La principale preoccupazione è l’assenza di regolamentazioni chiare su come verranno utilizzati i dati sanitari raccolti.

“Ci sono enormi problemi etici e legali. I pazienti dovrebbero essere preoccupati che le loro cartelle cliniche possano essere usate contro di loro o contro le loro famiglie.”
Lawrence Gostin, professore di diritto sanitario a Georgetown

Infatti, sebbene leggi come l’HIPAA (Health Insurance Portability and Accountability Act) tutelino la privacy medica, non sono pensate per l’uso di tali dati da parte di algoritmi di apprendimento automatico, né garantiscono un controllo reale su ciò che AI e aziende potranno inferire.

Un piano ambizioso ma controverso

In attesa di dettagli concreti, il progetto resta un terreno scivoloso tra innovazione e sorveglianza. Integrare AI e sanità potrebbe davvero migliorare diagnosi e terapie, ma senza adeguate tutele si rischia un futuro dove le informazioni più sensibili dei cittadini diventano merce per il profitto.

Il dibattito è solo all’inizio. La digitalizzazione della sanità è inevitabile, ma la sfida sarà renderla etica, trasparente e sotto il controllo dei pazienti, non delle multinazionali.

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