Sondaggi politici, la Lega scende sotto il 30% e FdI cresce a sue spese

Qualcosa inizia a cambiare negli equilibri tra le varie forze politiche che compongono il panorama italiano, almeno secondo quanto emerso dall’ultimo sondaggio realizzato dall’istituto Ixè per Cartabianca, il programma di approfondimento politico condotto da Bianca Berlinguer che va in onda in prima serata su Rai Tre.

Il primo dato degno di nota riguarda senza dubbio il calo della Lega, che nelle ultime settimane sta perdendo consensi anche secondo gli altri sondaggisti. Per Ixè la Lega di Matteo Salvini si attesta attualmente intorno al 27,2%, rimanendo chiaramente il primo partito d’Italia, ma con un vantaggio molto ridimensionato rispetto alle percentuali cui eravamo abituati fino ad appena un paio di mesi fa.

Vediamo quindi qual è la situazione nel suo insieme per come è emersa dall’ultimo sondaggio politico realizzato da Ixè. Dopo la Lega, che resta il primo partito pur perdendo mezzo punto percentuale rispetto ad una settimana fa, si piazza il Partito Democratico di Nicola Zingaretti, che sta attraversando un periodo di gran forma.

Il Pd infatti ha recuperato ancora quasi mezzo punto (+0,4%) ed è cresciuto fino al 22%, quasi raggiungendo il risultato delle scorse elezioni europee che si sono tenute nella primavera 2019. Il terzo partito è il Movimento 5 Stelle, che recupera qualcosina (+0,3%), ma con il suo 15,7% non riesce a schiodarsi da un risultato molto lontano da quello delle politiche di 2 anni fa esatti.

Per il M5s, ora sotto la temporanea guida del reggente Vito Crimi in seguito alle dimissioni di Luigi Di Maio, l’unica via per iniziare a risalire la china è una seria riorganizzazione del MoVimento con gli Stati generali che sono stati convocati per metà marzo. Non è detto però che da lì in poi le cose vadano meglio, tutto dipende da come ne uscirà la creatura di Beppe Grillo.

Il dato più interessante però è forse quello che riguarda la crescita apparentemente inarrestabile del partito di Giorgia Meloni. Fratelli d’Italia sta aumentando rapidamente i suoi consensi, con una crescita dell’elettorato che procede senza sosta da diverse settimane ormai, portando la formazione politica della destra italiana ad un passo dal Movimento 5 Stelle.

FdI, secondo quanto emerso dal sondaggio di Ixè, avrebbe ormai raggiunto il 13,4% delle preferenze, riducendo così il distacco dalla formazione grillina a solo 2,3 punti percentuale. Un recupero, seppur di lieve entità invece per Forza Italia, che nell’ultima settimana ha raggiunto il 6,2%. Complessivamente il centrodestra unito, composto da Lega, FdI e FI, se si votasse domani dovrebbe ottenere circa il 46,8% delle preferenze.

Italia Viva invece continua a sprofondare sempre più lontano dalla soglia di sbarramento. Se Matteo Renzi non tirerà fuori dal cilindro nessun coniglio, quale che sia la soglia definita dalla nuova legge elettorale, se del 5 o del 4%, la sua creatura rischia seriamente di restare tagliata fuori dal Parlamento.

Italia Viva sta conoscendo la sua peggior fase da quando solo pochi mesi fa ha visto la luce alla Leopolda. Inutile dire che la polemica sulla riforma della prescrizione che Renzi sta portando avanti da settimane, mettendo a serio rischio la sopravvivenza dell’esecutivo, gli sta facendo perdere non pochi consensi. Ora Iv si attesterebbe, secondo Ixè, intorno al 2,8%, vale a dire alla stessa percentuale di consensi che ha La Sinistra.

Iv al 2,8% come La Sinistra quindi, e non troppo lontano da +Europa che viene dato al 2,3%. Abbiamo poi Europa Verde al 2,2%. Sotto i 2 punti percentuale troviamo Azione di Carlo Calenda fermo all’1,5% e Cambamo! del governatore della Liguria Giovanni Toti che si attesta intorno allo 0.9%.

Tutt’altro che trascurabile il dato che riguarda gli astenuti e gli indecisi, che complessivamente rappresentano il 38,5% degli elettori, confermandosi così di larga misura il primo partito-non-partito in Italia.

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