Referendum ed elezioni regionali, come si vota e quali sono le regole anti contagio Covid da seguire

Domani si vota in tutta Italia per il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari, ed in alcune regioni per il rinnovo del consiglio regionale. Le regioni in cui si vota sono: Veneto, Toscana, Liguria, Marche, Campania e Puglia, più la Valle d’Aosta, e si vota anche per il rinnovo di oltre 1.000 amministrazioni comunali.

Ma quali sono le regole che dovranno essere rispettate nei seggi nell’ambito delle misure per il contenimento del contagio da Covid-19? Ecco tutto quello che dobbiamo sapere prima di recarci presso il seggio elettorale di appartenenza.

Tutti gli elettori sono tenuti ad indossare la mascherina per andare a votare, sia per il referendum che per le elezioni regionali e comunali che si svolgeranno nei giorni 20 e 21 settembre 2020. All’ingresso delle sezioni ci saranno le solite colonnine con il gel disinfettante, inoltre saranno predisposti dei percorsi differenziati, ma niente misurazione della temperatura.

Gli elettori sottoposti ad obbligo di quarantena e che pertanto si trovano in isolamento domiciliare, per poter esercitare il diritto di voto da casa dovranno avvisare il proprio Comune di appartenenza.

Queste sommariamente le principali misure adottate dal governo per ridurre il rischio di contagio tra i votanti, ma vediamo un po’ più approfonditamente quali sono le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico e quindi quelle del ministero della Salute, contenute nella circolare che il Viminale ha inviato ai vari Prefetti su tutto il territorio.

Per votare è obbligatorio indossare la mascherina

Gli elettori che si recano presso i rispettivi seggi dovranno indossare la mascherina durante l’esercizio di voto, così pure sono obbligati a indossarla anche i presidenti dei seggi e tutti i suoi collaboratori.

I componenti del seggio sono invitati a sostituire le mascherine ogni 4-5 ore se si tratta di mascherine chirurgiche, mentre possono sostituirle solo ogni 8-10 ore se si tratta di mascherine Ffp2.

I dispositivi di protezione individuale sono stati forniti gratuitamente dal Commissario Straordinario all’Emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri, ed inviati agli oltre 60 mila seggi, per un totale di oltre 15 milioni di mascherine chirurgiche.

Per accedere alle urne distanziamento e percorsi differenziati

Ogni seggio elettorale dovrà prevedere nel rispetto delle norme sul distanziamento sociale anti contagio, dei percorsi differenziati, indicati da apposita segnaletica, per entrare e uscire dai locali. Le stesse cabine in cui si vota saranno appositamente distanziate le une dalle altre.

Gel igienizzante e sanificazione degli ambienti

Insieme ai 14 milioni di mascherine chirurgiche sono stati consegnati anche 315 mila litri di gel igienizzante, che dovrebbero servire a tutelare il cittadino che si reca presso il seggio per esercitare il proprio diritto di voto, ma anche i componenti del seggio e gli operatori coinvolti nelle operazioni di voto.

All’interno dei locali in cui si vota dovranno essere presenti le colonnine con il gel disinfettante, che dovranno essere accessibili agli elettori anche all’ingresso di ciascun seggio. L’elettore dovrà igienizzarsi le mani prima e dopo il voto.

Particolare attenzione viene dedicata anche alla qualità di aerazione dei locali, e alla pulizia dell’ambiente che deve prevedere una igienizzazione delle superfici e delle cabine durante le due giornate di voto e tra una giornata e la successiva. Le matite copiative dovranno essere igienizzate dopo ogni singolo utilizzo.

Per il presidente di seggio e per i suoi collaboratori è consigliato l’uso di guanti, da cui la dotazione, insieme ai 14 milioni di mascherine chirurgiche usa e getta, ai 315 mila litri di gel igienizzante, anche di 3,4 milioni di guanti in lattice anch’essi usa e getta. Possiamo sicuramente affermare che si tratterà delle operazioni di voto con il più pesante impatto ambientale della storia del Paese.

Come si svolgono le operazioni di voto?

Ogni elettore attenderà il suo turno rispettando la distanza di sicurezza rispetto all’elettore che lo precede. Quando sta per entrare nel seggio si disinfetta le mani usando il gel igienizzante, dovrà poi fermarsi a distanza di due metri dall’operatore che gli consegnerà la scheda per permettere il riconoscimento facciale togliendosi momentaneamente la mascherina.

A questo punto solleva nuovamente la mascherina sul volto e consegna un documento di identità valido allo scrutatore che provvederà a segnarne gli estremi indossando i guanti. Dopodiché all’elettore viene consegnata la scheda e la matita e può accedere all’urna per votare. Quando esce dall’urna è lo stesso elettore ad inserire personalmente la scheda regolarmente richiusa all’interno dell’urna.

Nelle elezioni suppletive del Senato della Repubblica che si terranno nei due collegi uninominali interessati (03 della regione Sardegna e 09 della regione Veneto) la scheda viene invece consegnata in mano l presidente di seggio, o di chi ne fa le veci, che è deve poi provvedere a staccare il tagliando antifrode dalla scheda stessa e a collocarla quindi nell’urna.

Come votano gli elettori positivi che sono in quarantena?

Il protocollo di sicurezza dei ministeri dell’Interno e della Salute prevede che venga “rimessa alla responsabilità di ciascun elettore il rispetto di alcune regole basilari di prevenzione quali: evitare di uscire di casa e recarsi al seggio in caso di sintomatologia respiratoria o di temperatura corporea superiore a 37,5 gradi; non essere stati in quarantena o isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni; non essere stati a contatto con persone positive negli ultimi 14 giorni”.

Alcuni seggi saranno appositamente allestiti all’ospedale e come da normativa anche presso le Rsa con più di cento posti letto. Le persone che hanno difficoltà motorie che si trovano ricoverate presso case di riposto con meno di cento posti letto, oppure residenti presso il proprio domicilio potranno fruire di un servizio di trasporto gratuito che verrà predisposto dal Comune di appartenenza.

Le persone che si trovano in quarantena presso il proprio domicilio possono votare da casa chiedendo l’apposita certificazione al proprio Comune di residenza.

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