Dagli ultimi dati forniti alla SEC americana emerge la scelta di Abu Dhabi di accrescere significativamente la propria esposizione a Bitcoin, nel frattempo ieri è avvenuto un ritorno degli afflussi negli ETF statunitensi, segnali che indicano un rinnovato interesse istituzionale verso l’asset.
La strategia di Abu Dhabi sugli asset digital
L’ultimo trimestre ha messo in evidenza una mossa rilevante di Al Warda Investments, società legata all’Abu Dhabi Investment Council, che ha più che triplicato le sue quote nel fondo iShares Bitcoin Trust di BlackRock. Secondo un recente deposito alla SEC, le quote detenute hanno registrato un incremento del 230%, raggiungendo quasi 8 milioni di unità per un valore complessivo superiore ai 517 milioni di dollari. L’operazione si è concretizzata in un contesto di forte volatilità, con Bitcoin passato dal massimo del 6 ottobre di 126.200 dollari a un minimo locale di 89.200 la scorsa settimana.
L’espansione dell’investimento in Bitcoin rappresenta un cambiamento significativo per ADIC, parte del gruppo sovrano Mubadala, tradizionalmente orientato a operazioni private in settori come infrastrutture, buyout e real estate. L’utilizzo di un ETF statunitense per rafforzare l’esposizione a Bitcoin indica un nuovo posizionamento, più aperto agli asset digitali quotati. Un portavoce ha definito Bitcoin “un bene rifugio simile all’oro”, sottolineando come entrambi rappresentino strumenti di diversificazione destinati a convivere nei portafogli pluriennali dell’ente.
La scelta si inserisce in un trend più ampio che vede diverse istituzioni internazionali ampliare le proprie posizioni su Bitcoin tramite ETF spot, nonostante le forti oscillazioni che hanno pesato sul sentiment di mercato nelle ultime settimane.
Gli ETF su Bitcoin tornano a registrare afflussi
Dopo 5 giornate consecutive di deflussi per un totale di 2,2 miliardi di dollari, gli ETF spot su Bitcoin hanno registrato un’inversione con nuovi afflussi pari a circa 75 milioni di dollari. Questo cambiamento coincide con il ritorno di Bitcoin sopra la soglia dei 92.000 dollari, segnale che ha spinto gli investitori a vedere il recente calo come l’ultima opportunità di rientro a “prezzo scontato”. I movimenti delle ultime ore indicano che gli investitori istituzionali stanno adottando una strategia più ponderata, evitando vendite forzate e attendendo maggiore chiarezza sulle prospettive macroeconomiche statunitensi.
Le dichiarazioni dei membri della Federal Reserve riguardo a possibili interventi sui tassi hanno influenzato l’intero settore, inducendo molte istituzioni a ricalibrare il proprio posizionamento dopo che le probabilità su un nuovo taglio dei tassi sono scese. La ripresa delle attività economiche dopo la chiusura governativa ha contribuito a riportare una certa stabilità, favorendo un progressivo ritorno di capitali verso Bitcoin.
Prospettive per Bitcoin a fine anno
Il ritorno sopra i 92.000 dollari ha alimentato una modesta revisione del sentiment. Diversi analisti individuano un possibile intervallo di consolidamento tra 78.000 e 100.000 dollari, mentre Benjamin Cowen indica un potenziale ritorno verso i 120.000 dollari prima dell’inizio del bear market, corrispondente alla media mobile a 200 giorni (MA 200). JPMorgan e Standard Chartered mantengono obiettivi più elevati su un orizzonte di 12 mesi, rispettivamente a 160.000 e 200.000 dollari.
Bitcoin Hyper raccoglie $28 milioni nella prevendita
Vista la crescente attenzione istituzionale verso Bitcoin, emergono anche i progetti dedicati a migliorare la scalabilità e l’usabilità del network. Tra questi spicca Bitcoin Hyper, una rete Layer2 compatibile con il linguaggio SVM, che consente transazioni più rapide, costi minimi e piena compatibilità con dApp e launchpad. La tecnologia si basa sulla zero-knowledge proofs e mantiene la sicurezza della chain originale, offrendo un’infrastruttura che amplia notevolmente le possibilità d’uso di Bitcoin.

Il token $HYPER riveste un ruolo centrale per la layer2, venendo utilizzato per le commissioni di transazione, per lo staking con rendimento annuo del 41%, per le funzioni di governance e per accedere a dApp esclusive sviluppate sulla rete Bitcoin Hyper. La prevendita è accessibile dal sito ufficiale al prezzo di 0,013305 dollari, dove è stato superato l’ottimo risultato di 28 milioni di dollari, con un processo di acquisto semplificato tramite carta di credito o scambio di criptovalute.
Considerando l’interesse crescente verso Bitcoin, soluzioni avanzate per la sua scalabilità, come Bitcoin Hyper, potrebbero attirare una forte attenzione da parte degli investitori alla ricerca di opportunità emergenti in ambito DeFi.
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