Sono due la date previste per il pagamento dell’Assegno di Inclusione (ADI) nel mese di marzo. Il primo pagamento viene effettuato a una parte degli aventi diritto il giorno 15, mentre il secondo è stato effettuato ai restanti aventi diritto nella giornata di ieri, 27 marzo.
Alcuni dei beneficiari dell’assegno di inclusione però non hanno ricevuto l’accredito dell’importo previsto, come mai? Il motivo in genere è da ricercarsi nella mancata ottemperanza di tutti gli obblighi connessi al beneficio, ma vediamo esattamente quali sono e come recuperare l’assegno.
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Chi non ha ricevuto l’Assegno di Inclusione di marzo?
L’Assegno di Inclusione (ADI), come sappiamo, è la misura che ha rimpiazzato il Reddito di Cittadinanza. Per aver diritto al beneficio occorre prima di tutto che risultino soddisfatti diversi requisiti, a cominciare da quello della non occupabilità del beneficiario.
Solo i non occupabili infatti possono accedere alla misura ADI, mentre per tutti gli altri disoccupati è previsto l’accesso a un meccanismo di sostegno diverso che si chiama Supporto Formazione e Lavoro.
Ma torniamo al nuovo “reddito di cittadinanza”. Il primo pagamento, a metà mese, è quello per chi non ha mai ricevuto il sussidio prima, e che quindi hanno appena ritirato la Carta d’Inclusione.
Coloro che invece avevano già ricevuto almeno un accredito dell’importo previsto con l’Assegno di Inclusione, ricevono il pagamento il 27 marzo. Sempre che risultino ancora in possesso dei requisiti previsti dalla normativa, quindi facciano parte di un nucleo familiare in cui è presente un componente minorenne, con disabilità, con almeno 60 anni di età o in condizione di svantaggio.
Ma come mai alcuni aventi diritto al sussidio non hanno ricevuto l’assegno nonostante la situazione non sia cambiata e i requisiti sussistano ancora? L’INPS ha spiegato che nella maggior parte dei casi in cui l’assegno viene sospeso, e il pagamento previsto per il 27 marzo non è stato erogato, il motivo è da ricercarsi nel mancato rinnovo dell’ISEE.
Per ricevere l’accredito dell’ADI infatti occorre aver presentato l’Isee entro i termini utili. Fortunatamente chi si trova con l’assegno sospeso può sempre recuperare l’importo presentando l’ISEE.
Dall’INPS hanno precisato a tal proposito che “in assenza dell’ISEE 2024 i pagamenti della mensilità verranno sospesi fino alla presentazione di una valida DSU”.
Come recuperare l’Assegno di Inclusione di marzo 2024
Se l’importo previsto dall’ADI per il pagamento del 27 marzo non è stato accreditato in quanto la misura è stata sospesa per via della mancata presentazione dell’ISEE 2024, il contribuente può ancora rimediare richiedendo il rinnovo dell’ISEE appunto.
Per fare questo si può:
- seguire il canale digitale, e quindi richiedere l’ISEE online attraverso il sito dell’INPS dove è possibile trovare il modello ISEE precompilato
- rivolgersi a un CAF o a un patronato, dove occorre portare tutta la documentazione necessaria per fare la richiesta. Sarà il patronato a indicare al contribuente tutti i documenti necessari
Una volta eseguita una o l’altra procedura, e aver quindi presentato l’ISEE 2024, non resta che attendere il pagamento dell’Assegno di Inclusione di marzo. Gli arretrati infatti potranno essere recuperati, e accreditati in genere con il primo pagamento dell’ADI successivo alla presentazione dell’ISEE.
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