La direttiva europea delle case green, Energy Performance of Building Directive, è stata recentemente approvata dal Parlamento europeo e mira a ridurre l’emissione di Co2 del 55% entro il 2030.
L’obiettivo è quello di favorire l’efficientamento energetico degli edifici in tutta Europa, ma la normativa definitiva è ancora lontana. Infatti, ogni Stato membro dovrà ratificarla e ciò avverrà quasi sicuramente non prima del 2025.
La direttiva Ue in sintesi
La direttiva prevede che tutti gli edifici, sia in costruzione che già esistenti, siano ad alta efficienza energetica per ridurre in modo significativo la quantità di energia utilizzata nel settore edilizio entro il 2030.
Per raggiungere questo obiettivo, si dovranno portare tutti gli edifici ad una classe energetica almeno di classe E entro il 2030 ed entro la classe energetica D entro il 2033. Inoltre, i nuovi edifici dovranno essere a emissione zero già dal 2028.
Sono previste sanzioni per chi non si adegua?
Al momento, la direttiva europea delle case green non prevede sanzioni per chi non si adegua alle nuove disposizioni. Tuttavia, ogni Paese membro può introdurre multe per i proprietari di immobili che non si adeguano ai lavori di riqualificazione del proprio immobile.
È importante sottolineare che un intervento sull’immobile non può essere obbligatorio e sanzionabile senza un incentivo statale per la sua realizzazione. I singoli Governi dovranno studiare questi particolari nel momento in cui l’Italia ratificherà l’obbligo per i proprietari.
Divieto di vendere o affittare immobili non in regola
A partire dal 2030, non sarà più possibile vendere o affittare un immobile che non è in regola con la classe energetica prevista dalla direttiva delle case green.
In particolare, dal 1° gennaio 2030, gli immobili che si trovano nella classe energetica G ed F non potranno più essere venduti o affittati e dal 2033 lo stesso divieto scatterà per gli immobili che si trovano nella classe energetica E. Inoltre, il rinnovo dell’attestazione della classe energetica sarà obbligatorio anche per i contratti di locazione già in essere che devono essere rinnovati.
In sintesi, la direttiva europea delle case green mira a favorire l’efficientamento energetico degli edifici in tutta Europa. Tuttavia, la normativa definitiva è ancora lontana e sarà necessario ratificarla in ogni Paese membro.
Nonostante non siano previste sanzioni per chi non si adegua, è importante considerare che non sarà possibile vendere o affittare immobili non in regola con la classe energetica prevista dalla direttiva. I singoli Governi dovranno quindi incentivare la realizzazione degli interventi di riqualificazione degli immobili.
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