Dopo il cospicuo rimbalzo sui minimi annuali di venerdì scorso (+7.20%), Nexi ha dato seguito al rally nella giornata di ieri mettendo a segno un altro importante rialzo dell’11.5%, al primo posto tra le blue chips dell’indice italiano; le contrattazioni si sono aperte a 9 e chiuse a 10.3 euro.
A spingere al rialzo le quotazioni della società guidata da Paolo Bertoluzzo ha contribuito il rating degli analisti di Banca Akros, che hanno alzato da “neutral” a “buy” le raccomandazioni sul titolo; il prezzo obiettivo è stato portato da 13,80 a 13,00 euro.
Tuttavia la struttura tecnica del titolo non fornisce al momento garanzie su un’effettiva inversione rialzista nel medio e lungo termine.
Su base mensile Nexi mostra un saldo negativo del 29.20%, mentre su base annuale le perdite sono circa pari al 12%.
Come per la maggior parte delle altre società quotate, il quadro tecnico di Nexi ha subito un deterioramento a causa della crisi legata al coronavirus; fermo restando la possibilità di eseguire operazioni veloci in acquisto in ottica intraday, nel medio e lungo termine è ancora necessaria prudenza.
Nel contesto attuale è consigliabile attendere un chiaro segnale di forza del mercato, ovvero una chiusura superiore alla resistenza posizionata a 13 euro, con target tecnici fissati a 14.10, 15.55 e 16,60 euro.
Le prossime resistenze segnalate sono posizionate a 12, 12.40 e 12.90 euro.
Grazie alla forte progressione in atto oggi, Nexi è riuscita ad alleggerire il suo passivo mensile. Ad oggi, infatti, il titolo registra rispetto ad un mese fa una performance negativa del 28 per cento. Per avere un’idea del crollo delle quotazioni Nexi, va tenuto presente che un mese fa i prezzi delle azioni erano pari a 15,9 euro mentre adesso il valore del titolo è precipitato a 11,6 euro.
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