Nessuna ripresa per le azioni Prysmian nel corso della mattinata con le vendite che, al contrario, restano robuste. Il titolo dei cavi e sistemi si sta avvicinando al giro di boa delle 13,30 con un rosso di oltre 5 punti percentuali a quota 87 euro. Solo le azioni Stellantis stanno rimediando un ribasso più ampio in un contesto generale che vede il Ftse Mib muoversi sui minimi di giornata in calo dello 0,8 per cento rispetto a ieri. Il crollo delle azioni Prysmian non impatta in modo irreversibile sulla performance a un mese della quotata che resta positiva per il 4 per cento. Da non tralasciare poi il fatto che, rispetto a un anno fa, le azioni Prysmian sono in rialzo del 28 per cento e che la prestazione del 2025 evidenzia addirittura un verde del 40 per cento.
Insomma una quotata che ha performato bene sia nel medio che nel lungo termine e che ora “paga” le prese di profitto. Sullo sfondo della netta tenenza ribassista in atto oggi c’è la pubblicazione della trimestrale.
Lo anticipiamo subito onde evitare fraintendimenti: nei conti trimestrali di Prysmian non c’è traccia di indicazioni negative. Sia i ricavi che la redditività sono stati migliori delle stime della vigili; non solo ma la guidance per l’intero esercizio 2025 è stata addirittura rivista al rialzo.
E allora se tutto è andato meglio del previsto, perchè sono in atto vendite così forti? Cosa non ha convinto gli investitori?
A prescindere dalle motivazioni (che proveremo ad analizzare) una cosa è certa: il crollo di oggi delle azioni Prysmian è occasione per entrare su prezzi più vantaggiosi se l’ottica è quella di lungo termine ma anche per speculare con strumenti derivati come i CFD. Questi ultimi li puoi trovare sulla piattaforma di IQ Option.
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La trimestrale di Prysmian sotto esame
Nel periodo gennaio–settembre, il gruppo Prysmian ha generato 14,68 miliardi di euro di ricavi, con un incremento del 18,8% rispetto all’anno precedente. La crescita organica, pari al 5,7% è stata sostenuta dalla forza della pipeline di progetti ad alta tensione, dal buon andamento delle attività nei cavi sottomarini e dalla resilienza del comparto telecom.
La redditività ha registrato un progresso ancora più marcato: l’EBITDA adjusted è cresciuto del 26%, attestandosi a 1,78 miliardi di euro, con una marginalità del 12,1%. L’effetto combinato di prezzi favorevoli, maggiore efficienza produttiva e mix di prodotti premium ha permesso al gruppo di superare i livelli record del 2024.
Scendendo nel conto economico, l’utile netto è balzato a 1,02 miliardi di euro, quasi il doppio dei 575 milioni dello scorso anno grazie al miglioramento operativo e a una gestione finanziaria più efficiente.
Per quello che riguarda la struttura finanziaria, l’indebitamento netto al 30 settembre si è mantenuto stabile a 4,32 miliardi di euro, nonostante investimenti industriali per 656 milioni destinati all’espansione della capacità produttiva e all’innovazione tecnologica. Inoltre il free cash flow è stato positivo per 369 milioni nei nove mesi e 859 milioni negli ultimi dodici.
Outlook 2025: margini e cassa oltre le attese
Alla luce della performance, Prysmian ha alzato la guidance annuale, stimando ora un EBITDA adjusted tra 2,375 e 2,425 miliardi di euro e flussi di cassa tra 1,025 e 1,125 miliardi. Le previsioni si basano su un contesto geopolitico stabile e sull’assenza di shock nelle materie prime o nella supply chain.
Tirando quindi le somme, non solo il 2025 si è confermato un anno di forte espansione per Prysmian, ma l’azienda, spinta da una domanda strutturalmente in crescita nel segmento dell’elettrificazione e della connettività, ha rivisto anche al rialzo le previsioni per l’intero esercizio, segnalando, in particolare, una visibilità positiva sui flussi di cassa e sulla redditività. Il punto è che al mercato, tutto questo, non sembra interessare più di tanto come si evince dal crollo del titolo.
E allora la domanda viene da sé: perchè se è andato tutto bene, i trader stanno vendendo?
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Crollo azioni Prysmian: le due possibili cause
Sono due le ragioni per cui invece di comprare (come un trader alle prime armi si poteva attendere), gli investitori stanno vendendo azioni Prysmian. Tanto per iniziare il titolo proprio ieri era salito ai massimi storici proprio perchè era attesa una trimestrale molto forte, come poi è effettivamente stato. Diciamo che il mercato aveva già prezzato tutto quello che è poi emerso oggi. In secondo luogo c’è da evidenziare che, in un contesto di miglioramenti, la view sui flussi di cassa sembra essere più prudente con le divisioni Transmission e Power Grid che spingono i margini e quella Digital Solutions che evidenzia una marginalità ai massimi.
I due motivi si possono leggere in rapporto di correlazione tra loro nel senso che, essendo l’impatto positivo della trimestrale già prezzato, i trader hanno preferito cavalcare i punti meno solidi per prendere profitto.
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