Nel documento del Cts per il ritorno a scuola, tra le misure mascherina obbligatoria e distanza tra studenti

Il Governo e il ministero dell’Istruzione hanno ricevuto dal Comitato tecnico scientifico le linee guida per il rientro a scuola che è stato ormai fissato a settembre. Tra le misure che dovrebbero essere imposte secondo gli esperti consultati dall’esecutivo di Giuseppe Conte ci sono la mascherina obbligatoria per tutti gli studenti al di sopra dei 6 anni di età, lo scaglionamento dell’orario di ingresso e delle entrate, e il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di 1 metro.

Se un tempo andare a scuola significava anche socializzare, adesso potrebbe diventare una specie di inferno fatto di distanze da tenere, di paura del contatto con l’altro, di terrore di contrarre il virus che uccide i tuoi familiari.

Sull’Ansa leggiamo che tra le misure di sicurezza suggerite dal Cts non vi è la misurazione della temperatura corporea all’ingresso a scuola, ma chi ha febbre superiore ai 37,5 gradi di temperatura deve obbligatoriamente restare a casa.

Al Senato intanto è stato approvato in prima lettura il decreto legge Scuola, all’interno del quale sono contenute le norme per concorsi, supplenti, precari ed edilizia, e a questo si affiancano le indicazioni del Comitato tecnico scientifico appunto, che dovranno essere anche valutate dal Comitato di esperti del ministero dell’Istruzione.

La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha affermato che l’obiettivo di tutti è “tornare a scuola in presenza, ma anche e soprattutto in piena sicurezza”. “Il Governo è al lavoro per riportare tutti gli studenti in classe” ha aggiunto ancora Azzolina “questo documento è la cornice in cui inserire il piano complessivo di riapertura: poche semplici regole, soluzioni realizzabili che ci permetteranno di tornare tra i banchi in sicurezza”.

La ministra sottolinea poi: “l’uscita da questa emergenza, come abbiamo sempre detto, deve diventare una straordinaria spinta per migliorare il sistema di Istruzione e per promuovere l’innovazione didattica”.

Mentre il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha ricordato che dal Cts “arriva un contributo importante per riaprire le scuole in sicurezza. A questo obiettivo il Governo dedicherà ogni energia”.

Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Agostino Miozzo, ha commentato dicendo che “quello fatto per la scuola è stato un lavoro impegnativo, che ha l’obiettivo di conciliare il contenimento del rischio di contagio con il recupero della normale attività per studenti e lavoratori del mondo dell’istruzione”.

Tra i punti cardine del documento sottoposto all’attenzione dell’esecutivo da parte del Cts vi sono precauzioni come il distanziamento sociale, con il rispetto della distanza di sicurezza tra bambini e ragazzi di almeno un metro, tenendo conto anche dello spazio di movimento. La distanza dovrà essere garantita ovviamente anche nelle aule, motivo per cui occorrerà riorganizzare la disposizione dei banchi, così pure nei laboratori, in aula magna o nei teatri scolastici.

In palestra, nelle ore di educazione fisica, durante l’esercizio si dovrà mantenere una distanza maggiore, individuata in 2 metri tra gli studenti. Quanto ai pasti, si legge nel documento che la possibilità di consumarli a scuola deve necessariamente essere preservata, ma ciò dovrà avvenire nel continuo rispetto del distanziamento sociale.

Si dovrà rivedere la gestione degli spazi, si dovranno stabilire turni di fruizione degli ambienti, e si valuta la possibilità di fornire il pasto nella forma “lunch box” perché possa essere consumato in classe.

Naturalmente, stando al documento redatto dal Comitato Tecnico scientifico, si dovranno limitare gli assembramenti nelle aree comuni, con precise disposizioni ad esempio per la ricreazione, nel cui ambito si prevede di valorizzare il più possibile gli spazi esterni. Spazi esterni la cui fruibilità diventa fondamentale anche per le attività motorie o per programmate attività didattiche.

Si dovrà altresì ridurre al minimo indispensabile la presenza dei genitori nei locali della scuola, e sempre al fine di evitare il rischio di assembramento, stando a quanto riportato dall’Ansa “saranno privilegiati tutti i possibili accorgimenti organizzativi per differenziare l’ingresso e l’uscita delle studentesse e degli studenti, attraverso lo scaglionamento orario o rendendo disponibili tutte le vie di accesso dell’edificio scolastico”.

Approvato il dl Scuola che disciplina gli Esami di Stato

Nel frattempo con il dl Scuola approvato al Senato si disciplinano gli Esami di Stato conclusivi del I e II ciclo di istruzione, la valutazione degli alunni, la conclusione dell’anno scolastico 2019/2020 e l’avvio del 2020/2021, nonché le procedure concorsuali straordinarie per la Scuola secondaria di I e II grado.

La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha commentato l’approvazione del decreto affermando: “il testo è stato migliorato in Senato, grazie al lavoro della maggioranza, che ha guardato all’interesse e alla qualità del sistema di Istruzione, mettendo al centro le studentesse e gli studenti. Ora il decreto passa alla Camera dei deputati dove dovrà essere convertito definitivamente in legge entro il 7 giugno”.

“Come ministero siamo intanto al lavoro per consentire gli Esami di Stato del secondo ciclo in presenza e in sicurezza” ha fatto sapere Azzolina, che ha poi annunciato: “da oggi è attivo l’help desk per fornire ogni supporto alle istituzioni scolastiche. Lavoriamo già anche all’avvio del prossimo anno scolastico, sia sotto il profilo amministrativo, con la digitalizzazione delle graduatorie per le supplenze e anche delle immissioni in ruolo, sia sotto il profilo organizzativo”.

“Il tal senso” spiega poi la ministra “come ho detto oggi al Senato, durante il Question Time, forniremo a breve alle scuole le regole per poter avviare l’anno in piena sicurezza dal punto di vista sanitario e con indicazioni anche sotto il profilo didattico. Vogliamo riportare a scuola i nostri studenti e farlo al meglio”.

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