Da lunedì 14 giugno altre 6 Regioni in zona bianca ma una è in forse. Ecco quali sono e cosa cambia

A partire da lunedì prossimo circa i due terzi della popolazione italiana si troverà in zona bianca. Il numero delle Regioni nella fascia di rischio più bassa infatti pare destinato ad aumentare di altre sei, una delle quali però è in forse.

Le nuove Regioni in zona bianca a partire dal 14 giugno dovrebbero essere salvo colpi di scena Lombardia, Lazio, Piemonte, Emilia-Romagna e provincia autonoma di Trento, alle quali si dovrebbe aggiungere la Puglia che però sembra sia ancora in bilico e potrebbe entrare in zona bianca sul filo di lana.

In tutto quindi i cittadini in zona bianca, a partire da lunedì dovrebbero essere circa 41 milioni, mentre per gli altri continueranno le restrizioni previste per la zona gialla almeno per un’altra settimana. Per la Valle d’Aosta invece le settimane in zona gialla ancora da fare dovrebbero essere due.

Stabile l’indice Rt, in calo l’incidenza dei nuovi casi settimanali

Nella mattinata di oggi la situazione indica ancora un miglioramento della curva epidemiologica. Vero è che quanto a nuovi casi e numero di decessi i dati dello stesso periodo dell’anno scorso erano leggermente più incoraggianti, e questo nonostante la distribuzione del vaccino che ha ormai raggiunto anche le fasce di età più giovani.

Al momento abbiamo un indice Rt nazionale che risulta stabile intorno al valore di 0.68. Sappiamo però che non solo si tratta di un parametro utilizzato in modo improprio, ma anche che vista la protezione che il vaccino pare offrire a chi ha ricevuto la somministrazione del farmaco, il rapporto tra nuovi casi e ricoveri cambia radicalmente, e di conseguenza l’importanza dell’Rt ne risulta drasticamente ridimensionata.

Non si registra alcuna sostanziale ulteriore riduzione dell’Rt nazionale ma abbiamo un’incidenza dei nuovi casi Covid-19 settimanali per 100 mila abitanti che invece è ancora in calo. Se la settimana scorsa la media nazionale si attestava intorno a 32, adesso il valore è sceso a 26.

Proprio l’abbassamento dell’incidenza dei nuovi casi sta infatti permettendo il passaggio di sempre più Regioni in zona bianca. Dopo il terzo monitoraggio consecutivo al di sotto della soglia di 50 nuovi casi settimanali per 100 mila abitanti passeranno in zona Bianca altre sei Regioni.

Nel frattempo in nessuna Regione o provincia autonoma si supera la soglia critica di occupazione da parte di pazienti Covid dei posti letto nei reparti di terapia intensiva o area medica. Siamo ad un tasso di occupazione delle terapie intensive che si attesta intorno all’8%, e si registra una diminuzione del numero di persone ricoverate con il Covid che nel giro di una settimana è ridotto di oltre un terzo, passando da 1.033 del 31 maggio a 688 dell’8 giugno.

Da lunedì 14 giugno altre 6 Regioni in zona bianca ma una è in bilico

Le Regioni che potranno passare in zona bianca a partire da lunedì 14 giugno sono almeno 5 (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Lazio più la provincia autonoma di Trento) alle quali si potrebbe aggiungere la Puglia che si trova ancora ‘pericolosamente’ vicina a quota 50 nuovi casi settimanali per 100 mila abitanti.

Le prime Regioni a passare in zona bianca oltre due settimane fa sono state Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Molise. La settimana seguente è stato poi il turno di Abruzzo, Umbria, Liguria e Veneto, e da lunedì il totale potrebbe arrivare a 12 più una provincia autonoma.

Resterebbero così in zona gialla solo Valle d’Aosta (per altre due settimane), provincia autonoma di Bolzano, Toscana, Marche, Campania, Calabria, Sicilia e Basilicata.

Per due Italiani su tre quindi resteranno da rispettare solo le restrizioni per così dire ‘base’, vale a dire distanziamento sociale, mascherina, divieto di assembramento. Qualche limite rimane ancora per gli spazi al chiuso, mentre per quanto riguarda ad esempio i tavoli all’aperto in zona bianca non ci sono limiti da rispettare.

Per le tavolate all’aperto quindi nessun limite in zona bianca, mentre restano in vigore per le Regioni in zona gialla con il tetto massimo di 4 persone al tavolo. Al chiuso il limite in zona bianca è esteso a sei persone, ma se due nuclei familiari decidono di mangiare insieme possono far sedere fino a sei ospiti esclusi i minorenni. In zona gialla invece il limite al tavolo al chiuso è di 4 persone.

Il Green Pass sarà attivo a luglio?

La questione del Green Pass continua ad essere al centro dell’attenzione, con non pochi dubbi che ancora sussistono sulla sua entrata in vigore a partire dal 1° luglio. Il certificato verde Covid-19 dovrebbe iniziare ad essere infatti rilasciato a partire dal mese prossimo, ma il Garante della Privacy ha già espresso diverse perplessità.

Il parere dell’Autorità garante della privacy circa lo schema di decreto attuativo che dovrebbe mettere in funzione la piattaforma nazionale è stato positivo, inoltre l’utilizzo attraverso la app Immuni è stato autorizzato, ma per quanto riguarda l’impiego dell’app IO, quella che si usa per il Cashback di Stato e per il bonus Vacanze per capirsi, dall’Authority hanno chiesto il rinvio.

Il certificato verde, come sappiamo, sarà rilasciato dalle autorità nazionali sia in formato cartaceo che digitale, ma il suo utilizzo attraverso la app IO, per via di alcune criticità riscontrate sotto l’aspetto del trattamento dei dati personali, rischia di subire un blocco. Intanto dalla società PatoPA garantiscono: “la nostra è un’applicazione sicura e affidabile”.

Il Qr code che potranno avere solo i soggetti vaccinati, guariti o con tampone negativo effettuato entro le 48 ore precedenti sarà comunque disponibile già a partire dalla prossima settimana sulla piattaforma nazionale Digital certificate, sul fascicolo sanitario elettronico e attraverso la app Immuni. Ci sarà anche la possibilità di scaricare il codice anche presso il proprio medico curante oppure in farmacia.

Il nodo privacy sollevato dal Garante

Quanto al nodo privacy, la società PagoPA ha negato quanto affermato dall’Authority circa la protezione dei dati personali sulle certificazioni verdi, cioè che il funzionamento dellApp IO prevede “un trasferimento verso Paesi terzi (es. Usa, India, Australia) di dati particolarmente delicati (es. transazioni cashnack, strumenti di pagamento, bonus vacanze)”.

In una nota pubblicata dalla stessa società viene anche sottolineato come “lo stesso Garante ha dato parere favorevole a tutti i servizi esposti sull’App IO tra cui il Cashback e il bonus Vacanze, che restano attivi per milioni di cittadini, proprio perché essa opera nel pieno rispetto del Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali”.

“La società PagoPA” si legge ancora nella nota “insieme al Dipartimento per la Trasformazione Digitale, sta esaminando i dettagli tecnici e giuridici del provvedimento per ogni opportuna iniziativa e, con spirito collaborativo e determinato, ha avvisato un tavolo con le strutture del Garante per portare celermente il Green Pass su App IO, nell’interesse dei milioni di cittadini italiani utilizzatori della stessa app“.

“L’App IO è un’applicazione sicura e affidabile nonché uno dei pilastri della strategia di trasformazione digitale dei servizi della Pubblica Amministrazione inseriti nel Pnrr ed è già stata installata da oltre 11,5 milioni di cittadini”.

La piattaforma PagoPA, integrata sull’App IO è il moderno sistema di pagamenti per le Pubbliche Amministrazioni e ha registrato nel solo mese di maggio oltre 12 milioni di transazioni per un controvalore economico di circa 2,5 miliardi di euro e rappresenta una best practice italiana a livello europeo” conclude la nota rilasciata dalla società.

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