Servizi cloud di Amazon e Microsoft sotto indagine della CMA in UK. Quali effetti sul settore tech?

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Indagine della CMA in UK sui servizi cloud Amazon e Microsoft - BorsaInside.com

L’ente regolatore Office of Communications (Ofcom) ha recentemente fatto una richiesta significativa all’organo antitrust del Regno Unito, la Competition and Markets Authority (CMA).

La richiesta in questione riguarda un’indagine volta a esaminare la posizione dominante di Amazon e Microsoft nel mercato britannico dei servizi cloud. L’obiettivo principale di questa indagine è determinare se questi due giganti tecnologici hanno implementato pratiche che hanno reso difficile per le imprese britanniche rivolgersi a più di un fornitore di servizi cloud.

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Quali sono gli obiettivi della richiesta di Ofcom all CMA?

La richiesta di indagine da parte di Ofcom è stata motivata dai risultati di uno studio di mercato condotto dall’ente regolatore stesso e pubblicato ad aprile. Questo studio ha rivelato che nel corso del 2022, Amazon e Microsoft hanno acquisito una quota di mercato impressionante, contendendosi il 70-80% dell’infrastruttura pubblica cloud del Regno Unito.

Questo straordinario dominio ha messo in evidenza una notevole distanza rispetto agli altri fornitori, con Google come concorrente più prossimo, ma con una quota di mercato di appena il 5-10%.

La risposta della CMA a questa richiesta è stata pronta, dando il via a un’indagine che si concluderà entro il 25 aprile 2025. Il gruppo di inchiesta indipendente della CMA sarà incaricato di condurre un’indagine completa al fine di valutare se la concorrenza in questo mercato funzioni in modo adeguato. Nel caso in cui si rilevino problemi di concorrenza, saranno determinate le azioni necessarie per affrontarli.

Quali sono le preoccupazioni di Ofcom?

Ofcom ha sollevato diverse preoccupazioni riguardo alle pratiche di licenza software, concentrandosi in particolare su Microsoft. Inoltre, ha individuato tre punti chiave che rendono difficile l’utilizzo di servizi cloud da parte di diversi fornitori o il cambio di fornitore:

  1. Tariffe di Uscita: Si riferisce alle spese che i clienti dei servizi cloud devono affrontare per spostare i propri dati fuori dal cloud. Questo può rappresentare un ostacolo significativo per le aziende che desiderano cambiare provider.
  2. Sconti e Incentivi: Talvolta, i fornitori di servizi cloud offrono sconti che possono incentivare i clienti a utilizzare un solo fornitore. Questo può limitare la scelta e ridurre la concorrenza.
  3. Ostacoli Tecnici: Alcuni ostacoli tecnici possono impedire ai clienti di passare da un cloud all’altro o di utilizzare più di un provider. Ciò può creare una dipendenza e limitare la flessibilità delle imprese.

Come hanno reagito Microsoft e Amazon

Amazon ha reagito alle preoccupazioni di Ofcom affermando che le conclusioni dell’ente regolatore sono basate su una “concezione profondamente sbagliata” del funzionamento del settore IT e dei servizi e sconti offerti. Tuttavia, ha sottolineato la volontà di collaborare con la CMA, nonostante non sia stata citata direttamente dall’organo antitrust, a differenza di Microsoft.

Microsoft, d’altra parte, si è detta disponibile a chiarire la sua posizione e ha assicurato il suo impegno per garantire competitività e innovazione nel settore cloud britannico. Nonostante ciò, Microsoft è già sotto inchiesta da parte delle autorità europee a seguito di una denuncia presentata dal gruppo Cloud Infrastructure Services Providers in Europe (CISPE).

Paradossalmente, tra i membri di questo gruppo figura anche Amazon. Inoltre, rimane da vedere quale sarà l’esito dell’indagine della CMA sulla recente acquisizione di Activision-Blizzard da parte di Microsoft.

L’indagine in corso da parte della CMA riveste un’importanza fondamentale per il mercato britannico dei servizi cloud. Il suo esito determinerà se saranno necessarie misure correttive per promuovere una concorrenza sana e garantire che le imprese possano beneficiare di una varietà di opzioni affidabili nei servizi cloud.

Resta da vedere come si evolverà questa situazione e quali saranno le implicazioni a lungo termine per il settore tecnologico britannico.

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