Aperta inchiesta internazionale sui fondi russi alla Lega: Savoini indagato

E’ stata aperta un’indagine dalla Procura di Milano nei confronti di Gianluca Savoini, ex portavoce di Salvini e presidente dell’associazione Lombardia-Russia. Il reato ipotizzato è quello di “corruzione internazionale” per i presunti finanziamenti che la Lega avrebbe concordato e probabilmente ricevuto da fonti russe. Ad occuparsi delle indagini il procuratore Fabio De Pasquale e i pm Gaetano Ruta e Sergio Spadaro.

La Procura di Milano ha già ascoltato alcune persone nell’ambito dell’inchiesta sui fondi che la Russia avrebbe corrisposto alla Lega di Salvini per spingere il partito nelle elezioni europee. Un’indagine, quella in corso, che nasce in seguito agli articoli pubblicati da L’Espresso, ed in particolare grazie alla registrazione audio resa pubblica dal giornale online BuzzFeed News.

Nella registrazione si distingue la voce di Savoini che tratta con alcuni Russi per accordarsi su 65 milioni di dollari che la Lega avrebbe ricevuto sfruttando come copertura una compravendita di petrolio. Non si sa ancora però se l’affare sia mai andato effettivamente in porto.

Prima che BuzzFeed pubblicasse l’audio di cui era entrato in possesso, la Procura di Milano aveva già ricevuto da diverse settimane dei file audio relativi a quell’incontro tenutosi presso l’hotel Metropol di Mosca il 18 ottobre 2018.

All’incontro, secondo quanto fin qui emerso, avrebbero preso parte, oltre a Gianluca Savoini, un manager vicino al Cremlino, un traduttore e una terza persona di origini russe, oltre a un avvocato italiano e a un altro interlocutore italiano.

Salvini: “noi attaccati perché scomodi”

Salvini commenta l’avvio delle indagini da parte della procura con un video pubblicato su facebook, nel quale dice: “il partito più votato d’Europa non deve avere nulla perché sono razzisti, sovranisti, populisti, prendono i soldi in Russia… Zero. Dalla Russia ho sempre portato matrioske, Masha e Orso per mia figlia e chi dice il contrario mente sapendo di mentire” e ha aggiunto anche “siamo scomodi, siamo indagati, siamo minacciati: è evidente. Però voglio un governo che corre, che fa le cose, che cresce, che scommette sul merito. Non che torna indietro.”

Il Movimento 5 Stelle favorevole a inchiesta sui fondi di tutti i partiti

E mentre la Russia smentisce un suo coinvolgimento nella vicenda con le dichiarazioni di una fonte diplomatica che afferma: “nessuna ingerenza nella politica italiana né in quella di altri Paesi” definendo poi “ridicole” le accusa mosse in base a un file audio “con qualcuno da qualche parte che parla russo” il Movimento 5 Stelle chiede che si faccia chiarezza sui fondi che tutti i partiti ricevono.

I 5 Stelle hanno infatti ufficialmente annunciato che voteranno “sì a una commissione d’inchiesta sui finanziamenti a tutti i partiti, le associazioni e fondazioni collegate” e colgono l’occasione per ricordare anche che: “dal Pd aspettiamo ancora i nomi dei componenti della commissione d’inchiesta sulle banche.”

Fonti della Lega intanto hanno ribadito che i bilanci sono “pubblici e trasparenti”, e il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha confermato di avere “fiducia in Matteo Salvini” ma ha anche avvertito che “la magistratura deve fare il suo corso”.

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