Il movimento delle Sardine diventa partito? Dopo le regionali in Emilia Romagna il congresso

Glie lo avevano domandato più e più volte, ma la risposta di Mattia Santori e degli altri fondatori del movimento delle Sardine era sempre stata la stessa: nessuna finalità politica. Eppure adesso la cosa sta prendendo proprio la piega che tutti si aspettavano, tutti meno gli organizzatori a quanto pare, e il passaggio da movimento apolitico a partito politico potrebbe già avvenire con il primo congresso nazionale.

A darne l’annuncio è la portavoce delle Sardine di Torino, Francesca Valentina Penotti, che ad Agorà, proprio nella giornata di ieri, ha parlato del modo in cui il movimento si sta organizzando per giungere al congresso nazionale, dal quale potrebbe effettivamente sorgere il partito delle Sardine.

La data del Congresso Nazionale delle Sardine però non è stata ancora fissata, fa sapere la portavoce piemontese, se ne saprà di più dopo le elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria, che come sappiamo si svolgeranno il 26 gennaio.

È questa la data da tenere a mente per ora, ma nel frattempo le Sardine si stanno organizzando regione per regione. Il Congresso Nazionale vedrà tra i partecipanti, oltre ai quattro fondatori tra cui Mattia Santori, i rappresentanti e i referenti delle Sardine delle varie regioni italiane. Un po’ come avvenne ad inizio dicembre in occasione dell’incontro che si tenne a Roma nel palazzo occupato di via Santa Croce in Gerusalemme, a seguito del primo raduno nazionale in piazza San Giovanni.

Ad Agorà, su Rai3, la referente di Torino ha spiegato in che modo le Sardine intendono muoversi nelle prossime settimane. “A livello regionale siamo un po’ divisi” osserva la Penotti “nel senso che ogni Regione pensa giustamente un po’ per sé”.

Poi elenca gli appuntamenti: “in Piemonte avremo una sorta di Congresso riunione il 25 gennaio. Importante anche in Emilia Romagna il 19 gennaio il ‘sardina ospita sardina’ quindi, che comprenderà il weekend tra il 18 e il 19 gennaio. Invece il Nazionale posso dirvi che entro il 26 gennaio uscirà una data, una data che verrà stabilita dopo il 26 gennaio, in cui ci sarà un Congresso Nazionale di noi rappresentanti sardine e probabilmente sarà una due giorni”.

Quanto all’ordine del giorno del Congresso Nazionale includerà i 6 punti esposti dal Manifesto delle Sardine, ma non solo. Si dovrà anche stabilire tutto il resto, a cominciare da come, dove e soprattutto quando entrare in azione, trasformando un movimento che nasce come evento, diventa subito transregionale e si muove verso un’ulteriore evoluzione che stiamo per scoprire.

L’idea primordiale era semplicemente quella di contrastare Matteo Salvini, un obiettivo perseguito fino ad ora con tanta partecipazione da parte di Sardine di tutta Italia in occasione dei vari eventi organizzati. Ora però si punta più in alto, e il movimento sembra volersi trasformare in partito politico.

Nell’iniziativa delle Sardine sono confluiti gli elettori di varie forze politiche, generalmente identificabili nelle correnti di centro e di sinistra, con qualche eccezione rappresentata da elettori di destra insoddisfatti e poco convinti da questa ventata sovranista. Chi voterebbe un eventuale movimento delle Sardine però è tutt’altra storia.

Perché se il passo decisivo sta davvero per essere compito, e la data del 26 gennaio tutto sommato così lontana non è, un eventuale movimento delle Sardine potrebbe presentarsi già alle regionali che si svolgeranno in altre 6 regioni d’Italia in primavera, e perché no alle politiche, qualora il Governo giallo-rosso dovesse alla fine cadere prematuramente.

Un percorso irto di difficoltà comunque, perché mettere d’accordo tutte le sardine d’Italia, con un bagaglio identitario che potrebbe mostrare una diversificazione problematica, non sarà impresa da poco.

Intanto si susseguono i vari appuntamenti, e proprio il giorno della Befana le sardine hanno espresso la loro vicinanza al sindaco di Riace, altro simbolo dell’anti-salvinismo. L’evento è stato chiamato “Festa della diversità” ed è stato organizzato dalla sardina calabrese Jasmine Cristallo.

“Riace resta un esempio di accoglienza famoso in tutto il mondo grazie alle iniziative promosse da Mimmo Lucano” e l’ex sindaco di Riace ha subito dimostrato una comunione di idee con le sardine, dando la sua approvazione alla loro iniziativa. “Ringrazio le Sardine perché loro, come me, sono umane e contro i seminatori di odio. Ribadisco il mio impegno per i migranti, e rifarei tutto ciò che ho fatto” ha dichiarato il sindaco Mimmo Lucano.

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