In Italia, la sostenibilità aziendale sta assumendo un ruolo sempre più centrale nelle discussioni, e tra le strategie per affrontare le sfide ambientali, emerge un meccanismo di particolare interesse: la compensazione del carbonio, nota in inglese come “carbon offsetting“.
Nonostante non sia ancora un argomento molto diffuso nel nostro paese, questa pratica offre alle aziende l’opportunità di bilanciare le proprie emissioni di CO2 sostenendo progetti certificati di riduzione delle emissioni che assorbono o evitano la CO2. Vediamo come funziona questo sistema e come potrebbe influenzare il futuro del mondo economico.
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Come funziona il meccanismo della compensazione del carbonio
Il processo di compensazione del carbonio è sorprendentemente semplice ma efficace. Le aziende possono acquistare credit i di carbonio, dove ogni credito rappresenta una tonnellata di CO2 assorbita o evitata da un progetto specifico.
Ciò significa che quando un’azienda utilizza un credito di carbonio per compensare le proprie emissioni, quel credito viene ritirato permanentemente, impedendo il suo riutilizzo. Per garantire trasparenza e responsabilità, ogni credito di carbonio viene assegnato un numero di serie univoco.
La compensazione delle emissioni residue, o carbon offsetting, avviene tramite l’annullamento di crediti di carbonio generati da progetti internazionali certificati.
Questi progetti possono rientrare in due categorie principali: carbon avoidance, che mira a ridurre o prevenire le emissioni di gas serra, e carbon removal, che si concentra sulla rimozione della CO2 già presente nell’atmosfera.
L’obiettivo di questo approccio è incoraggiare le imprese a accelerare le loro riduzioni interne di anidride carbonica, comprese le emissioni nella catena di fornitura, aprendo la porta a nuovi investimenti e modelli di business innovativi a basse emissioni di carbonio.
Le questioni legate alla certificazione dei progetti
Tuttavia, sorge una domanda cruciale: come possiamo essere certi che i progetti che scegliamo per compensare le emissioni di CO2 siano davvero affidabili? È qui che entra in gioco il ruolo di organismi di certificazione come Verra, il più grande ente certificatore al mondo di carbon neutral.
Recenti indagini hanno sollevato dubbi sulla validità di alcune compensazioni di carbonio legate alle foreste approvate da Verra, utilizzate anche da grandi aziende come Disney, Shell e Gucci.
Secondo un’indagine condotta da Guardian, Die Zeit e SourceMaterial, oltre il 90% dei credit i di compensazione delle foreste pluviali emessi da Verra potrebbe essere considerato “crediti fantasma,” ovvero non rappresenterebbe vere e proprie riduzioni di carbonio. Questo solleva interrogativi sulla credibilità dei **credit i acquistati da aziende che li pubblicizzano come “carbon neutral,” quando potrebbero non esserlo.
Raggiungere l’obiettivo di zero emissioni entro il 2050 richiederà investimenti significativi in pozzi di assorbimento del carbonio. Tuttavia, la compensazione delle emissioni residue di gas serra attraverso progetti certificati è un passo concreto verso la riduzione dell’impatto ambientale delle aziende.
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Il nuovo servizio di valutazione e rating dei progetti di Carbon Offset
Per affrontare queste preoccupazioni e garantire che le aziende scelgano progetti di carbon offset affidabili, è emerso un nuovo servizio di valutazione e rating dei progetti già certificati secondo gli standard globali.
Questo servizio, sviluppato da Rete Clima, un ente tecnico con esperienza decennale nella realizzazione di progetti di forestazione e decarbonizzazione per le aziende, utilizza tecnologie innovative, tra cui il monitoraggio satellitare e l’Internet delle cose (IoT).
Le aziende oggi comprendono l’importanza di selezionare credit i di carbonio provenienti da progetti affidabili che rispettino standard internazionalmente riconosciuti e che possano vantare certificazioni addizionali legate a benefici ambientali. Questo servizio di rating offre una risposta concreta a queste esigenze, fornendo alle aziende garanzie in un ambiente di incertezza riguardo ai carbon credits.
Il sistema di rating di Rete Clima si basa su una scala di valutazione composta da 8 livelli, da AAA per il giudizio più alto a D per il più basso. Grazie a questo servizio, le aziende possono ricevere proposte di progetti internazionali certificati in linea con le loro esigenze, ottenendo certezze tecniche e comunicative riguardo ai progetti di compensazione proposti. Il monitoraggio continuo permette di mantenere alta la qualità dei credit i di carbonio offerti alle aziende.
Quali sono i tre pilastri della valutazione
Il sistema di rating si basa su tre pilastri fondamentali: carbon score, sistema di verifica dell’addizionalità e permanenza. Questi elementi, valutati quantitativamente insieme a una valutazione qualitativa dei benefici ambientali, sociali e geografici generati dai progetti, offrono un’indicazione chiara dei progetti di carbon offset da preferire nelle decisioni di investimento.
L’analisi del carbon score verifica l’accuratezza delle attività di riduzione o rimozione di CO2 e altri gas serra, misurati in termini di CO2 equivalente (CO2e). Il criterio di addizionalità è fondamentale per la certificazione del progetto, e la valutazione entra nel merito della metodologia utilizzata per la verifica dell’addizionalità.
Infine, l’analisi della permanenza esamina la probabilità che i gas serra evitati o rimossi dal progetto persistano nel tempo, tenendo conto di rischi naturali, sociali e normativi.
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