Molto spesso si parla di confronti tra le varie criptovalute. Tra le coppie che sono spesso oggetto di confronto c’è quella formata dal Bitcoin e Ethereum. Il fatto che tanti investitori si chiedano se è meglio investire in Ethereum o in Bitcoin non è casuale. Quotazione BTC e quotazione ETH sono rispettivamente prima e seconda nella classifica per capitalizzazione delle criptovalute. Il prezzo del Bitcoin oggi è molto distante da quello di Ethereum e quindi, nel breve periodo, pur volendo considerare un possibile crollo delle criptovalute, pensare che la quotazione ETH raggiunga quella del BTC è francamente improponibile. In questo articolo, però, si vuole parlare di investimento di lungo termine. Al banda quindi ogni approccio che sia unicamente di tipo speculativo e finalizzato a trarre profitto dai guadagni repentini che l’alta volatilità delle criptovalute può garantire, ci si chiede se in un investimento di lungo termine è meglio Ethereum o Bitcoin. Per rispondere a questa domanda è necessario un confronto tra la quotazione BTC oggi e la quotazione ETH nonchè un’analisi tra le diverse “nature” delle due crypto. L’obiettivo è mettere in risalto nel differenze tra Ethereum e Bitcoin. Ma non si tratta solo di questo. Se si vuole dare una risposta alla domanda se conviene investire in ETH o in BTC nel lungo termine è necessario anche fare riferimento a una questione di tipo psicologia. 

Stando ai dati in tempo reale di CoinMarketCap, il prezzo del Bitcoin oggi è pari a 9500 dollari (dato che corrisponde ad una capitalizzazione pari a circa 191.475.262.268 dollari), mentre la quotazione ETH oggi è di circa 861 dollari per una capitalizzazione complessiva di circa 103.997.123.452 dollari. Se si guardando gli importi della capitalizzazione si evince che tra BTC e ETH non ci sia poi tanta differenza. Ethereum rincorre il Bitcoin e, per effetto della psicologia del “secondo”, non è escluso che un giorno la quotazione ETH possa salire oltre quella del Bitcoin. Tanti investitori credono che effettivamente possa realizzarsi uno scenario di questo tipo e investono in modo massiccio in BTC. 

Tra le differenze tra Ethereum e Bitcoin ci sono quelle relative alla rispettiva origine e tecnologia-base. 

Ethereum utilizza una tecnologia ledger che punta a sfruttare un tipo di database decentralizzato. Ethereum inoltre fornisce sistemi operativi di base per la prossima generazione dell’Internet decentralizzato. Parallelamente, secondo gli esperti di cryptovalute, Ethereum possiede anche il potenziale per diventare uno strumento utilizzato pubblicamente per facilitare scambi e contatti tra gli utenti. A partire da tali premesse, Ethereum punta quindi ad essere nel futuro una sorta di “computer mondiale” basato tutto sui cosiddetti nodi ossia sui punti di contatto tra tutte le informazioni contenute nel network. Proprio il fatto che Ethereum vanti un numero di nodi pari a 5 volte quello del Bitcoin lascia intendere che la quotazione ETH oggi sia leggermente inespressa e quindi ci possa essere lo spazio per una risalita. Ancora una volta l’elemento psicologico potrebbe essere decisivo. Ethereum, infatti, nonostante un aumento del 4000% nello scorso anno (contro il +600% del Bitcoin) si è sempre mosso senza dare tanto nell’occhio. L’attenzione di analisti e dei critici è infatti rivolta tutta verso il Bitcoin. Ethereum, invece, potendo beneficiare di una certa ombra, si è mosso dietro le quinte. Proprio l’assenza di clamore viene indicata come uno dei motivi per i quali Ethereum è meglio del Bitcoin. Del resto, nelle scorse sedute, si è parlato di crollo del Bitcoin e non di crollo di Ethereum nonostante anche ETH facessse registrare pesanti ribassi. 

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