Le criptovalute di oggi (Bitcoin, Ripple, Ethereum e altre altcoin) non sono più quelle di 10 mesi fa. A prescindere dai ripetuti crolli che hanno interessato tutte le crypto è oramai il settore delle monete virtuali ad essere completamente cambiato. Da fenomeno di massa, il Bitcoin & C. rischiano di ritrovarsi ad essere un fenomeno minoritario. Tutto questo ha avuto un impatto diretto sui livelli di capitalizzazione delle criptovalute che sono scesi a 189 miliardi di dollari per la prima volta dalla fine del 2017. E’ come se il Bitcoin e le altre siano tornate indietro nel tempo. Non è però solo questa l’unica caratteristica del mercato delle crypto. In un contesto che vede la capitalizzazione assottigliarsi, il peso del Bitcoin è aumentato. La quotazione BTC è si crollata ma il prezzo di Ripple e il valore di Ethereum (solo per restare alle tre più importanti valute virtuali) ha fatto anche peggio. Tirando quindi le somme quello a cui si assiste è così sintetizzabile: progressiva perdita di interesse verso le criptovalute (oggi di criptomania non parla più nessuno) e, sia pure in un contesto negativo, netta affermazione del Bitcoin su tutte le altre altcoin. Il sogno del sorpasso di XRP sul BTC resta quindi un sogno.
Andamento ultime ore di trading
Il prezzo del Bitcoin oggi ha registrato un nuovo ribasso in area 6300 dollari. Il calo dello 0,9 per cento del valore del BTC è però quasi poca cosa rispetto al crollo di Ripple e di Ethereum. La quotazione XRP è scena fino a 0,258 dollari con un calo del 4 per cento mentre il valore di ETH ha addirittura perso il 10 per cento. Il Bitcoin va male ma le altre altcoin vanno anche peggio (e di molto). La tendenza in atto oggi, rilevabile seguendo i dati in tempo reale di CoinMarketCap, conferma quanto scritto nel paragrafo precedente. E’ vero quindi che il prezzo del BTC da inizio settembre ad oggi ha perso il 14 per cento (tantissimo se si considera lo strtto intervallo di tempo in cui tutto è avvenuto), ma al Bitcon poteva andare anche peggio se non fosse subentrata la concezione di criptovaluta rifugio a seguito del crollo delle altcoin.
L’andamento negativo del prezzo del BTC ha avuto come effetto collaterale il crollo dei volumi sui futures di CME e CBOE sono crollati. I dati sono eloquenti: lo scorso lunedì sono stati oggetto di scambio sul CME Group appena 1.965 contratti, il 28,7 per cento in meno rispetto a venerdì e addirittura il 72,2 per cento in meno rispetto al mese precedente. Secondo Kevin Davitt, senior instructor di The Options Institute, è da ritenersi molto probabile che un calo del prezzo del BTC sotto quota 6000 dollari possa riportare il Bitcoin sui minimi dell’intero 2018. Insomma di male in peggio anche se non tutti gli analisti condividono queste previsioni sul Bitcoin. Altri esperti, infatti, ritengono che il BTC dovesse superare questa fase di debolezza allora si potrebbe riaprire la strada del rialzo.
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