Bitcoin, Ethereum e XRP: dal crollo alla rinascita, prezzi finiscono sulle montagne russe

Quelle appena passate sono state ore ad alta intensità per il Bitcoin ma anche per Ethereum e per Ripple. Sulle tre criptovalute oggi a più alta capitalizzazione è tornato a soffiare forte il vento della volatilità. In pratica i prezzi di BTC, ETH e XRP sono prima crollati, restando vittime di un sell-off molto forte, per poi riprendersi rapidamente a recuperare gran parte del terreno perso. Certo se si guarda al prezzo del Bitcoin in tempo reale (mentre è in corso la redazione del post BTCUSD registra un ribasso di appena l’1,3 per cento in area 4000) non si può avere la misura di quanto avvenuto nelle scorse ore. Stesso ragionamento se si prendono in considerazione i valori real time di XRP e di Ethereum. In realtà, però, le quotazioni attuali esprimono solo una situazione da calma apparente dietro la quale è oramai ben nascosto un sell-off molto marcato. Poichè nell’elaborazione delle previsioni e nell’esecuzione dell’analisi tecnica, fare riferimento al passato è determinante per non farsi trovare impreparati nel futuro, si ritiene giusto ricostruire quello che è avvenuto nelle ultime calde ore al Bitcoin, a Ethereum e a XRP. Perchè, in altre parole, le criptovalute oggi sono crollate?

La responsabilità dell’improvvisa ondata di vendite (poi rientrata) non è stata del Bitcoin ma di Ethereum. Il crollo del prezzo di BTC e di XRP, quindi, sono stati degli effetti del sell off che si è scatenato su ETH. Ethereum, dal canto suo, ha dovuto fare i conti con una improvvisa ondata di trasfermenti da parte dei grandi investitori. In pratica in pochissimo tempo ben 4 milioni di ETH sono passati di mano. Questi volumi record hanno incrementato il nervosismo e determinato vendite diffuse su tutte le criptovalute con il BTC che ha perso il contatto con quei 4000 dollari raggiunti a costo di molti sacrifici nelle scorse settimane. 

Le tre operazioni principali avvenute su Ethereum sono state le seguenti: 7.499 ETH (1.019.298 USD) da Gemini a un wallet sconosciuto; 10.000 ETH (1.359.553 USD) da OKEx a un wallet sconosciuto e ancora 12.000 ETH (1.633.927 USD) da Bitfinex a un wallet sconosciuto. Dai numeri indicati si può comprendere come le cosiddette grandi balene si siano date molto da fare determinando l’affondamento del prezzo di ETH. A seguito delle mosse delle grandi balene del mercato, il cambio ETHUSD ha perso il contatto con quota 140 per scendere fino a 135. Stesso discorso anche per la terza criptovaluta per capitalizzazione, Ripple. 

Mentre è in corso la scrittura del post, il sell off sembra oramai essere rientrato. Resta la lezione di quanto avvenuto nelle scorse ore.

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