Prezzo Bitcoin a 100mila dollari entro il 2021 grazie all’halving (previsioni)

Sarà per il caldo eccessivo o sarà per l’assenza di marker mover di un certo peso, la previsioni sul prezzo del Bitcoin sono tornate ad essere molto ardite. Nei giorni scorsi la comunità si è interrogata sulla fattibilità dell’ipotesi che vede il prezzo del Bitcoin a quota 100mila dollari nel giro di pochi anni.

Secondo queste recenti stime, la quotazione Bitcoin potrebbe arrivare all’importante target entro il 2021. Ma tutto questo è possibile ossia davvero il prezzo del BTC potrà salire così tanto? Poichè le previsioni sul BTCUSD a livelli quasi inimmaginabili non sono una novità oramai da tempo, è comprensibile che le nuove stime per investitori arditi siano state accolte con freddezza. Ci vuole oggettivamente una buona dose di ottimismo per immaginare che il prezzo del Bitcoin possa arrivare a 100mila dollari partendo dagli attuali 11300 dollari!

A credere che BTCUSD possa arrivare a quota 100mila entro il 2021 è stato Anthony Pompliano, co-fondatore di Morgan Creek Digital Assets, una società che opera nel segmento di mercato del management di asset digitali. Secondo il manager ci sono una serie di elementi catalizzatori che saranno capaci di sostenere il prossimo rally del Bitcoin a partire da un sentiment di mercato più positivo. 

Secondo Pompliano la vera svolta che permetterà alla quotazione BTC di arrivare a quota 100mila entro il 2021 ci sarà nel 2020 ossia il prossimo anno. Tra pochi mesi, infatti, ci sarà l’operazione di halving che determinerà un dimezzamento della ricompensa prevista per i miner rispetto a quelli che sono gli attuali livelli. Secondo il manager grazie all’halving, in programma appunto l’anno prossimo, la quotazione BTC potrebbe imboccare la strada del rialzo. 

Tra gli altri elementi catalizzatori che potrebbero spingere in su il prezzo del Bitcoin, Pompliano cita anche la continua legittimazione del comparto da parte di banche e finanza tradizionale, il forte aumento dei volumi di trading che il BTC ha recentemente registrato, l’incremento dei rischi globali e l’afflusso crescente di capitali istituzionali verso il comparto delle criptovalute in generale e il Bitcoin in particolare. Tra questi quattro fattori sono soprattutto la crescente tensione internazionale e il boom dei volumi di trading a poter spingere in su il prezzo del Bitcoin nei prossimi anni. 

Le previsioni Bitcoin di Pompliano possono essere ritenute valide? Se si va guardare al curriculum del manager non c’è che da essere speranzosi. Un anno fa, infatti, l’esperto aveva previsto il crollo del Bitcoin a 3000 dollari e la successiva risalita. Come noto come questo scenario si è poi verificato. Pompliano avrà di nuovo ragione? 

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