Investire in criptovalute per difendersi dall’inflazione: cosa fanno (in segreto) i miliardari

Cosa hanno fatto in segreto molti miliardari nel 2021? Anche se potrebbe sembrare alquanto strano soprattutto ai sostenitori della finanza tradizionale, una delle tendenze più in voga lo scorso anno tra i miliardari è stata quella di investire in criptovalute.

In questo articolo spiegheremo quali sono i motivi per cui un numero crescente di miliardari decide di indirizzare parte del proprio capitale sui crypto-asset. Prima di scendere nel dettaglio dell’argomento, però, vogliamo puntualizzare che il fatto che gli asset digitali siano stati così tanto di moda tra i ricchi non significa che questo settore sia loro escluso appannaggio.

In realtà, come abbiamo spesso evidenziato sul nostro sito, tutti possono fare trading online sulle criptovalute anche perchè ci sono broker come ad esempio eToro che offrono sempre un conto demo gratuito per imparare ad operare senza correre il rischio di perdere soldi reali (qui il sito ufficiale del broker). 

Perchè i miliardari comprano criptovalute? 

Per quale motivo sempre più miliardari scelgono di investire in criptovalute? La spiegazione è molto semplice riguarda l’attuale situazione economica globale. I miliardari sono attratti dalle criptovalute perchè temono la crescita duratura dell’inflazione. Il tema non è affatto nuovo: le criprovalute come asset di copertura contro l’inflazione insita nelle valute fiat. 

Lo abbiamo già anticipato in precedenza ma lo ripetiamo: le strategie seguite dai miliardari dovrebbero sempre essere tenute in debita considerazione. In altre parole se i super ricchi temono l’inflazione e si rifugiano nelle criptovalute lasciando le valute fiat, allora anche i trader retail dovrebbero adottare un approccio simile per non ritrovarsi bruciati. Non c’è nulla che impedisca di copiare questo modo di fare dei miliardari anche perchè oggi, utilizzando strumenti avanzati come ad esempio il Copy Trading eToro è possibile addirittura copiare le strategie dei traders migliori. Il fatto che il Copy Trader sia disponibile anche in modalità demo, rende questo strumento accessibile anche agli investitori che sono alle prime armi. 

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Chi sono i miliardari che investono in criptovalute

Tra i miliardari che più di tutti hanno investito in criptovalute nel 2021 spicca il magnate ungherese Thomas Peterffy che, in una recente intervista rilasciata a Bloomberg ha affermato che sarebbe prudente avere il 2-3 per cento del proprio portafoglio investito in criptovalute, come garanzia nel caso in cui, a seguito del rally dell’inflazione, le valute fiat dovessero sprofondare. 

Thomas Peterffy è decisamente di parte visto che la sua Interactive Brokers Group Inc, a metà del 2021 ha reso noto di aver lanciato per tutti i propri clienti un servizio di trading di criptovalute. Oggi la Interactive Brokers Group consente di fare trading sui principali asset digitali come Bitcoin, Ethereum, Litecoin e Bitcoin Cash. Stando ai piani di espansione della società, nel corso del 2022 altre criptovalute dovrebbero essere aggiunte alla lista dei mercati digitali tradabili. 

Fin qui la società ma Thomas Peterffy come singolo quante criptovalute possiede? Su questo punto non ci sono dati certi. Peterffy non ha mai fatto mistero del suo interesse per le criptovalute affermando che esse possono generare rendimenti straordinari nonostante un elevato rischio di fallimento. 

Un altro ricco miliardario che non ha mai fatto mistero di investire in criptovalute è Ray Dalio, fondatore di Bridgewater Associates. Appena pochi mesi fa, Dalio ha ammesso di detenere sia Bitcoin che Ethereum.  Il segreto è stato svelato dal magnate appena pochi mesi dopo le sue critiche sugli asset digitali che, dal suo punto di vista (ora smentito) non sarebbero una vera riserva di valore. 

Le idee comunque si cambiano e oggi Dalio ritiene che le criptovalute sia una forma alternativa di denaro da preferire rispetto ad un denaro contante paragonato a spazzatura.

Ancora, un altro miliardario che ha svelato di aver investito in criptovalute è stato Paul Tudor Jones. Il magnate già lo scorso anno aveva comprato Bitcoin per progettersi dall’inflazione. La storia ha dato poi ragione alla sua mossa di avanguardia. I prezzi al consumo, infatti, sono cresciuti tantissimi in tutto il mondo con l’inflazione Usa che è arrivata, in autunno, ai massimi degli ultimi 40 anni. La Federal Reserve è stata costretta ad ammettere che la crescita dell’inflazione non è da ritenersi transitoria ma duratura. 

Un quadro poco entusiasmante che dovrebbe spingere agli gli investitori alle prime armi ad adottare una serie di accorgimenti. Iniziare ad investire in criptovalute potrebbe essere il primo passo. Ovviamente i crypto-asset, proprio come fanno i miliardari, vanno inserito in un portafoglio diversificato ma con il broker eToro non ci sono problemi poichè questo operatore consente di speculare su mercati diversi usando sempre la stessa piattaforma. 

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