Merge di Ethereum sempre più vicino, conviene comprare? Le tre migliori strategie

Con il tanto atteso Merge che porterà Ethereum dalla Proof of Work (PoW) alla Proof of Stake (Pos) si prevede un aumento della volatilità che per natura caratterizza i movimenti di prezzo delle criptovalute in generale. Per questo motivo gli investitori hanno già iniziato ad elaborare le proprie strategie in modo tale da non lasciarsi cogliere impreparati.

Nessuna strategia, e questo è bene sottolinearlo fin da subito, ti mette al sicuro del tutto dalle improvvise e difficilmente prevedibili fluttuazioni di prezzo di un mercato caratterizzato da un altissimo livello di volatilità, ma possono senza dubbio rivelarsi un utile strumento.

Il Merge di Ethereum dovrebbe avvenire tra il 15 e il 16 settembre, il che significa che manca meno di un mese ad un evento che rappresenterà una svolta epocale per la blockchain della seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato.

In vista del Merge, nel corso dell’ultimo anno, analisti e trader professionisti hanno discusso di quali potrebbero essere gli effetti sul prezzo di ETH di un evento di simile portata, e contestualmente hanno elaborato almeno tre strategie per affrontarlo al meglio.

Ma quali sono quindi le tre migliori strategie per andare incontro al Merge di Ethereum? Difficile rispondere alla domanda: “conviene comprare ora oppure no”, ma sicuramente è possibile delineare almeno tre diversi e validi approcci:

  1. continuare a detenere ETH, guadagnando dalla vendita di token derivanti da potenziali fork
  2. aprire posizioni Long su Ethereum, e posizioni short sui futures
  3. rimanere sulle stablecoin e seguire nel frattempo il trend.

Detieni ETH e guadagna dalla vendita dei token derivanti da potenziali fork

Questa è la prima delle tre migliori strategie che sono state raccolte da CoinTelegraph per offrire ai lettori possibili approcci in vista del Merge di ETH. Ma come funziona esattamente? Gli attuali miner di Etherem sembrano fermamente intenzionati ad ignorare il Merge e dar vita ad un hard fork che permetta la sopravvivenza di un network parallelo in cui Ethereum è ancora basato su Proof fo Work.

La strategia da adottare in questo caso sarebbe quindi quella di acquistare Ethereum sul mercato spot e continuare a detenerlo sul wallet dell’exchange, o altre eventuali piattaforme che supporteranno i token nati dal fork, e attendere di ricevere le proprie crypto PoW con la prospettiva di rivenderle.

Quando nel 2017 a seguito del fork su Bitcoin (BTC) è nato Bitcoin Cash (BCH) i possessori di BTC hanno ricevuto un importo equivalente di BCH, e l’asset ha raggiunto un picco di prezzo di 1.650 dollari per token, e il suo andamento di prezzo lo ha portato fino a quota 800 dollari al culmine del mercato rialzista alla fine del 2021.

Viene poi presentata come altrettanto valida la possibilità di continuare a detenere i propri ETH PoW, infatti alcuni esperti del settore stanno valutando il livello di rischio correlato alla centralizzazione connesso alla Proof of Stake (PoS).

Al momento non sono in molti quelli che credono effettivamente che un Ethereum ancora su PoW dopo il Merge nato da un fork possa guadagnare terreno, molto dipenderà infatti da quali progetti e sviluppatori si mostreranno interessati a creare DApp sulla nuova blockchain, ma si tratta comunque di una possibilità che non bisogna necessariamente escludere.

Apri posizioni long su Ethereum e short sui futures

Il Merge di Ethereum non deve per forza essere un successo, e c’è chi è convinto che non lo sarà. Veniamo fuori, anche per quel che riguarda il mercato delle criptovalute, da un periodo particolarmente grigio e dalle acque sempre più torbide.

Abbiamo visto crollare il prezzo di BTC al di sotto dei 20 mila dollari, abbiamo assistito al collasso di una delle maggiori stablecoin Terra (LUNA) e alla bancarotta di importanti società che operavano in questo mercato come Celsius e Three Arrows Capital, e ora nel settore lo scetticismo fatica a svanire.

Difficile affermare con certezza che il Merge di Ethereum andrà bene e porterà verso nuovi record il prezzo di ETH, e per chi non ci crede potrebbe essere una buona strategia quella di detenere ETH e al tempo stesso mantenere una posizione short sui contratti futures e opzioni, in modo tale da ridurre le perdite in caso di brusca correzione di prezzo.

Anche attraverso questo approccio è possibile ottenere i token PoW, vendendo i quali si potrebbero azzerare eventuali minusvalenze o riuscire addirittura a realizzare un qualche profitto.

Resta sulle stablecoin e segui il trend

Questa è la terza delle possibili strategie consigliate in vista del Merge di Ethereum, e di fatto è consigliata a quegli investitori che hanno una maggior propensione al rischio. In questo caso si suggerisce di seguire le oscillazioni di prezzo innescate dal Merge invece di comprare ETH e attendere i loro token PW “gratis”.

A questi investitori conviene restare soprattutto sulle stablecoin, seguendo i principali movimenti di Ethereum, preparandosi a comprare o vendere solo in caso di breakout o breakdown da livelli chiave, a seconda della direzione indicata dal trend del breve termine.

Secondo alcuni trader professionisti infatti il Merge si rivelerà un classico evento “buy the rumor, sell the news” e che il prezzo di Ethereum subirà un drastico ridimensionamento una volta che il passaggio dalla PoW alla PoS sarà completato.

I trader che scelgono questa strategia di fatto possono comunque comprare Ethereum dopo il dip fintanto che credono nel potenziale a lungo termine della blockchain di ETH su PoS, o in alternativa sfruttare le fluttuazioni di prezzo dei token derivanti dagli hard fork per realizzare degli utili.

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