Rimborso 730/2019: Conguaglio IRPEF e trattenute in Busta Paga

In questo periodo di dichiarazione IRPEF molti fanno sono coloro i quali sono chiamati ad effettuare il Conguaglio Irpef e le trattenute fiscali. Questi lo possono fare direttamente agendo con delle trattenute sullo stipendio o sulla pensione.

Il Rimborso 730 2019, prevede anche alcuni casi di credito e in questo caso lo si potrà utilizzare tramite in compensazione. Nel Modello Redditi 2019, la richiesta di rimborso deve invece avvenire in modalità esplicita. Tutto questo avverrà dal prossimo mese di Luglio 2019.

Tutti coloro i quali hanno presentato la dichiarazione dei redditi tramite il modello 730, potranno beneficiare dei primi conguagli o di eventuali trattenute. Questi devono anche tener conto delle detrazioni fiscali e/o di eventuali altri redditi che devono essere dichiarati rispetto a quelli da lavoro e/o da pensione.

Conguaglio Irpef o trattenuta direttamente sullo stipendio o sulla pensione

Al riguardo si precisa che tutti i conguagli Irpef e le trattenute, saranno applicate direttamente sulla pensione o sulla busta paga. Questo avverrà direttamente sullo stipendio, nel caso in cui il proprio datore di lavoro funge anche da sostituto di imposta.

Rimborso 730 2019: il credito si può utilizzare in compensazione

Un altro importante aspetto riguarda proprio il rimborso 730/2019. Non tutti possono o vogliono percepirlo in busta paga. Molti, in corrispondenza della stagione dichiarativa, maturano un rimborso che secondo quanto affermato dall’Agenzia delle Entrate, possono utilizzarlo in compensazione. In pratica la somma eccedente potrà essere utilizzata tramite il modello F24 per effettuare la compensazione tra crediti e debiti legate alle tante imposte come anche l’IMU.

Modello Redditi 2019: la richiesta di rimborso deve essere esplicita

A differenza di quanto avviene con il modello 730 con sostituto d’imposta è possibile procedere alla dichiarazione tramite il modello Redditi (ex. Modello Unico).

Questo modello serve anche per ricevere eventuali rimborsi fiscali che sono maturati in maniera automatica. Per ottenere questo, lo si deve indicare espressamente all’interno del quadro RX. Diversamente, il credito fiscale che è maturato, lo si andrà a riportare l’anno di imposta successivo, o anche per utilizzarlo in compensazione per il pagamento delle altre tasse, come visto in precedenza.

>>Leggi anche: 730 precompilato: modello agenzia delle entrate, detrazioni fiscali, scadenza, modifica, istruzioni presentazione e conservazione documenti

Quando il rimborso fiscale entra in stand-by per controlli più approfonditi?

Nel caso di rimborso fiscale a favore del contribuente superiore alla soglia di 4.000 euro, l’Agenzia delle Entrate si riserva di effettuare, sulle dichiarazioni presentate, dei controlli preventivi anche di natura documentale.

In questo caso, il rimborso spettante potrà essere erogato dal Fisco entro un termine che, in ogni caso, dalla data di trasmissione, o dal termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, non potrà essere superiore a sei mesi.

Come chiedere un rimborso?

Al fine di effettuare il rimborso, vi consigliamo di analizzare il video sotto riportato preso direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate.

Rimborsi Irpef 730/2019, conguaglio: data e come funziona

Ricordiamo che la scadenza di presentazione del modello 730/2019 è fissata al 23 luglio 2019.

E’ importantissimo rispettare questa scadenza al fine di effettuare, in tempi rapidi e precisi, il conguaglio Irpef beneficiando di un eventuale rimborso già dal mese prossimo.

Precisiamo che la data del conguaglio IRPEF non è unica per tutti ma questa varia in base al giorno di presentazione della dichiarazione dei redditi. Solitamente questo è previsto per il mese di Luglio, ma potrebbe anche slittare in altri casi.

Per coloro che utilizzano invece il modello Redditi il rimborso viene inviato direttamente dall’Agenzia delle Entrate ma in questo caso i tempi si allungano di parecchio.

Rimborso 730/2019: come funziona il conguaglio Irpef per crediti?

Nel caso di ricalcolo delle imposte dovute, al netto delle detrazioni fiscali alle quali si ha diritto, se risulta un credito per voi (contribuenti) derivante da un pagamento maggiore delle tasse rispetto a quelle dovute, allora avrete diritto ad un rimborso Irpef.

Come è possibile farsi riconoscere il rimborso del 730?

Ci sono differenti modalità( che tutti possono utilizzare) per far valere un credito nei confronti del fisco. In alcuni casi si può richiedere un conguaglio Irpef il quale non prevede alcuna operazione da parte del contribuente. Per tutti i lavoratori dipendenti o pensionati, il conguaglio verrà effettuato automaticamente dal proprio sostituto d’imposta.

Questo vuol dire che la somma di credito per la quale è necessaria il conguaglio per 730 sarà versata direttamente in busta paga direttamente dal proprio datore di lavoro.

Nel caso di pensionati, esso viene emesso direttamente dall’INPS.

Sarà il sostituto d’imposta, ovvero il datore di lavoro o l’ente previdenziale ad effettuare l’accredito del rimborso Irpef per il 730 automaticamente.

Rimborso 730: conguaglio Irpef senza sostituto d’imposta

Nel caso in cui invece, si parla di contribuenti che dovranno ricevere il rimborso 730/2019 ma che sono sprovvisti di sostituto d’imposta, devono presentare un codice IBAN nell’apposita sezione del modello 730.

In questo modo, sarà possibile ricevere il rimborso 730 tramite accredito diretto su conto corrente.

Il conguaglio andrà a buon fine solo e soltanto se l’intestatario (o uno degli intestatari) del conto è la stessa persona che è titolare del rimborso.

Nel caso di anomalie, ovvero in caso contrario a quanto appena detto, l’Agenzia delle Entrate provvederà (per importi per un massimo di 1.000 euro) ad inviare una comunicazione direttamente al titolare del rimborso per 730. Questo viene, infatti, invitato a presentarsi presso un qualsiasi ufficio postale per la riscossione dell’importo a conguaglio Irpef in contanti. Per gli importi superiori a 1.000 euro comprensivi di interessi la Banca d’Italia si avvarrà di vaglia.

Come ottenere o pagare il conguaglio?

Nel caso di rimborso, a seconda che abbiate o no un sostituto d’imposta, le modalità secondo cui ottenere o pagare il conguaglio sulla dichiarazione dei redditi possono cambiare.

Ad esempio, se siete lavoratori dipendenti, troverete il conguaglio (solitamente ) nella busta paga di Luglio.

Sulla base del prospetto di liquidazione del 730, vi saranno accreditati i rimborsi; o vi saranno addebitate le somme o le rate dovute al Fisco a titolo di saldo e primo acconto in caso contrario.

Se siete dei pensionati, allora il conguaglio arriva con la pensione di agosto o di settembre, ma nel caso di debito, nel caso in cui la retribuzione mensile è insufficiente a coprire il dovuto, la parte residua, maggiorata degli interessi, viene trattenuta nei mesi successivi, fino alla fine dell’anno.

Un eventuale debito residuo, che non ha trovato capienza in tutte le retribuzioni, deve esser versato dal contribuente tramite modello F24. Un eventuale secondo ed unico acconto per le imposte del 2019 viene trattenuto nella pensione o nella busta paga di novembre.

È importante indicare nel modello 730 i dati del datore di lavoro o dell’ente pensionistico che viene indicato come sostituti d’imposta designato ad occuparsi del conguaglio.

Tutti i dati atti alla compilazione del quadro, si possono trovare all’interno della Certificazione Unica che il sostituto d’imposta deve consegnare entro il 31 marzo di ogni anno.

Se avete cambiato lavoro anche il sostituto cambia. Quello che farà il conguaglio è diverso da quello che ha rilasciato la CU. Per tanto dovete ricordarvi i di indicare all’interno del modello 730 il nuovo datore di lavoro.

Se non possedere il sostituto d’imposta al momento del conguaglio dovete indicare la lettera “A” nella casella “730 senza sostituto” che trovate all’interno del frontespizio.

Nel caso di presentazione del modello 730 tramite un Caf o un professionista, all’interno della sezionedati del sostituto” dovete barrare la casella “mod. 730 dipendenti senza sostituto d’imposta”.

Nel caso di debito con l’Agenzia delle entrate, siete dovuti al pagamento della somma entro il 1 luglio 2019 utilizzando il modello F24.

Se vi siete rivolti a un Caf o a un professionista, questi devono provvedere alla consegna entro il 21 giugno del modello F24 compilato che potete pagare fisicamente o in via telematica presso qualsiasi banca convenzionata, ufficio postale o agente della riscossione oppure utilizzare il servizio online dell’Agenzia delle Entrate.

Se avete presentato il modello 730 online, all’interno del sito dedicato al 730 precompilato trovate la sezione tramite cui potrete adempiere al pagamento del modello F24 online. In alternativa lo potete stampare e pagarlo con le modalità viste in precedenza.

Limiti di pagamento

Nel caso di conguaglio a debito per un importo pari o minore di 10,33 euro, il Fisco vi esonera dalla presentazione del 730. Questo non vi esonera dal conservare i documenti per 5 anni in caso di controlli dell’Agenzia delle Entrate.

Invece, in caso di credito d’imposta non supera il limite di 12 euro, non vi saranno addebiti o rimborsi. Allo stesso tempo, però, la dichiarazione deve essere presentata. Il limite suddetto, riguarda sia l’Irpef, sia l’addizionale comunale sia anche l’addizionale regionale considerate singolarmente.

Il conguaglio di ogni singola imposta sarà indicato in rimborso o addebito nel modello 730-3, che viene consegnato da coloro che sono stati incaricati a prestare assistenza fiscale. La sezione in oggetto è quella legata alla liquidazione delle imposte del dichiarante che viene messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate con la presentazione del precompilato.

Conguaglio Irpef con ritardo

Nella maggior parte dei casi il ritardo è legato alle scadenze troppo ravvicinate con la presentazione della dichiarazione dei redditi. Chi ha presentato il modello 730/2018 a ridosso della scadenza del 23 luglio è a rischio rimborso da parte del sostituto d’imposta.

Il ritardo potrebbe anche essere dovuto al momento in cui ha effettuato l’invio il centro di assistenza fiscale o il professionista a cui il contribuente si è rivolto. In ogni caso, tutti i rimborsi non eccedono il mese di Agosto in caso di presentazione del modello 730.

Le somme a credito, sulla base di quanto previsto dalla circolare delle Entrate 42/2018, sono versate attraverso una corrispondente riduzione delle ritenute IRPEF, o delle stesse addizionali. Nel caso in cui queste non fossero sufficienti, si spalma la somma rimanente sulle mensilità successive.

Rimborsi fiscali superiori ai 4mila euro

Come detto i rimborsi fiscali superiori ai 4mila euro annui prevede dei tempi più lunghi in quanto l’Agenzia delle Entrate potrà effettuare dei controlli prima di procedere all’approvazione del rimborso.

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