Tra i vari emendamenti presentati tra maggioranza e opposizione nell’ambito dell’iter parlamentare della Legge di Bilancio 2021, ce n’è uno che propone l’introduzione di una tassa patrimoniale a scaglioni che potrebbe arrivare fino al 2% per i patrimoni oltre i 50 milioni di euro.
Si parla di una patrimoniale progressiva sui grandi patrimoni, una proposta che arriva dai parlamentari di Liberi e Uguali e Partito Democratico, con Nicola Fratoianni e Matteo Orfini come primi firmatari.
La proposta arriverà nei prossimi giorni in Commissione Bilancio e dovrebbe servire, secondo quanto spiegato dagli stessi firmatari, a rivedere i meccanismi di tassazione, sostituendo le cosiddette tasse “nascoste” con un tributo più facile da applicare e che sia di natura progressiva.
La proposta di LeU e Pd dell’aliquota progressiva per patrimoni alti
Nello specifico la proposta dei parlamentari di LeU e Pd prevede l’introduzione di un prelievo dello 0,2% per i patrimoni compresi tra i 500 mila euro e 1 milione di euro, comprendendo nel calcolo anche il valore dei beni immobili al netto del mutuo e di altre passività.
Per i patrimoni compresi tra 1 milione e 5 milioni di euro l’aliquota progressiva arriverebbe allo 0,5% mentre per quelli tra 5 milioni e 50 milioni di euro sarebbe dell’1%, e per quelli al di sopra dei 50 milioni di euro raggiungerebbe il 2%.
In più l’emendamento presentato da Pd e LeU prevede un prelievo straordinario, da applicare solo per il 2021, per tutti quei patrimoni che superano il valore di 1 miliardo di euro. In questo caso si tratterebbe di un prelievo del 3% che dovrebbe servire a finanziare le misure necessarie per sostenere famiglie, lavoratori e pmi nell’ambito della crisi economica causata dalle restrizioni anti-contagio imposte coi vari Dpcm.
Grazie all’introduzione della patrimoniale sui grandi patrimoni si potrebbe cancellare l’Imu sulla seconda casa
Grazie a questo emendamento presentato da Partito Democratico e Liberi e Uguali si dovrebbe essere in grado di eliminare l’Imu sulla seconda casa. La tassazione progressiva per i grandi patrimoni infatti dovrebbe permettere di eliminare altri tipi di tassazione, come quelle che vanno a colpire i cittadini indipendentemente dal patrimonio posseduto, come l’Imu sulla seconda casa appunto.
Con l’introduzione di questo prelievo progressivo fino al 2% sui patrimoni che superano i 50 milioni di euro si potrebbe anche arrivare alla cancellazione di altre imposte, come i bolli sui conti correnti e deposito titoli, e si favorirebbe in questo modo tutti quei soggetti che hanno patrimoni di valore inferiore ai 500 mila euro.
I mancati incassi dovuti all’eventuale cancellazione dell’Imu sulla seconda casa, in seguito all’introduzione dell’imposta progressiva sui grandi patrimoni dallo 0,2% fino al 2%, andranno inevitabilmente ad impattare sugli enti locali.
Proprio per questo si è pensato di compensare l’ammanco nelle casse dei Comuni dovuto all’eliminazione dell’Imu sulle seconde case con l’istituzione di un apposito fondo di solidarietà.
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