Cattive notizie per i contribuenti che a partire dal 1° luglio si troveranno a dover pagare bollette di gas e luce decisamente più salate. Si tratta di quello che viene definito ormai un aumento record che, tra l’altro, dovrebbe durare per tutta l’estate 2021.
Per le bollette del gas l’aumento si attesta intorno al 15,3%, mentre per la luce siamo al 9,9%. Le nuove tariffe per energia elettrica e fornitura di gas metano saranno in vigore fino a settembre, poi per il mese di ottobre è previsto il nuovo aggiornamento di prezzo che dovrebbe, almeno in teoria, riportare le cifre a quelle che erano fino a qualche giorno fa. Si teme tuttavia che ci sia la possibilità che invece venga confermata la tendenza attuale.
Il governo guidato da Mario Draghi, al fine di contenere l’aumento dei costi per le famiglie italiane, ha stanziato 1,2 miliardi di euro nel decreto Fisco, Lavoro e Imprese. Il provvedimento permette la riduzione degli oneri generali di sistema per il prossimo trimestre, ma quanto incide effettivamente? A quanto si apprende dai maggiori media senza questo intervento avremmo avuto un aumento del 20% circa.
Aumentano le bollette di gas e luce, ecco di quanto e perché
L’aumento del costo per la fornitura di corrente elettrica e gas metano avrebbe dovuto essere ancor più pesante, ma con il decreto Salvabollette messo in campo dal governo Draghi questo viene invece contenuto con il risultato che per il gas pagheremo circa il 15,3% in più mentre per la luce il 9,9%.
Per rendere possibile un minor incremento dei costi di gas e luce per le famiglie italiane è stato necessario stanziare 1,2 miliardi di euro che vanno a ridurre gli oneri generali di sistema per l’intero periodo che va da luglio a settembre compresi.
Le risorse messe in campo per questo intervento sono in parte provenienti dalle aste del mercato europeo dei permessi di emissione di CO2. È così che l’Arera, l’autorità dell’energia, ha potuto ridurre i costi di una delle voci che incidono maggiormente sull’importo delle bollette di gas e luce.
Una situazione che è stata spiegata anche dal presidente dell’Arera, Stegano Bassehini, il quale ha tenuto a far sapere: “nell’ambito della leale collaborazione istituzionale, abbiamo sostenuto tecnicamente la scelta di intervento del Governo. Senza il decreto l’aumento delle bollette sarebbe stato molto più pesante”.
“Tenendo conto della tendenza internazionale all’aumento dei prezzi delle materie prime e delle scelte europee sulla limitazione dei gas serra, appare ancora più importante consolidare l’utilizzo dei proventi delle aste dei permessi di emissione di CO2 a contenimento delle bollette”.
A cosa è dovuto quindi l’aumento delle bollette? Il costo di gas ed energia elettrica viene aggiornato ogni tre mesi dall’Arera in base all’andamento dei mercati energetici. In questo periodo, per l’esattezza nel corso del secondo trimestre del 2021, i prezzi delle materie prime a livello europeo hanno subito una impennata, con il gas che ha registrato un aumento dei costi di oltre il 30% rispetto al primo trimestre.
Sono questi elementi ad incidere quindi sul prezzo finale delle bollette di gas e luce. Ma quanto costano i rincari alle famiglie italiane? Facendo due conti scopriamo che per il periodo compreso tra il 1° ottobre 2020 ed il 30 settembre 2021 ogni famiglia spenderà mediamente 559 euro l’anno per l’energia elettrica mentre nello stesso periodo dell’anno precedente la spesa era inferiore del 12% circa, pari a 62,4 euro.
Un aumento seppur più contenuto riguarda anche le bollette del gas, infatti se per lo stesso periodo di riferimento si spenderanno circa 993 euro, vale a dire 13 euro in più.
Arrivano i bonus sociali per le bollette
Al fine di rendere meno gravosi i costi per le utenze domestiche a quelle famiglie che si trovano in condizioni economiche non particolarmente solide, il governo di Mario Draghi ha introdotto a partire dal mese di luglio alcuni bonus sociali che garantiscono un risparmio immediato.
Si tratta in sostanza di sconti che si applicano in maniera automatica ma solo a quei nuclei familiari che hanno un reddito Isee che non supera la soglia degli 8.265 euro, mentre l’asticella si alza a 20.000 euro nel caso di famiglie con tre o più figli.
Inoltre l’Arera ha messo sul tavolo un’altra iniziativa e ha deciso di mettere in atto anche la misura contenuta nel decreto Sostegni bis che ha una platea di beneficiari di circa 3,7 milioni di soggetti. Si tratta della proroga dello sconto per le bollette delle piccole imprese che sarà applicato anche nel mese di luglio.
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