Canone Rai: il governo Draghi verso la cancellazione dell’addebito nella bolletta dell’energia elettrica

Da qualche anno a questa parte il canone Rai viene addebitato direttamente sulla bolletta della luce, ma presto qualcosa potrebbe cambiare. Stando a quanto emerso in questi giorni il governo guidato da Mario Draghi si sta adoperando infatti per rimuovere l’addebito del canone dalla bolletta elettrica, proprio come richiesto dalla stessa Ue.

La decisione dell’esecutivo guidato dall’ex presidente della Bce rientra nell’ambito degli impegni che sono stati presi con l’esecutivo comunitario e messi nero su bianco nel Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Viene infatti messo per iscritto che si provvederà a cancellare l’obbligo per i venditori di elettricità di “raccogliere tramite le bollette somme che non sono direttamente correlate con l’energia”.

Canone Rai: 90 euro l’anno nella bolletta della luce

Ad oggi il pagamento del canone Rai avviene in maniera pressoché automatica, visto che l’addebito viene fatto direttamente sulla bolletta della luce nella misura di 9 euro al mese per 10 mesi.

L’inserimento del canone Rai nella bolletta della luce è una novità per la quale dobbiamo ringraziare il governo di Matteo Renzi, che pensò bene di risolvere in questo modo il problema del mancato pagamento da parte di molti contribuenti, del cosiddetto abbonamento alla Tv.

Il costo del canone Rai, prima della riforma del governo Renzi del 2015, era di 113 euro l’anno, poi diventati 90 euro in più sulla bolletta della luce. La novità fu inserita nella legge di Stabilità con l’intento di fermare l’evasione di una imposta ormai pressoché totalmente priva di senso.

Il sistema escogitato dal governo di Matteo Renzi se non altro ha funzionato perché ha permesso di ridurre di colpo il fenomeno dell’evasione dell’imposta, ampiamente diffuso da nord a sud in tutto il Paese.

Ma se da una parte sono finalmente stati raccolti gli importi relativi al canone Rai, dall’altra si è inevitabilmente ottenuto il risultato di una considerevole lievitazione dei costi addebitati nella bolletta della luce. Le bollette dell’energia elettrica hanno iniziato quindi ad apparire molto più care di quanto in realtà non fossero effettivamente proprio per via dell’addebito del canone Rai.

Questo ‘effetto collaterale’ non è piaciuto all’Ue, che ha criticato l’Italia in più occasioni per questa scelta, fino ad arrivare finalmente ad una svolta ora con il governo di Mario Draghi che a quanto pare ha deciso di tornare indietro, smantellare la riforma di Renzi e separare l’abbonamento Rai dall’addebito delle utenze domestiche.

Perché il governo Draghi cancella l’addebito del canone in bolletta?

Il motivo per cui il governo italiano ha formalmente deciso di togliere dalla bolletta dell’energia elettrica l’addebito del canone Rai è legato al fatto che si trattava di oneri impropri. Il pagamento diretto in bolletta del canone Rai verrà quindi cancellato stando a quanto riporta Il Messaggero, come previsto dal Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) legato alle risorse del Recovery Fund.

È proprio nel Pnrr che il governo Draghi garantisce che l’obbligo per i venditori di elettricità di “raccogliere tramite le bollette somme che non sono direttamente correlate con l’energia” verrà cancellato, e con esso sparirà l’addebito di 9 euro al mese per 10 mesi sulle bollette dei contribuenti.

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